Due fuoriclasse con l’ORT: il direttore Vincenzo Milletarì e il
pluripremiato clarinettista Alessandro Carbonare
Giovedì 4 maggio alle ore 21.00 al Teatro Verdi il brano commissionato al compositore
Filippo del Corno introduce il noto concerto per clarinetto di Weber. Segue la teatralità di
Richard Strauss in due pagine da “Arianna a Nasso” e la profetica Praga di Mozart. Si
replica a Figline sabato 6 maggio.
Quasi trentatre anni, da sei in carriera, il pugliese Vincenzo Milletarì è un direttore che
richiama sempre più attenzione, in Italia e nel Nord Europa, per l’opera e il repertorio
sinfonico. Ogni volta che sale sul podio, porta con sé la sua storia, quella di un “colpo di
fulmine” per la musica. Fu stregato totalmente in un negozio di dischi a 14 anni, la musica, in particolare il jazz di Charlie Parker e Fabio Concato, lo coinvolse a tal punto da voler studiare prima il sax, poi il clarinetto e la composizione. Da Taranto a Bari, poi il trasferimento a Brescia dopo la maturità, contemplando il poster di Karajan appeso in camera. E così è cominciata la sua storia di musicista, al Conservatorio di Milano, poi all’Accademia reale di musica danese, fino alle lezioni di perfezionamento sull’opera italiana con Riccardo Muti a Ravenna. Con l’ORT ha debuttato nell’estate 2021. Per il suo ritorno a Firenze si trova accanto il primo clarinetto dell’Orchestra Nazionale dell’Accademia di S. Cecilia: Alessandro Carbonare, con lui siamo di fronte al clarinettista più premiato al mondo. Da anni una vera icona della classica (e non solo): primo clarinetto solista dell’Orchestre National de France per 15 anni, e da 20 ricopre lo stesso ruolo all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha collaborato con la Filarmonica di Berlino, quella di New York e la Chicago Symphony, accompagnato dalle migliori orchestre al mondo, ha vinto nel frattempo anche due Diapason d’oro discografici, che si sommano agli altri
innumerevoli riconoscimenti conquistati.
Il programma si apre con A coda di rondine, brano che espone sei varianti di un’antica melodia popolare italiana, nota come “La Girometta”, composto da Filippo Del Corno (commissione doppia di Fondazione ORT e Pomeriggi Musicali di Milano), allievo di Azio Corghi e Danilo Lorenzini, docente in conservatorio. Carbonare, poi, è protagonista del Concerto per clarinetto e orchestra op.73 di Carl Maria von Weber: il maestro delle tinte strumentali, confezionò la partitura dal forte carattere teatrale nel 1811 per Heinrich Baermann, virtuoso impiegato nella migliore orchestra del tempo, quella di Mannheim. Seguono due pagine strumentali tratte da Arianna a Nasso di Richard Strauss (1916), terzo frutto della collaborazione fra Richard Strauss e Hugo von Hofmannsthal, fu uno dei più complessi ed elaborati esperimenti di drammaturgia che il teatro musicale abbia mai conosciuto, l’opera infatti è basata sull’idea di teatro nel teatro, in cui la storia di Arianna abbandonata a Nasso dall’amato Teseo viene allestita nell’abitazione settecentesca di un ricco viennese. Infine si ascolta la Sinfonia K.504 di Mozart, chiamata “Praga” in omaggio alla città per cui fu composta, un’opera profetica di alcuni modi linguistici che saranno dell’Ottocento tedesco e del romanticismo.
giovedì 4 maggio 2023 ore 21:00 Firenze, Teatro Verdi
sabato 6 maggio 2023 ore 21:00 Figline, Teatro Garibaldi
Stagione concertistica 22/23
VINCENZO MILLETARÌ direttore
ALESSANDRO CARBONARE clarinetto
Orchestra della Toscana
FILIPPO DEL CORNO A coda di rondine – commissione Fondazione ORT e Pomeriggi Musicali
WEBER Concerto n.1 per clarinetto e orchestra op.73
R.STRAUSS Arianna a Nasso: Ouverture e Scena di danza
MOZART Sinfonia n.38 K.504 Praga
Firenze Biglietti da €15,00 a €17,00 in vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, circuito Box Office e Ticketone e online su www.ticketone.it
Figline Biglietti da €8,00 a €12,00 acquistabili online su www.teatrogaribaldi.org, presso i punti vendita Unicoop
Firenze (+ costi di prevendita), presso la Biglietteria del teatro.