Sabato 6 maggio alle 21.00
, parole e musica saranno protagoniste del terzo appuntamento di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
La Sala dei Giganti al Liviano ospiterà – in prima regionale – l’omaggio in forma di reading musicale dell’attore Fabrizio Bentivoglio e del contrabbassista Ferruccio Spinetti a uno dei personaggi di primo piano della vita intellettuale italiana del secondo dopoguerra: Ennio Flaiano.
Autore di aforismi diventati proverbiali, che tuttora costellano i social network e i giornali, Flaiano può essere considerato uno tra gli scrittori, sceneggiatori e umoristi più citati e meno conosciuti della nostra storia. Nonostante, solo per citare alcuni tra i tantissimi esempi che si potrebbero fare, sia stato il primo vincitore del premio Strega, nel 1947, con il suo romanzo, Tempo di uccidere e abbia contribuito alla sceneggiatura dei più celebri film di Federico Fellini, tra i quali La strada, La dolce vita e 8½. Oltre alla sua attività di apprezzato editorialista per il “Mondo” e il “Corriere della Sera”.
A questa figura intellettuale di primo piano, capace come poche di raccontare l’Italia dal boom economico alla fine degli anni Sessanta, Fabrizio Bentivoglio ha voluto dedicare una Lettura che l’attore definisce clandestina, perché “clandestino”, secondo l’attore, fu lo stesso Flaiano: finché è stato sulla nave nessuno sembrava notarlo, ci si è accorti di lui soltanto quando è sceso.
Sul palco l’attore reciterà brani scelti da La Solitudine del Satiro, raccolta compilata dallo stesso Flaiano e pubblicata poi postuma: articoli di giornale, scritti personali, appunti di vita ironici, provocatori e commoventi.
Il contrabbasso di Ferruccio Spinetti, che si fa testimone della musicalità stessa della lingua di Flaiano, si unirà alla voce di Bentivoglio per raccontare e tramandare la figura di quel «moralista laico in grado di travestirsi da gran frivolo per far intendere le cose più serie», come lo definì Arbasino, capace di destrutturare meticolosamente la società italiana, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.
Attraverso l’opera dello scrittore romano, lo spettacolo vuole cercare un nesso, una storia dell’anima del nostro Paese per riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita e, usando le parole dello stesso Flaiano, «capire perché in Italia la linea più breve tra due punti è sempre l’arabesco».
Ingresso gratuito con prenotazione
sul sito www.rassegnamusike.it
fino ad esaurimento posti
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