COMPAGNIA SLOWMACHINE
NOTTI
La performance teatrale che indaga la definizione d’amore
attualizzando l’opera di Dostoevskij
In scena, dal 3 al 7 maggio al Teatro Menotti a Milano, lo spettacolo con la regia di Rajeev Badhan della compagnia SlowMachine liberamente ispirato a “Le notti bianche” del grande autore russo Produzione SlowMachine con il sostegno di Fondazione Teatri delle Dolomiti, FUNDER 35, Fondazione Cariverona
Regia, luci, video, musiche: Rajeev Badhan
Drammaturgia: Elena Strada
Con: Elena Strada, Ruggero Franceschini, Alberto Baraghini
Assistente alla produzione: Alex Paniz
Scene: Rajeev Badhan/Elena Strada realizzate da Matteo Menegaz
Direttore della fotografia: Federico Boni
PRIMA MILANESE
Durata 75 minuti
Può “Le notti bianche” di Dostoevskij, a duecento anni dalla nascita del suo autore, parlare ancora alle generazioni di oggi? Quali universi può esplorare? Quali immaginari può svelare? Quali contrasti può portare alla luce? Dal 3 al 7 maggio 2023, arriva al Teatro Menotti di Milano, lo spettacolo “Notti” della compagnia SlowMachine, realtà di produzione e programmazione artistica di Belluno che lavora sulla contaminazione
delle arti. Una performance teatrale – con la regia teatrale e video di Rajeev Badhan e la drammaturgia di Elena Strada – dalla forte tensione visionaria, un dialogo tra teatro, video e video live, realizzato partendo da una riflessione sul racconto “Le notti bianche” di Dostoevskij, passando attraverso “Amore liquido” di Bauman, in cui due e più livelli visivi e temporali si intrecciano nella ricerca di un senso profondo nelle relazioni ai nostri tempi.
In scena tre attori/autori – Elena Strada, Ruggero Franceschini, Alberto Baraghini – protagonisti di una storia che si sdoppia, tra parallelismi e seconde dimensioni, producendo nuovi interrogativi: può la liquidità della nostra epoca influire anche sui sentimenti più forti e apparentemente solidi? Il concetto di amore ha un denominatore comune? Amore e libertà sono un binomio così incompatibile? “L’opera di Dostoevskij è il punto di partenza, drammaturgico e narrativo, dell’intera performance teatrale che, con forza, riemerge attraverso il mezzo del video, quasi fosse un sogno o una proiezione caleidoscopica
di ciò che è accaduto o potrebbe accadere. Il testo diventa sia elemento d’indagine che strumento metateatrale, all’interno del quale i personaggi stessi si immergono e si perdono, facendo affiorare nuove domande sull’amore nella liquidità dell’oggi attraverso una recitazione desaturata, “liberata” da cliché o sovrastrutture teatrali che possa così correre in parallelo alle emozioni e mettersi in dialogo con la costruzione registica che viaggia tra il video e il reale” Rajeev Badhan
SlowMachine, con questo progetto, porta avanti la sua ricerca sui linguaggi del contemporaneo, esponendosi ad un confronto tra diverse epoche, generazioni, tecnologie e mezzi espressivi sul concetto di amore. Lo spettacolo ha visto anche il coinvolgimento di alcuni ragazzi degli Istituti Superiori che, attraverso interviste video, hanno ampliato i punti di vista sull’argomento centrale di questo lavoro.
SLOWMACHINE
SlowMachine è una realtà di produzione e programmazione artistica diretta da Rajeev Badhan ed Elena Strada che lavora sulla contaminazione delle arti. Nasce a Belluno nel 2012 con l’esigenza di creare un polo che racchiudesse in sé la diffusione e la produzione di lavori teatrali e performativi con una particolare attenzione nei confronti dei nuovi
linguaggi, delle community arts e dell’interazione tra teatro e cinema del reale.
SlowMachine, dal 2021, è riconosciuta dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione.
Da settembre 2014, Rajeev Badhan ed Elena Strada iniziano il progetto triennale di Residenza Teatrale presso il Teatro Comunale di Belluno in collaborazione con la Fondazione Teatri delle Dolomiti e il Comune di Belluno e, nel dicembre dello stesso anno, danno vita alla prima edizione di una nuova stagione teatrale Belluno Miraggi: progetto composito,
di programmazione, formazione e incontri, ancora attivo che, nel corso delle edizioni, ha visto presentare al Teatro Comunale di Belluno molti dei maggiori e più riconosciuti artisti del panorama del teatro contemporaneo italiano e internazionale, riattivando la discussione culturale nel capoluogo dolomitico.
Dal 2015 SlowMachine ha attivato un progetto di riqualificazione di uno spazio comunale dismesso all’interno dell’ex-caserma Piave di Belluno denominato HANGAR11 con l’intento di trasformarlo in uno spazio d’arte. Nel settembre del 2018, all’interno di questo spazio, nasce Vertigini, un festival multidisciplinare organizzato da SlowMachine tra teatro,
musica e arti performative. Nel 2022 il festival si arricchisce del progetto di residenze artistiche “Residenze per il futuro-H11” che ha visto la realizzazione di due residenze teatrali di giovani compagnie all’interno della IV edizione del festival.
Nel 2016 SlowMachine vince, con il progetto ‘Radici nelle Dolomiti’, il Funder35: bando nazionale per il consolidamento delle imprese culturali under 35.
Tra il 2012 e il 2022, con la regia di Rajeev Badhan, vengono realizzate numerose produzioni artistiche: in coproduzione con Bassano Operaestate festival, nel 2021 ‘Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta’, nel 2020 il progetto site specific ‘Al-Jahim’ nelle ex-prigioni di Feltre e nel 2019 lo spettacolo itinerante ‘Voci e Tempesta’. Nel
2019 debuttano gli spettacoli ‘Notti’, ispirato al racconto ‘Le notti bianche’ di Dostoevskij e ‘Piccole pratiche di resistenza civile’. Nel 2018 la compagnia realizza, per la rassegna ‘Oltre le Vette’, il progetto site-specific ‘Dendrocronologia-i custodi del tempo’ e per la Fondazione Dolomiti Unesco cura la regia della conferenza-spettacolo ‘9×1=Dolomiti’. Nel 2017 SlowMachine vince il bando ANCI RiGenerAzioni Creative, con il Comune di Belluno, e il
bando MigrArti del MiBACT con il progetto ‘Luogo. dall’abbandono alla rinascita’ che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo ‘HOME’. Sempre nel 2017 debutta ‘Lo Zoo di Vetro’. Nel 2014 dà vita alla performance ‘Primo Canto per Voce e Tempesta’ e nel 2013 produce lo spettacolo ‘Il Giardino delle Rose’. Nel 2012 vince il bando di residenza promosso da C32 Performing Art Workspace che ha portato alla realizzazione di ‘VideoDran’, progetto d’esordio della compagnia, il quale ha poi partecipato a numerosi festival nazionali. In SlowMachine, macchina lenta – macchina umanizzata – l’utilizzo della tecnologia è partecipato e partecipativo, è interattivo, è live, è esperienziale e scardina l’immaginario comune che lega le nuove tecnologie al concetto di freddezza e distacco emozionale. Oggi questa ricerca acquisisce un ulteriore significato, ovvero quello di portare in primo piano la ricerca sui linguaggi e la capacità di realizzare nuove produzioni con mezzi digitali e innovativi.
STAGIONE 2022 | 2023
BIGLIETTERIA
PREZZI
• Intero – 32.00 € + 2.00 € prevendita
• Ridotto over 65/under 14 – 16.00 € + 1.50 € prevendita
TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 0282873611 – biglietteria@teatromenotti.org
ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 18.30, dalle 19.00 alle 20.00 solo nei giorni di
spettacolo
Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo
Acquisti online
Con carta di credito su www.teatromenotti.org
ORARI SPETTACOLI
Dal martedì al sabato ore 20
Domenica ore 16.30
Lunedì riposo