DEBUTTO NAZIONALE
FRIDA, L'ORIZZONTE OLTRE IL CONFINE
13 aprile ore 20.45
Centro Culturale Altinate San Gaetano Padova
In occasione dell’esposizione “FRIDA KAHLO DIEGO RIVERA, la Collezione Gelman” in
corso al Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova, la Compagnia BARABAO
Teatro propone al pubblico il debutto nazionale dello spettacolo “FRIDA
L’ORIZZONTE OLTRE IL CONFINE”, opera di ricerca e inchiesta sull’artista messicana, realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova.
Lo spettacolo, che punta i riflettori sull’animo indomito e la passionale personalità
dell’artista, si terrà il 13 aprile 2023 alle ore 20.45 (prenotazione obbligatoria:
barabaoprenotazioni@gmail.com; biglietto unico 7€).
Vita, speranza, forza, coraggio, arte: Frida era tutto questo e molto, molto di più.
Una vita difficile, tortuosa, dolorosa, che Frida ha affrontato coraggiosamente.
Affidando all’arte la sua salvezza.
“Una grave malattia fin da piccola e un terribile incidente quand'era ancora
adolescente la costringeranno a letto per mesi – spiega l’assessore Andrea Colasio –
e le causeranno continui dolori e ricoveri. Affronterà la malattia armata di tela e
pennello. Sfiderà la moda e le convenzioni, metterà a nudo l'ipocrisia di una classe
sociale. Frida ha esplorato fino in fondo il dramma della vita. La sua produzione
artistica è un unicum di originalità, i suoi dipinti abbracciano surrealismo ed arte
mesoamericana, passando per i colori della sua terra”.
“La combinazione tra la mostra e lo spettacolo – conclude Andrea Colasio – renderà
unica e immersiva l’esperienza del visitatore che potrà così vivere a tutto tondo la
vita della pittrice: sentirne il dramma ma percepire anche la gioiosità della sua arte,
originale, coraggiosa, vitale” L’opera di Frida è talmente cruda e autentica, così contemporanea da parlarci anche oggi; Frida è diventata emblema di una nazione, brand, icona, simbolo dei movimenti sull’identità di genere.
Donna tradita che libera il suo desiderio d’amore i meriti un amore che ti voglia
spettinata. Donna mutilata che libera il suo corpo piedi, perché li voglio se ho le ali per volare. Donna che si confronta continuamente con la morte, nella sua ultima opera scrive:
"viva la vida.
Cristina Ranzato, protagonista di questa pièce di teatro d’autore per musica e
maschera, racconta la genesi dello spettacolo: “La scorsa estate ho accolto la sfida di
raccontare ai bambini alcune personalità importanti della storia dell’arte. Ho scelto
le donne più coraggiose e, tra queste, Frida mi ha letteralmente travolta. Ad
ascoltare, tra il pubblico fatto principalmente di mamme e bambini, hanno iniziato
ad apparire papà, nonni, amici, coppie, anziani finché la platea si è ritrovata
composta principalmente da adulti che al termine del racconto mi ringraziavano con
le lacrime agli occhi. Mi son detta: ecco una storia che desidera essere ascoltata.
Così ho deciso di trasformare il racconto in spettacolo. Ho preso un biglietto d’aereo
e sono volata in Messico a vedere la Casa Azul, casa natale di Frida, e poi la Casa
Studio di Diego Rivera, gli imponenti murales e mosaici, i luoghi che la pittrice era
solita frequentare: Coyoacan, Teotihuacan, Chapultepech. Ho raccolto storie,
aneddoti, sapori e profumi… perché volevo che lo spettacolo portasse alla ribalta
non solo l’nima dell’artista ma anche la cultura, la tradizione che l’hanno cresciuta forte come una donna di Oaxaca, combattente come una Tehuana”,
Di lei Diego Rivera scrisse: "Le tele rivelavano un’energia espressiva non comune, comunicavano una vitale sensualità, era ovvio che quella ragazza era un’autentica
artista.
“La messa in scena attraversa le tappe più toccanti della vita dell’artista – spiega
invece la regista Romina Ranzato- mettendo l’accento sulle cicatrici che solo Frida
poteva colorare di musica, fiori e frutti tropicali, animali esotici, poesia e tequila. La
girandola di personaggi, che vanno dal grande Diego Rivera alla terrificante Catrina,
dal puntuale Dottor Ortiz al bonario Alvaro, è accompagnata live dalla chitarra
suonata da Andrea Vedovato in un mix di musica mariachi e trobas, ricreando sul
palcoscenico un’atmosfera tipicamente latino-americana. L’uso della maschera
sottolinea le forme, evidenzia le linee, con l’intento che l’intera rappresentazione
teatrale possa essere trasposizione scenica della sua opera. Perché Frida non si
limitava alla tela ma la sua firma è pure il vestiario, l’acconciatura, i gioielli tanto da
finire nella copertina di Vogue, come lo spazio in cui abitava tra statue
precolombiane e opere di design, fino al profumo della Schiaparelli. Ne esce così un
dipinto teatrale, variopinto e variegato, che immediatamente trasporta lo spettatore
in terre dai colori sgargianti, dalle sonorità simultaneamente vivaci e melanconiche,
dal cibo straordinariamente piccante”.
Produzione: BARABAO TEATRO – A Movement Theatre Company
Con: Cristina Ranzato
Alla chitarra: Andrea Vedovato
Maschere: Roberta Bianchini
Scenografia: Franco Di Noia
Consulente alla Drammaturgia: Roberto Duarte
Esperto della Cultura e Tradizioni Messicane: Mauricio Pimentel
Regia: Romina Ranzato
Genere: Teatro d’attore per Musica e Maschera