Il Teatro dell’Opera di Roma omaggia il grande Franco Zeffirelli in occasione del centenario della sua nascita riproponendo Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, uno dei suoi allestimenti più celebri e più amati, in scena dal 12 al 19 marzo a Roma.
Sul podio, il maestro Daniel Oren che torna sul podio del Costanzi dopo una lunga assenza durata tredici anni: una presenza non causale perché era stato lo stesso Oren a dirigere nel 1992 la prima di questo spettacolo creato nello stesso anno per l’Opera di Roma.
Ripreso in diverse occasioni fin da allora con grande entusiasmo e successo di pubblico, Pagliacci di Zeffirelli si avvale della ripresa della regia di Stefano Trespidi, delle incredibili scene di Zeffirelli, dei coloratissimi costumi di Raimonda Gaetani, delle luci studiate da Vinicio Cheli.
«L’atmosfera verista dei Pagliacci – dice parole di Zeffirelli all’epoca della creazione dello spettacolo – consente questa attualizzazione ‘Verista’ tenendo conto che l’opera si intitola appunto Pagliacci, quasi a dire che per Leoncavallo siamo tutti un po’ pagliacci, che il mondo stesso è una pagliacciata: curiosamente è la stessa visione che il vecchio Verdi propone nel finale di Falstaff: “Tutto il mondo è burla”. Con una differenza fondamentale: che per Verdi si tratta di una burla vera e propria, mentre Pagliacci sono una dolorosissima avventura di sangue e di amore».
Zeffitelli trasferisce questo dramma d’impronta verista, in un prologo e due atti (del 1892) nella periferia di una degradata città meridionale dell’Italia degli anni Sessanta. Il fondale grigio di un edificio, fra bici, auto e motorette del tempo. Ospita inumanità variopinta ed eterogenea protagonista di una storia intrisa di amore e odio, gelosia e morte, fra funzione e realtà, fra la vita reale e la rappresentazione scenica degli artisti, attori, saltimbanchi e giocolieri, che vivono in un camper.
La fedifraga e sensualissima Nedda-Colombina è interpretata da Nino Machaidze che si alterna con Valeria Sepe (16 e 18 marzo), il marito e capocomico tradito Canio-Pagliaccio è interpretato da Brian Jagde, al doppio debutto a Roma e nel ruolo che si alterna con Luciano Ganci (14, 16, 17 e 19 marzo); il gobbo e vendicativo Tonio-Taddeo è Amartuvshin Enkhbat che si alterna con Roman Burdenko (16 e 19 marzo). L’aitante Vittorio Prato è l’amante Silvio, che come Nedda cadrà ucciso dal pugnale di Canio, Matteo Falcier è Beppe.
Dopo la prima di domenica 12 marzo (ore 19) in differita su Radio3 Rai, Pagliacci tra in replica martedì 14 (ore 20), mercoledì 15 (ore 20), giovedì 16 (ore 20), venerdì 17 (ore 20), sabato 18 (ore 18) e domenica 19 (ore 16.30). Sabato 11 Mario appuntamento alle ore 16 con la Lezione d’opera di Giovanni Bietti e con l’Anteprima Giovani alle ore 19. Info e dettagli su operaroma.it.
Fabiana Raponi