Con la serata delle premiazioni si è conclusa ufficialmente la XVI edizione di Corti a Ponte, Festival internazionale di cortometraggi, che quest’anno ha visto la partecipazione di 68 cortometraggi realizzati da bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni e di 39 cortometraggi, iscritti al Grande Festival, selezionati dai volontari dell’Associazione omonima di Ponte San Nicolò tra gli oltre mille lavori iscritti realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo.
Un’edizione dal tema particolare quella di quest’anno che ha voluto esplorare l’universo semantico della parola “senza” dando spazio ai cittadini senza voce, agli abitanti di paesi turbati dalla violenza.
Oltre duemila spettatori all’edizione di quest’anno
«Siamo molto soddisfatti di questa edizione di Corti a Ponte, che è risultata energetica e partecipata, con un pubblico rinnovato che ha superato le duemila presenze alle proiezioni e agli eventi collaterali del Festival. – dichiara l’Associazione di Promozione Sociale “Corti a Ponte” – Particolarmente interessanti i momenti di incontro. Abbiamo accolto con familiarità alcuni giovani autori del Piccolo Festival: Camille Fei (18 anni USA); TSAI Pei-shan e CHEN Kuan-ting docenti arrivati da Taiwan con 3 studenti di 14 anni, 4 educatori dalla Croazia Jasminka Bijelic Ljubic e Dina Nedeljko dalla scuola di animazione SAF; Mia Maros della scuola di cinema Frooom! e Ivana Seslek del progetto europeo CinEd. Molto bello e intenso il meeting di sabato mattina, quando 20 docenti/educatori si sono scambiati buone pratiche didattiche in campo audiovisivo. Sono momenti importanti che permettono di superare l’isolamento professionale, trovare nuovi spunti d’ispirazione ed iniziare a costruire nuove collaborazioni in ambito educativo».
Le numerose Giurie del Festival sono state chiamate a premiare quelle opere che meglio sono riuscite a darne un’interpretazione cinematografica attraverso il cortometraggio.
I premiati nel Grande Concorso Internazionale
La Giuria ufficiale della Sezione “Grande Festival” era quest’anno composta da: Marija Vulic, da venticinque anni impegnata nel campo della cultura presso il Centro Culturale Despotovac, la Comunità Culturale ed Educativa di Jagodina, dove nel 2007 ha fondato una scuola di animazione per bambini in età scolare; Eugenia Gaglianon, specializza in storia del cinema russo e sovietico e curatrice di importanti rassegne e master class di cinema d’animazione; e Salvatore Frisina, videomaker specializzato in ambito scientifico responsabile della comunicazione audiovisiva per il Dipartimento di Psicologia Generale e docente a contratto di Antropologia dell’Immaginario Filmico dell’Università di Padova.
Il paese più premiato in questa XVI edizione è stato l’Iran, che ha trionfato nelle categorie Miglior Corto di Fiction, dove ha ottenuto anche la Menzione Speciale. Ha vinto inoltre il premio della categoria “senza”, e il Premio della Giuria della Lentezza.
Miglior corto di Fiction
Vincitore della XVI Edizione nella categoria Miglior corto di fiction è l’iraniano “Play”(Iran, 2021) di Ali Gitinavard, che ha conquistato i giurati nel suo essere «un film emotivamente intenso e, allo stesso tempo, in grado di portare allo spettatore spunti di riflessioni analitici e razionali. Intercetta preziosi spunti di riflessione su domande immortali: Cosa resta all’indomani di un lutto, cosa farsene dei ricordi incompleti e frammentari che ci portiamo dietro per tutta la vita?». Menzione Speciale ad un’altra opera proveniente dall’Iran: “The last break” (Iran, 2022) di Masoum Azarani, «piccolo gioiello che mette in luce con estrema semplicità come, al di là dei confini del visibile, la normalità può trasformarsi invece in un irreparabile tragedia per chi, senza averlo scelto, è nato in un mondo dove il comune gesto di andare a scuola è tutt’altro che normale, bensì un’impresa tanto eroica quanto solitaria».
Miglior cortometraggio di animazione
Nella sezione animazione, il premio Miglior cortometraggio di animazione è andato a “Luce and the Rock” (Belgio, Francia, Paesi Bassi, 2022) di Britt Raes, dove «seguendo il principio “less is more”, la visualizzazione si affida al colore, al contrasto e al simbolismo, e l’animazione è vivace e spiritosa. Il dialogo, quasi assente, mette in risalto l’emozione, mentre il suono e la musica evocano abilmente la comunicazione». Menzione speciale nella categoria animazione allo sloveno “My Father’s Damn Camera!” (Slovenia, 2022) di Milos Tomic: «Il vortice fantasmagorico delle fotografie si intreccia con un disegno dinamico in cui questi due piani lottano per la nostra attenzione. Questo modo di procedere sostiene perfettamente la narrazione del film, gli sforzi del ragazzo per conquistare il favore del padre. Il film ci regala un’esperienza visiva preziosa ed è proprio quello che ci aspettiamo dall’animazione, che ci sorprenda e ci stupisca, e rimaniamo incantati da questo fascino».
Miglior corto nella categoria “senza”
Il cortometraggio che, più degli altri, è riuscito ad interpretare la parola “senza”, tema dell’edizione di quest’anno del Festival, è “Adapt” (Iran, 2022) di Kamal Kachooeian, «un film che ci ricorda di che pasta è fatto il cinema nella sua essenza. Inscena meravigliosamente la bellezza di fare cinema, inventando soluzioni originali, per offrire allo spettatore un’esperienza che non potrebbe esistere al di fuori del regno delle poetiche del cinema».
Premio alla Miglior sceneggiatura
La Miglior Sceneggiatura, secondo la giuria, è quella di “Chicken” (Francia, 2022) di Mikaël Gaudin, vincitore «per la sua meticolosità compositiva essenziale, per la capacità di trasformare un semplice meccanismo narrativo in uno scorcio mozzafiato sull’anima dei giovani protagonisti, per aver saputo usare il microscopio per esplorare la vastità delle emozioni umane, per la maturità formale di aver raccontato la realtà come una competizione discutibile in nome di un desiderio impalpabile».
Premio al Miglior Corti a Tema Ponte
Il Premio Miglior Corto a Tema Ponte è assegnato da una giuria composta da rappresentanti dell’Amministrazione del Comune di Ponte San Nicolò: Alessia Ziglio (assessore agli eventi), Nicolò Pegoraro (consigliere, politiche giovanili) e Catia Zoppello (consigliere, cultura). Premiato quest’anno è “Roped” (Spagna, 2022) di Carmen Córdoba González, un ponte che «viene raffigurato dalle braccia di una madre legate indissolubilmente e per sempre alla figlia. L’amore materno come protezione, unione e relazione che vive oltre la morte e viene tramandato da madre in figlia».
La Giuria Festival della Lentezza
Il premio assegnato dalla Giuria Festival della Lentezza -composta da Luca Lideo e Marta Perrone, al cortometraggio che meglio valorizza il tema della lentezza, intesa in tutte le sue sfumature di significato- è andato a “A shared path” (Iran 2022) di Negar Naghavi.
Il Premio assegnato dal Club per l’UNESCO
Giorgio Andrian
, Alberto Benini, Stefania Allegro, membri della Giuria Club per l’UNESCO di Padova, che assegna un premio per promuovere la Giornata Mondiale della Diversità Culturale, dichiarata dall’UNESCO per il 21 maggio, ha votato per l’ucraino “Human” (Ucraina, 2022) di Khachatur Vasilian. L’opera, si legge nella motivazione, è «un’avvincente metafora sul lungo cammino dell’essere umano, tanto vitale e desideroso di pace, quanto costretto in una ragnatela di artificiosi condizionamenti culturali, politici e religiosi rappresentati da riti, cerimonie, costumi, comportamenti, credenze, ideologie e norme che strumentalizzano in modo illusorio la sua esistenza. Spetta all’umanità dell’uomo interrogarsi sulle diversità: può ostinarsi a vedere in esse solo il segno della sua irriducibile identità diventando portatore passivo di una cultura inconscia, oppure cessare di essere l’oggetto del condizionamento e trasformarsi in soggetto attivo come fanno i protagonisti del corto che al termine del percorso si spogliano simbolicamente dei loro vestiti».
Il Premio del Pubblico
Il pubblico ha voluto, infine premiare “Kayak” (Francia, 2021) di Solène Bosseboeuf, Flore Dechorgnat, Tiphaine Klein, Auguste Lefort, Antoine Rossi, nel quale la gita in kayak di un padre e del suo bambino lungo un fiume tranquillo si rivela una vera avventura per tutta la famiglia.
L’elenco completo delle opere premiate è disponibile sul sito
www.cortiaponte.it