CeDAC
Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna
La Grande Prosa – Stagione 2022-2023
Retablo Dreamaturgy Zone
Una fuga in Egitto
Rotta virtuale per l’esilio
uno spettacolo dal vivo in realtà aumentata e virtuale
drammaturgia Lina Prosa, Tino Caspanello, Turi Zinna
attori in scena Valentina Ferrante e Turi Zinna
in video Barbara Giordano, Marcello Montalto, Chiaraluce Fiorito, Giovanni Arezzo, Valentina Ferrante
progetto drammaturgico, post-produzione e regia Turi Zinna
mercoledì 19 aprile – ore 21 – AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena*
(*) in collaborazione con Demater
giovedì 20 aprile – ore 16.00 | ore 17.30 – Teatro Massimo – Cagliari **
(**) per la rassegna Il Terzo Occhio
Sbarca nell’Isola “Una fuga in Egitto / Rotta virtuale per l’esilio”, un avvincente spettacolo dal vivo in realtà aumentata e virtuale firmato Retablo Dreamaturgy Zone, in cartellone mercoledì 19 aprile alle 21 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena (in collaborazione con Demater) e giovedì 20 aprile alle 16 e alle 17.30 al Teatro Massimo di Cagliari (Sala M2) per l’ultimo appuntamento con Il Terzo Occhio / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna. Una pièce originale, con drammaturgia di Lina Prosa, Tino Caspanello e Turi Zinna (sua la regia), anche protagonista in scena insieme con Valentina Ferrante (mentre in video appaiono Barbara Giordano, Marcello Montalto, Chiaraluce Fiorito, Giovanni Arezzo e la stessa Valentina Ferrante), per un progetto immersivo e multimediale in cui attraverso speciali visori il pubblico assiste alla storia di una moderna Maria «che autofeconda in sé un pensiero rivoluzionario e annuncia la sua Immacolata Concezione a un Angelo divenuto ateo», e alla fine «partorirà uno sguardo destinato a liberare il mondo».
per saperne di più: www.cedacsardegna.it
Una storia antica per reinventare il futuro tra impegno civile e nuove tecnologie: in tournée nell’Isola “Una fuga in Egitto / Rotta virtuale per l’esilio”, suggestivo e coinvolgente spettacolo dal vivo in realtà aumentata e virtuale firmato Retablo Dreamaturgy Zone, in cartellone mercoledì 19 aprile alle 21 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena (in collaborazione con Demater) e giovedì 20 aprile alle 16 e alle 17.30 al Teatro Massimo di Cagliari (Sala M2) per l’ultimo, duplice appuntamento con Il Terzo Occhio / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività sotto le insegne della Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Un’opera multimediale e “immersiva” in cui il pubblico assiste tramite dei visori alla vicenda di una Maria contemporanea che «autofeconda in sé un pensiero rivoluzionario e annuncia la sua Immacolata Concezione a un Angelo divenuto ateo» – come si legge nella presentazione – mentre accanto a lei un moderno Giuseppe si rivela «pavido e conformista, incapace di comprendere e pronto a divorziare» e il potere assume la forma inquietante, arcaica avveniristica insieme del «tempio deciso a far strage degli occhi indisponibili a essere programmati»: pur tra mille peripezie, superando insidie e pericoli, alla fine «Maria partorirà uno sguardo destinato a liberare il mondo. Una salvezza, non ancora salva, da dover salvare». La pièce trae spunto da un episodio biblico, la Fuga in Egitto descritta nel Nuovo Testamento, nel Vangelo secondo Matteo (2,13-23), quando, dopo la nascita di Gesù, la Sacra Famiglia si trasferisce nella regione del Nilo per sottrarsi alla “strage degli innocenti” voluta da Erode il Grande, timoroso dell’avvento del nuovo Messia: un esilio volontario e necessario per evitare sanguinose persecuzioni, come accade nelle migrazioni di popoli del Terzo Millennio.
“Una fuga in Egitto / Rotta virtuale per l’esilio” – con ideazione e regia di Turi Zinna, che firma anche la drammaturgia insieme con Lina Prosa e Tino Caspanello – mescola il gusto arcano di una profezia alla dolorosa consapevolezza del presente, privilegiando «una visione del mondo intrinsecamente femminile inconciliabile con ogni sistema autocratico-patriarcale seppur ultramoderno e tecnologico». Una pièce immaginifica che attinge al ricco patrimonio culturale e alla grande tradizione iconografica della civiltà occidentale per costruire la figura di una moderna eroina, una giovane rivoluzionaria che si ribella a regole e imposizioni, obblighi e discriminazioni palesemente ingiusti, per farsi portatrice di un messaggio di speranza.
Il viaggio della protagonista acquista un valore fortemente simbolico, il mistero della sua scomparsa si tinge di suspense e di presagi, ma insieme rimanda alla tragedia dei naufraghi e alla sorte dei profughi approdati sulle nostre coste, da una prospettiva rovesciata: in scena Valentina Ferrante e Turi Zinna, che interagiscono con gli attori in video 360° stereoscopico Barbara Giordano (nel ruolo di Maria), Marcello Montalto (alias Giuseppe), Chiaraluce Fiorito (l’Arcangelo Nero) e Giovanni Arezzo, (l’Arcangelo Bianco), oltre alla stessa Valentina Ferrante (Elisabetta) che si sdoppia tra realtà virtuale e palco, mentre gli spettatori diventano in qualche modo testimoni, se non protagonisti, con la possibilità di scegliere su quali dettagli soffermarsi e dirigere la propria attenzione, secondo la propria personale “regia” in uno spazio che esiste solo in funzione delle loro percezioni.
“Una fuga in Egitto / Rotta virtuale per l’esilio” propone infatti una forma di teatro esperienziale e multisensoriale, con musiche originali e ingegneria del suono a cura di Giancarlo Trimarchi e costumi di Vincenzo La Mendola; regista assistente Federico Magnano San Lio; sviluppatori unity Tiziano Lotta e Funny Tales; sviluppatore max msp Gianluca Aresu; D.O.P. Antonio Parrinello e collaboratore compositing Rocco Minore; il progetto drammaturgico e la regia sono di Turi Zinna, che ha curato anche la post-produzione, con l’intento di realizzare una integrazione tra i diversi linguaggi, ponendo il pubblico al centro di un racconto (quasi) fantascientifico e poetico, una sorta di parabola sull’eterno scontro tra il bene e il male. Una trama tutta da scoprire per progressive rivelazioni e flashback, incentrata sulla forza salvifica di un femminile che rappresenta, come Antigone nell’antica tragedia, la rivolta dei deboli, dei più umili e indifesi, ovvero delle donne sottomesse tradizionalmente all’autorità maschile, contro un sistema spietato e autoritario, in nome della libertà.
«“Una fuga in Egitto” è un progetto teatrale interamente sviluppato per visori di realtà virtuale» – sottolinea il regista Turi Zinna –. «Il pubblico, indossato il visore, percepirà di essere all’interno e di essere parte dello stesso ambiente nel quale agiscono i personaggi. Attraverso una combinazione di tecnologie all’avanguardia, paesaggi sonori immersivi, profumo e tatto, la pièce esplora l’intricata connessione tra memoria, sensi, percezione del mondo, manipolazione e coscienza». Un esperimento riuscito di “contaminazione” tra differenti linguaggi, per cercare nuove chiavi di interpretazione del reale e offrire spunti di riflessione, dove i rimandi letterari e pittorici – “La fuga in Egitto in barca” di Giambattista Tiepolo, per esempio – si intrecciano alla storia contemporanea e ai fatti di cronaca, con l’auspicio che sia davvero possibile reinventare il mondo, a partire da una nuova e “inclusiva” idea di umanità.
“Una fuga in Egitto” attraverso l’uso delle tecnologie all’avanguardia e delle potenzialità della realtà aumentata e virtuale diventa «un’esperienza immersiva multidimensionale» – afferma Turi Zinna – «che sfuma i confini tra l’intimo e il politico, tra il simulato e il concreto, tra il qui e il lì, tra l’ora e l’allora. Un’esperienza che confonde i confini tra la stessa realtà virtuale e la performance». Un’opportunità di esplorare nuove dimensioni e attraversare mondi inventati e futuri possibili, con la consapevolezza della possibilità sempre maggiore di manipolare e influenzare le percezioni, così come comportamenti, i ragionamenti e le emozioni, nell’era della post-verità.
IL TERZO OCCHIO
“Il Terzo Occhio / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività” – Stagione 2022-2023 è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari e con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
INFO & PREZZI
ARZACHENA
biglietti:
intero 14 euro – ridotto 10 euro
Famiglie a Teatro
con 1 biglietto adulto si può acquistare 1 biglietto teenager (11/18 anni) a 5€
Biglietteria online
https://auditoriumarzachena.
info e prenotazioni: deamater@gmail.com – cell. 329 587 9388