Prosegue la rassegna Protagoniste con La Principessa azzurra, spettacolo
vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro e del Premio Mauro
Rostagno 2020
Regia Filippo Capparella e Saskia Simonet, con Filippo
Capparella, Francesco Garuti, Saskia Simonet e Simon Thöni.
Unaproduzione Teatro La Fuffa.
La principessa azzurra è uno scatenato e intelligente alternarsi di teatro
comico e grottesco, di teatro fisico e di narrazione e a tratti di stand-up comedy.
I quattro eccezionali performer in scena ribaltano gli stereotipi del mito e della
favola. Ovvero la tradizionale concezione che i principi devono essere forti e
coraggiosi, la principessa bella e graziosa e tutti devono essere felici, a tutti i
costi. E se la principessa delle favole, rinchiusa nella torre, non volesse essere
salvata? E se non volesse «l’amore» del principe? E se invece volesse
scappare proprio con il drago? In questa storia la solita passività della
principessa, che attende entusiasta di essere salvata, viene totalmente
rovesciata; lei prende in mano la sua vita, rifiuta un futuro roseo ma già
predeterminato, e sprofonda dentro se stessa in cerca della propria identità.
Saranno tre grottesche, inquietanti e sgangherate fatine in tutù (rappresentanti
l’educazione consona a una donna per bene) che instilleranno il dubbio alla
principessa se rifiutare o meno i vantaggi della sua condizione. La lasceranno
così da sola in un surreale e divertente dialogo con la propria vagina che, ora sì,
proprio come la fata con cenerentola, le darà la vera formula magica della
felicità. I tre principi rimasti da soli in scena, quale modo troveranno per far
andare avanti la storia?
La principessa azzurra si ribella alla favola che la vorrebbe sempre gentile e
sorridente e rompe in maniera maleducata e irriverente il meccanismo del
«vissero per sempre felici e contenti». Forse seguendo le istruzioni di Ennio
Flaiano in “Diario notturno”, che ricordava come una mamma, per non ingannare
il suo bambino, terminava sempre le favole con il poco ortodosso “E vissero
sempre infelici e scontenti”, il Teatro della Fuffa mette in scena ed esplora
attraverso vari linguaggi temi quali il matrimonio, la libertà sessuale e la goffa
bigotteria di una educazione per certi versi ancora molto maschilista. Il puritano
abbellimento dei libri delle favole viene trasgredito e il perbenismo tradizionale
totalmente sconvolto. Un vero studio e una riflessione sulla condizione della
donna, che in questo caso non è «colei che aspetta », ma una vera eroina,
istigatrice di massime e sovversive libertà, sessuali e non solo. Uno studio
teatrale e drammaturgico che, come dicono gli stessi autori e attori, “è partito dal
personaggio di Franca Rame, non in quanto drammaturga, attrice o attivista, ma
in quanto donna”.
organizzazione : Bonawentura
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) da lunedì a venerdì dalle
17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com
Teatro Miela Bonawentura
Piazza Duca degli Abruzzi, 3
34132 – Trieste (Italia)
Tel. 040 365119
teatro@miela.it
Biglietteria
Tel. 040 3477672
(lunedì a venerdì dalle 17 alle 19)
biglietteria@miela.it