Seong-Jin Cho e l’Academy of St Martin in the Fields
Giovedì 18 maggio ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival prosegue con il concerto del pianista coreano Seong-Jin Cho insieme all’Academy of St Martin in the Fields, la leggendaria orchestra da camera fondata da Sir Neville Marriner. Interprete di straordinario talento, teso in una poetica ricercatezza di suono, in perfetto equilibrio tra vivace virtuosismo e delicata espressività, Seong-Jin Cho è uno dei protagonisti dell’odierna scena pianistica internazionale, già vincitore del Concorso Chopin di Varsavia; per questa tournée europea collabora con l’altrettanto straordinaria e duttile orchestra inglese, in un programma costruito ad hoc che pone a confronto il pianismo “classico” di Mozart con quello romantico di Chopin.
Completano il programma del concerto la Sinfonia di Haydn “Lamentatione” – la numero 26 delle 108 composte nel corso della sua lunga carriera, la prima che Haydn scrive in una tonalità minore – e l’Ouverture per archi di Lutosławski, anno 1949, lavoro sperimentale in cui il trentanovenne maestro polacco è alla ricerca di un suo nuovo personale linguaggio.
Primo concerto scritto da Mozart quando si trasferisce a Vienna nel 1782, partitura dalla scrittura brillante e al contempo graziosa e tenera, prediletta dall’autore stesso, il Concerto KV 414 pone al centro lo strumento solista pur senza trascurare la funzione dell’orchestra sotto il profilo timbrico e ritmico. Nel movimento centrale Mozart fa suo un tema di Johann Christian Bach, un omaggio all’amico-maestro per cui nutriva grande stima. Scrive Mozart in una lettera al padre Leopold a proposito dei suoi primi Concerti per pianoforte composti a Vienna: «I concerti sono una via di mezzo tra il troppo difficile e il troppo facile; sono molto brillanti e piacevoli all’udito, naturalmente senza cadere nella vuotaggine. Qua e là anche i conoscitori possono ricevere una soddisfazione, ma in modo che i non conoscitori
devono essere soddisfatti, senza sapere perché».
Composto da Chopin nel 1830, il Concerto op.11 si distingue per la sua scrittura virtuosistica, con passi di bravura affidati anche alla mano sinistra e con un movimento finale dal virtuosismo elegante e stilizzato, basato su temi popolari riconducibili al folclore polacco. Il movimento lento, la Romanza centrale, è un brano di carattere lirico, quasi un
notturno: «Nell’Adagio del mio nuovo concerto – scrive Chopin – non ho ricercato la forza. È piuttosto una romanza calma e melanconica. Deve dare l’impressione d’un dolce sguardo rivolto verso un luogo che evoca mille cari ricordi.
È come una fantasticheria al tempo della primavera, ma al chiar di luna».
Il concerto è realizzato con il sostegno di ILLUMIA, main partner della stagione 2023 di Bologna Festival.
INFORMAZIONI www.bolognafestival.it 051 6493397
BIGLIETTI in vendita online (www.bolognafestival.it) e presso Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E); il giorno
stesso del concerto all’Auditorium Manzoni a partire dalle ore 19.30
Giovedì 18 maggio 2023 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
Academy of St Martin in the Fields
Seong-Jin Cho pianoforte
Franz Joseph Haydn Sinfonia n.26 in re minore Hob.I:26 “Lamentatione”
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n.12 in la maggiore per pianoforte e orchestra KV 414
Witold Lutosławski Ouverture per archi Fryderyk Chopin Concerto n.1 in mi minore op.11 per pianoforte e orchestra
La cornice sonora di questo concerto è disegnata dalla Academy of St Martin in the Fields, la leggendaria orchestra da camera fondata da Sir Neville Marriner 65 anni fa e diretta oggi da Joshua Bell. Ma il quadro è dipinto da Seong-Jin Cho, ventinovenne pianista coreano che si è affermato in campo internazionale grazie alla vittoria nel 2015 del Concorso Chopin. In perfetto equilibrio tra rigore e libertà, tra virtuosismo e morbidezza di suono Cho si confronta con il primo dei concerti viennesi di Mozart e con la prima pala del dittico dei Concerti per pianoforte di Chopin.
Seong-Jin Cho
Interprete di straordinario talento, teso in una poetica ricercatezza di suono, in perfetto equilibrio tra vivace virtuosismo e delicata espressività, Seong-Jin Cho è uno dei protagonisti dell’odierna scena pianistica internazionale. Nato a Seoul nel 1994, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni e ha tenuto il suo primo concerto a undici anni. Quindicenne, si aggiudica il primo premio al Concorso pianistico di Hamamatsu (Giappone), distinguendosi come il più giovane vincitore nella storia del concorso; a diciotto anni si trasferisce a Parigi, dove continua gli studi musicali al Conservatorio Nazionale, sotto la guida di Michel Béroff. Già premiato al Concorso Čajkovskij di Mosca, nel 2015, a ventun’anni, vince il Concorso Chopin di Varsavia. Avvia subito un’importante attività discografica in esclusiva per Deutsche Grammophon: al primo CD live interamente dedicato a Chopin seguono il Concerto n.1 di Chopin con la London Symphony Orchestra diretta da Gianandrea Noseda; Images di Debussy; gli Improvvisi di Schubert; il Concerto KV 466 di Mozart con la Chamber Orchestra of Europe e Yannick Nézet-Séguin; l’antologia The Wanderer con la Wanderer-Fantasie di Schubert, la Sonata op.1 di Berg e la Sonata in si
minore di Liszt. Insieme al baritono Matthias Goerne nel 2021 ha registrato Im Abendrot, raccolta di Lieder di R. Strauss, Wagner e Pfitzner. Segue l’incisione del Concerto n.2 e dei quattro Scherzi di Chopin, compositore prediletto, cui ritorna sempre con poetica profondità di pensiero. Nel febbraio 2022 esce il CD dedicato a Brahms e nel febbraio 2023 il suo “Handel Project” in cui accosta tre Suites di Händel alle Variazioni e fuga sopra un tema di Händel op.24 di Brahms. La sua attività concertistica, oltre a numerosi recital in Europa e Stati Uniti, le tournées in Giappone e Corea con la London Symphony Orchestra diretta
da Simon Rattle e la tournée in Corea con Myung‐Whun Chung e la Staatskapelle di Dresda, include concerti con i Berliner Philharmoniker, Mahler Chamber Orchestra, Los Angeles Philharmonic Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Orchestre de Paris, Philharmonia Orchestra, Royal Concertgebouw Orchestra, Academy of St Martin in the Fields, insieme a direttori quali Gustavo Dudamel, Valery Gergiev, Mikhail Pletnev, Vasily Petrenko, Esa-Pekka Salonen, Jakub Hrůša, Andris Nelsons.
Academy of St Martin in the Fields Fondata nel 1958 da Sir Neville Marriner insieme a un gruppo di colleghi londinesi, agli inizi l’Academy of St Martin in the Fields teneva i suoi concerti come piccolo complesso d’archi senza direttore. Negli anni si è imposta come una delle migliori orchestre da camera del mondo, con tournées internazionali e una discografia immensa, pluripremiata, forte di innumerevoli riconoscimenti per successi come la colonna
sonora dei film Amadeus e Il paziente inglese. Dopo Neville Marriner, Iona Brown e Kenneth Sillito oggi l’orchestra è diretta dal violinista Joshua Bell che, avvalendosi della collaborazione del primo violino Tomo Keller e del pianista Murray Perahia in qualità di direttore ospite principale, impegna l’orchestra in progetti musicali di ampio respiro. Il repertorio è quanto mai esteso, dall’antico al contemporaneo, affrontato con organici differenti e sempre conservando quella brillantezza di suono che la contraddistingue. Oltre ai classici concerti di Natale e Pasqua insieme al St Martin’s Voices nella loro storica sede londinese di St Martin in the Fields e le tournées internazionali, tra i progetti più recenti si distinguono: il film A London Dream con l’esecuzione delle musiche di Mendelssohn per il shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate e, in questa stagione, le collaborazioni con il violoncellista Johannes Moser, con i pianisti Jan Lisiecki e Seong-Jin Cho, con il mandolinista Avi Avital e la tournée europea con Joshua Bell.