E’ come se si fosse ritornati un po’ bambini. E’ stata questa, forse, la sensazione maggiore che è stata percepita dal folto pubblico presente nel Ridotto Gavazzeni del teatro Donizetti a Bergamo che ha assistito ad un formidabile “Disney in concert” grazie ai maestri solisti dell’Orchestra Filarmonica italiana a quasi cento anni esatti – era il 13 ottobre del 1923, per la precisione – in cui nacque la “Walt Disney company”. Un concerto al quale erano presenti tutte le generazioni e nel quale sono state letteralmente raccolte in modo sapiente le musiche tratte dai film: Biancaneve e i sette nani, La bella e la bestia, La sirenetta, Mary Poppins, Pocahontas, Oceania, Il libro della giungla, La carica dei 101, Cenerentola, soltanto per citare quelli previsti dal programma.
Si, perché dal 1923 quando è iniziato tutto sono stati veramente: “Cento anni di magia”. A sciorinare cifre e record del geniale Walt Disney ci ha pensato lo stesso direttore d’orchestra, il pianista Domenico Clapasson che ha disvelato alla platea cosa in quegli anni fosse riuscito a fare un uomo come lui, se si pensa che su 56 nomination agli Oscar, la statuetta fu appannaggio di Disney per ben 36 volte. Per un successo che, oltretutto, è continuato ininterrottamente senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri e a qualche anno dalla scomparsa del visionario grande autore. Clapasson che è stato anche un’abile intrattenitore della serata musicale tra un cambio e l’altro dei costumi di una fantastica – è il caso di dire – voce solista Giorgia Semeraro, ha così dato un saggio dei raffinati arrangiamenti delle melodie tratte dalle diverse produzioni disneyane.
Ebbene, s’è trattato di uno spettacolo autentico “all’insegna del divertimento, della poesia e della magia dove candore e virtuosismo si sono fusi in un unico linguaggio musicale omogeneo ed al tempo stesso coinvolgente”. A tal punto coinvolgente che gli spettatori non si sono trattenuti una volta coinvolti applaudendo con vigore quest’orchestra composta dal primo violino Silvia Maffeis, dal violino secondo Alessandro Cannizzaro, dalla viola di Monica Vetrini, dal violoncello di Beata Kolodzejei peraltro in dolce attesa, nonché dal contrabbasso di Michele Maolucci, dal flauto di Maurizio Saletti ed infine dalle percussioni di Alessandro Perissinotto che, alla fine, ha dato sfoggio delle sue grandi capacità. Ultima, ma non ultima, oltretutto già menzionata, e di sicuro bravissima: la voce solista Giorgia Semeraro che è riuscita ad essere tutt’uno con la sua orchestra interpretando i brani disneyani in modo mirabile e con un sorriso sempre stampato sul volto, d’essere in grado di restituirci quella “gioia di vivere” che soltanto i personaggi scaturiti dalla fantasia inesauribile di Walt Disney potevano regalarci. Con un doppio bis e gli applausi convinti degli spettatori tutti contenti ed anche per questo saltati tutti in piedi per una meritata “standing ovation” si è così chiuso un concerto che ci ha fatto sognare per quasi due ore anche se si sperava non dovesse terminare mai.
ph: Gianfranco Rota