Si è conclusa, nei giorni dell’anniversario della legge Basaglia, per la sezione Teatro/Danza, la seconda edizione del Festival promosso dalla Compagnia Teatrale Chille de la balanza, in paternariato con l’Accademia di Belle Arti di Firenze e DiDA Unifi. Un bellissimo progetto finanziato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze e da Fondazione CR, che ha visto la partecipazione di diverse realtà dedicate alla rigenerazione urbana e alla salute mentale. In giuria tecnica, il coordinatore di Mente in Rete, Pompeo Martelli, direttore del Museo della Mente di Roma, con cui ho avuto l’onore di condividere il compito della difficile selezione dei candidati ai premi della serata finale. I giovani vincitori del bando per Storie Interdette, si sono contesi il primo posto sul podio, portando in scena creazioni di sorprendente creatività e talento, a seguito di un percorso di formazione laboratoriale guidato da Claudio Ascoli, uno dei grandi maestri del nostro teatro contemporaneo. Uno spettacolo ricco di sorprese che ha veramente messo in luce l’impegno, la dedizione e le incredibili potenzialità degli aspiranti artisti di domani. L’intensa analisi corporea del sentimento e della relazione secondo Giulia Lapini, la capacità espressiva, attoriale e autoriale, di Alessio Biblioteca, la forza narrativa esplosiva della vincitrice, Sara Tombelli, ma anche la commovente e straordinaria creazione della burattinaia Veronica Mele e la tormentata danza bacchica di Livia Da Soghe e Costanza Greco, sono stati canali di immedesimazione veramente importanti, sia nel dramma dell’internamento che in quello dello stato psichico sofferente.
Possiamo ritenere questi interpreti come la prova certa dell’esistenza di nuove stelle, di nuovi linguaggi, di nuove possibilità, pronte a splendere sull’oscurità, nel firmamento senza fine dell’arte.
Da non perdere la prossima giornata espositiva dei giovani in concorso per la sezione Arti Visive/Architettura, che si terrà il 21 maggio, presso via di San Salvi 12, alle ore 17:00.
Ines Arsì