La Stagione dei concerti de I Virtuosi Italiani prosegue a San Pietro in
Monastero con un concerto d’archi in prima assoluta, composto dal
veronese Mauro Zuccante e un viaggio tra alcune delle arie più note del
barocco musicale interpretate dalla mezzosoprano Daniela Pini.
Secondo appuntamento con I Virtuosi Italiani nello spazio di San Pietro in Monastero a
Verona, giovedì 16 marzo alle ore 20.00.
La serata si apre con un concerto per archi in prima assoluta, composto dal veronese
Mauro Zuccante, compositore molto apprezzato soprattutto nell’ambito della musica corale,
affermatosi in Concorsi nazionali ed Internazionali. Il brano è stato scritto per I Virtuosi
Italiani e prende spunto dalla costruzione del concerto per archi barocco.
Un inizio che rappresenta la perfetta introduzione al programma della serata che nasce con
l’intendo di offrire al pubblico un ventaglio di affetti molto diversi tra solo suggeriti dalle
diverse arie, tratte da opere di Antonio Vivaldi, noto al grande pubblico con il nome di Prete
rosso per il colore dei capelli. Arie guerresche, così dette per la loro energia, quasi aggressiva, arei patetiche ricche di dolcezza e sentimenti profondi che porteranno l’ascoltatore a rivivere l’emozione e lo stupore che tra il XVII e il XVIII catturava l’attenzione del pubblico coinvolgendolo in combinazioni di musica e scenografia dalle quali scaturivano stupore e meraviglia.
Dopo la Sinfonia Avanti l’opera L’Olimpiade RV 725 verranno eseguite da I Virtuosi Italiani
ed interpretati da Daniela Pini – mezzosoprano -, le arie Agitata da due venti da La Griselda
e Vedrò con mio diletto da Il Giustino. Chiuderà questa prima parte dedicata a Vivaldi il
Concerto per violino, archi e basso continuo in si bemolle maggiore op. 4 n. 1 RV383a da La Stravaganza.
La calda ed espressiva voce di Daniela Pini – apprezzata dal pubblico per la sua grande
duttilità vocale che spazia tra diversi stili che vanno dalla musica barocca alla musica
contemporanea -rappresenta, per questo programma, lo strumento perfetto per sottolineare il continuo cambiamento del ritmo e delle emozioni che la musica trasmette al pubblico.
L’attività di don Antonio Lucio Vivaldi, sacerdote veneziano ma anzitutto compositore per
l’opera e per lì concerti, fu contraddistinta da una grande ecletticità. Egli sperimentò tutti i
generi musicali di maggior successo della sua epoca, dalla cantata sacra al concerto con
solista, dall’opera all’oratorio, dai lavori per soli archi alla sonata di variationi su temi in voga, come la celebre Follia. Una carriera compositiva che potremmo definire all’insegna delle Stravaganze e degli Affetti più diversi.
Il concerto proseguirà con due arie dall’opera Serse di Georg Friedrich Händel: Ombra mai
fu, l’aria iniziale dell’opera, e Crude furie degl’orridi abissi.
Compositore tedesco naturalizzato inglese del periodo barocco, Händel trascorse la maggior
parte della sua carriera a Londra, diventando molto conosciuto per le sue opere,
oratori, anthem, concerti grossi e concerti per organo. La sua opera spazia in ogni genere
musicale, strumentale e vocale, sacro e profano. La prima parte della sua carriera fu dedicata principalmente alla composizione di opere prevalentemente su testo italiano, che sono tra gli esempi più squisiti di questo genere musicale. Negli ultimi anni, domina il genere dell’oratorio in lingua inglese, destinato ad ampi organici vocali e orchestrali, di impronta fortemente drammatizzata. A Londra, sotto tre sovrani, Händel conoscerà la vera gloria, divenendo di fatto il musicista della famiglia reale inglese.
I personaggi delle sue opere animano sempre complicate storie ed intrighi, in balia di
sentimenti quali amore, gelosia, rivalità dinastiche, ambizioni per il potere, e non ritraggono mai la gente comune. Personaggi che diventano dei pretesti per l’esplicazione del Bel Canto, attraverso l’impiego di voci acute, che i teorici contemporanei Tosi e Mancini descrivono come formidabili macchine canore, nel virtuosismo come nell’espressività: gli acclamati castrati, le star del diciottesimo secolo, Senesino e Carestini , e i soprani Cuzzoni e Bordoni.
In conclusione di serata I Virtuosi Italiani torneranno ad interpretare Vivaldi, con la Sonata
Op. 1 n.12 in re min. La Follia e – ancora con il prezioso contributo di Daniela Pini – le arie
Sovente il sol, da Andromeda RV Anh. 117 – unico autografo di Vivaldi presente a Venezia
nella biblioteca del Conservatorio Benedetto Marcello -, e Armatae face et anguibus, aria
tempestosa da Juditha triumphans RV 644, opera sacra, militare e politica, ma soprattutto
un capolavoro musicale e drammatico del Prete rosso.
DANIELA PINI
Laureata presso l’Università di Bologna in Lettere Moderne e successivamente in Beni Culturali, col massimo dei voti, ha poi conseguito il Diploma accademico di II Livello in canto lirico presso il Conservatorio B.Maderna di Cesena. Ha studiato canto con il M° Angelo Bertacchi.
Tra i numerosi ruoli che l’hanno vista protagonista citiamo Angelina ne La Cenerentola di Rossini (tra gli altri Opera Theatre di Seattle USA, Cartagena Colombia, Opera di Francoforte, Comunale di Bologna, Verdi di Trieste, Lirico di Cagliari, Teatro Regio di Torino); Cherubino ne Le nozze di Figaro (Suntory Hall Tokyo), Alcina ne L’Orlando furioso di Vivaldi (Opera di Francoforte, Champs Elisée Parigi, Budapest, Barbican Hall Londra
Il suo repertorio sacro comprende, tra i più famosi, il Salve Regina di N. Porpora, lo Stabat Mater e il Salve Regina di G.B. Pergolesi, la Petite Messe Solennelle e lo Stabat Mater di G. Rossini, il Requiem di W. A. Mozart e la Missa solemnis in re maggiore di L. Beethoven, il Messiah di G. F. Handel, lo Stabat Mater e il Gloria di A. Vivaldi, Stabat Mater di A. Dvorak..
Ha lavorato con direttori quali R. Muti, R. Abbado, Y. Temirkanov, D. Oren, E. Pidò, D. Renzetti, R. Frizza, P. Arrivabeni, K. Martin, J.C. Casadeus, C. Scimone, A. Battistoni, N. Luisotti, J.C. Spinosi, A. Marcon, M. Mariotti, D. Callegari, G. Noseda, P. Carignani, G. Sagripanti, D. Rustioni, R. Alessandrini, T. Ringborg, S. Scapucci, F. Lanzillotta, G. Carella, K. Jarvi, O. Dantone.
Ha lavorato con registi quali G. Vick, G. Lavia, D. Fo, L. Wertmuller, E. Scola, P. L. Pizzi, M. Gasparon, D. McVicar, L. Ronconi, H. De Ana, I. Brook, D. Michieletto, J. Font.
Recentemente ha calcato i palcoscenici del Teatro Costanzi di Roma, del Bayerische Staatsoper di Monaco e ha rappresentato l’Italia nel concerto di apertura del 18° Festival delle arti presso il National Centre For the Performing Arts di Pechino.
La stagione dei concerti de I Virtuosi Italiani è realizzata grazie al sostegno del Ministero
della Cultura e della Regione Veneto, con il patrocinio del Comune di Verona,
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Biglietto singolo – Intero € 20 | Ridotto over 65 € 15 | Under 35 € 10
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