Il Teatro Quirino di Roma ospita dall’11 al 23 aprile Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello con la regia di Geppy Gleijeses: sul palco, Pino Micol, Milena Vukotic, Gianluca Ferrato
Spiega Gleijeses nelle note di regia:
“Una volta fu chiesto a Pirandello come nacque in lui l’idea del “Così è (se vi pare )”. Rispose: “Un sogno: vidi in esso un cortile profondo e senza uscita, e da questa immagine paurosa nacque il “Così è (se vi pare )”. E Pirandello nello stesso anno fa pronunciare a Maurizio, ne “Il piacere dell’onestà” questa battuta: “…Cartesio, scrutando la nostra coscienza della realtà, ebbe uno dei più terribili pensieri che si siano affacciati alla mente umana: – che, cioè, se i sogni avessero regolarità, noi non sapremmo più distinguere il sonno dalla veglia!”
Incubi. Come liberarsi dagli incubi? O perlomeno come mitigarne gli effetti?
Ce lo dice l’Autore in una novella pubblicata nel 1911 sul “Corriere della Sera”, “La tragedia di un personaggio”. Attraverso un metodo elaborato dal dottor Fileno: La filosofia del lontano. Con il suo “cannocchiale rovesciato” tutte le cose gli apparivano piccole e lontane: “le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco” (Giovanni Macchia).
Ho chiesto a un grande videoartist, Michelangelo Bastiani, di creare degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e omini alti 60 centimetri, quegli 8 personaggi che prima dell’ingresso della signora Frola, inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Frola, quegli esserini li rivediamo in dimensioni normali. Piccoli uomini e donne che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza e all’amore di una madre.
La scena (di Roberto Crea) è un buco nero, come lo aveva visto nel suo incubo Pirandello, disseminato di specchi, un labirinto di specchi, come in un terribile parco di divertimenti. O forse come ne “La signora di Shangai” di Orson Welles. Da quegli specchi (specchi piuma, che se illuminati anteriormente sono specchianti, ma se retroilluminati perdono la caratteristica dello specchio per diventare vetro trasparente) scompaiono e a volte compaiono la signora Frola, il signor Ponza e la signora Ponza. E Laudisi con quegli specchi gioca e spaventa il cameriere, perché lui sa che la verità assoluta non esiste, che ognuno ne ha una propria, che è vero solo quello che crediamo sia vero. Il resto è sogno, incubo, illusione. Specchi e fantasmi, quelli che popolano da sempre e per sempre la mente di Luigi Pirandello. I filtri, tutti i filtri, attenuano la fisicità dei protagonisti, ma non la sofferenza. Il dolore è dolore vero. E senza remissione.
Gli incubi, i fantasmi, la donna morta o viva, persino la mediocre borghesia di quel paese immaginario possono soffrire realmente? Certo. E più di noi che li osserviamo.
Soprattutto perché da quel labirinto non si esce. E come dice la signora Ponza “…io sono colei che mi si crede.” E Laudisi conclude “Ed ecco, o signori, come parla la verità…Siete contenti?” (Scoppierà a ridere…)
Le musiche di Teho Teardo sono astratte e dissonanti, e diversamente non poteva essere. I dodici attori, a cominciare da Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato sono impagabili. La sofferenza è anche loro? La loro MASCHERA, come voleva Jung, dietro “l’inconscio collettivo”, il dolore, o piccole scorie di esso, ti restano appiccicate addosso, anche al calar della tela”.Geppy Gleijeses.
BIGLIETTI SETTIMANALI
platea € 30 | € 27 I balconata € 24 | € 22 II balconata € 19 | € 17 galleria € 13 | € 12
BIGLIETTI WEEKEND (sabato e domenica)
platea € 34 | € 31 I balconata € 28 | € 25 II balconata € 23 | € 21 galleria € 17 | € 15
Info e dettagli su teatroquirino.it
11 . 23 aprile
Gitiesse Artisti Riuniti
presenta
MILENA VUKOTI
C PINO MICOL
GIANLUCA FERRATO
COSÌ È (SE VI PARE)
di Luigi Pirandello
con MARIA ROSARIA, CARLI MASSIMO, LELLO e STEFANIA BARCA, MARCO PROSPERINI ANTONIO SARASSO, ROBERTA ROSIGNOLI, VICKY CATALANO, WALTER CERROTTA, GIULIA PAOLETTI
regia GEPPY GLEIJESES
scene Roberto Crea
costumi Chiara Donato
musiche Teho Teardo
light designer Francesco Grieco
videoartist Michelangelo Bastiani
aiuto regia Giovanna Bozzolo
personaggi e interpreti
Signor Laudisi / Pino Micol
Signora Frola / Milena Vukotic
Signor Ponza / Gianluca Ferrato
Consigliere Agazzi / Massimo Lello
Signor Prefetto / Marco Prosperini
Signora Agazzi / Maria Rosaria Carli
Signora Cini / Roberta Rosignoli
Signor Sirelli / Antonio Sarasso
Signora Sirelli / Stefania Barca
Commissario Centuri / Walter Cerrotta
Signora Nenni / Vicky Catalano
Dina / Giulia Paoletti