La Polonia, dopo il concerto tenuto dal pianista canadese di origine polacca Jan Lisiecki la scorsa settimana, torna protagonista nell’appuntamento in programma mercoledì 22 marzo alle ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Sala Sinopoli), che vedrà alla tastiera Piotr Anderszewski, nato a Varsavia nel 1969 e ritratto nel documentario del 2008 Unquiet Traveller del regista Bruno Mansaigenon: un insolito portrait d’artiste che cattura le riflessioni di Anderszewski sulla musica e le sue radici polacco-ungheresi.
Nel 2016 è stato poi lo stesso pianista a passare dietro la macchina da presa per esplorare il suo rapporto con la città natale, producendo il film Je m’appelle Varsovie. Anderszewski è considerato tra i migliori pianisti in circolazione, ospite di orchestre quali i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, le orchestre sinfoniche di Chicago e Londra, nonché delle maggiori sale da concerto del mondo. Le sue registrazioni sono state premiate con un Gramophon Award e il Recording of the Year del BBC Music Magazine. Con l’etichetta Warner Classics/Erato ha inciso le Partite nn. 1, 3 e 6 di Bach nominate ai Grammy, ed è proprio la Partita n. 6 di Bach ad aprire il programma del concerto del 22 marzo: composta nel 1730 a Lipsia, essa rappresenta il culmine della raccolta delle Suites, sia per vastità di proporzioni, che per densità di contenuti e difficoltà tecnica.
Segue una selezione dalle Mazurche op. 50 (nn. 3, 7, 8, 5, 4) del compositore polacco Karol Szymanowski, pubblicate tra il 1926 e il 1931. Nella seconda parte del programma, sarà la volta delle Variazioni op. 27 (in tre movimenti: Allemanda, Giga e Sarabanda) dell’austriaco Anton Webern, di cui l’autore parlò in una lettera del 1935: “Sono in un periodo creativo buono. Ho già concluso una sezione del mio lavoro. Vi dissi che stavo scrivendo qualcosa per pianoforte: la parte finita è un tempo di variazioni; sarà una specie di suite. Con queste Variazioni spero di essere riuscito a realizzare qualcosa che avevo in mente da anni”. Chiude il programma la 31a e penultima Sonata di Beethoven, finita di comporre nel dicembre del 1821.
Espressione del cosiddetto terzo stile beethoveniano – “… caratterizzato profondamente dai rapporti tonali più semplici e più fondamentali più che da ogni altro elemento. La sua arte […] diviene sempre più di carattere meditativo” (Charles Rosen) – a questa Sonata in quattro movimenti con un Moderato cantabile iniziale, Beethoven ha affidato l’espressione più pura del suo intimismo.
Piotr Anderszewski
Considerato uno dei migliori musicisti della sua generazione, è ospite regolare delle sale da concerto fra cui il Wiener Konzerthaus, Royal Festival Hall di Londra, Carnegie Hall, Théâtre des Champs-Élysées e Concertgebouw di Amsterdam, Elbphilharmonie di Amburgo. Ha suonato con i Berliner Philharmoniker, le Orchestre sinfoniche di Londra e Chicago, la Royal Concertgebouw, la Gewandhausorchester di Lipsia, la NHK di Tokyo, i Bamberger Symphoniker. Inoltre ha suonato e diretto la Scottish Chamber Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe e la Camerata Salzburg. È artista esclusivo della Warner Classics/Erato dal 2000. Con l’etichetta ha registrato le Variazioni Diabelli di Beethoven, le Partite nn. 1, 3 e 6 di Bach nominate ai Grammy e un cd di lavori per pianoforte di Szymanowski, grazie al quale ha ricevuto il Gramophone award nel 2006. La sua registrazione dedicata alle opere di Robert Schumann ha ricevuto il premio Recording of the Year del BBC Music Magazine nel 2012. L’album delle Suites Inglesi nn. 1, 3 e 5 di Bach, pubblicato nel 2014, ha vinto il Gramophone Award nel 2015. Nel 2018 ha pubblicato un album dedicato a due concerti di Mozart con la Chamber Orchestra of Europe. Nel 2021, la sua interpretazione del Clavicembalo ben temperato di Bach, Libro II, è stata premiata con il Gramophone Music Award. Celebrato per l’intensità e l’originalità delle sue interpretazioni, Piotr Anderszewski ha ricevuto numerosi premi: il Premio Gilmore, che viene assegnato ogni 4 anni, il premio Szymanowski e il premio della Royal Philharmonic Society. È stato protagonista di numerosi documentari del regista Bruno Monsaingeon. Piotr Anderszewski interpreta le Variazioni Diabelli (2001), in cui esplora il particolare rapporto di Anderszewski con l’opera iconica di Beethoven. Unquiet Traveller (2008), un insolito ritratto d’artista che cattura le riflessioni di Anderszewski sulla musica, la performance e le sue radici polacco-ungheresi.
Nel corso della stagione 2022/23, Anderszewski presenterà un nuovo programma alla Philharmonie de Paris, Musikverein di Vienna, Alte Oper Frankfurt, Madrid, Roma, Firenze, Washington e Baltimora, e in numerose altre sale da concerto. Suonerà, tra le altre, con l’Orchestra del Gewandhaus, la Kammerakademie Potsdam, NHK Symphony Orchestra, la Finnish Radio Symphony Orchestra e l’Orchestre Philharmonique de Radio France.
Mercoledì 22 marzo ore 20.30
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Sinopoli
pianoforte Piotr Anderszewski
Bach Partita n. 6 BWV 830
Szymanowski Mazurche op. 50: nn. 3, 7, 8, 5, 4
Webern Variazioni op. 27
Beethoven Sonata n. 31 op. 110
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prezzi dei biglietti: da € 18 a € 38