Sabato 6 maggio 2023, Sala Assoli di Napoli
anteprima/prova aperta per Lourdes di e con Emilia Verginelli
L’attrice, performer e regista, ospitata in residenza artistica dal Teatro Pubblico
Campano, presenta una restituzione del percorso di ricerca sulla nuova produzione
Il Teatro Pubblico Campano ospita in questi giorni, negli spazi della Sala Assoli di Napoli, la
residenza artistica di Emilia Verginelli con il suo progetto Lourdes, nell’ambito della prima
edizione di “Fondo Creatività Emergente” ideato da Santarcangelo dei Teatri, di cui il
circuito teatrale campano è partner.
La residenza partenopea, tappa finale di un percorso di residenze, si concluderà sabato 6
maggio 2023 alle ore 18.00 con una restituzione/anteprima del lavoro, aperta a un
massimo di 30 spettatori, prima del suo debutto, nel prossimo mese di luglio, al Festival di
Santarcangelo dei Teatri.
Fondo Creatività Emergente è un progetto condiviso da AMAT Associazione Marchigiana
per le Attività Teatrali, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Fabbrica
Europa, I Teatri di Reggio Emilia, L’arboreto – Teatro Dimora, OperaEstate Festival Veneto,
Ravenna Teatro, Teatro Pubblico Campano, Teatro Pubblico Pugliese, Teatro Stabile
dell’Umbria, Santarcangelo dei Teatri e Triennale Milano Teatro.
Santarcangelo dei Teatri, in collaborazione con i partner, ha costruito una rete dedicata
allo sviluppo produttivo di artiste e artisti emergenti, con l’obiettivo di sostenere le fasi di
ricerca di progetti performativi, che per loro natura richiedono lunghi tempi di creazione.
I dodici enti e strutture coinvolti nel progetto rispondono a obiettivi distinti all’interno del
sistema teatrale e performativo, facendo fronte in questo modo a esigenze di lavoro
differenziate rispetto alla produzione artistica, dallo sviluppo alla circuitazione.
Sono state otto, tra artiste, artisti e collettivi, le realtà emerse durante i numerosi e intensi
incontri, alle quali è stato richiesto di pensare a un progetto. Le artiste selezionate e
supportate per la prima edizione di Fondo sono Agnese Banfi ed Emilia Verginelli. E’ stata,
inoltre, assegnata una fellowship a Giacomo Lilliù / Collettivo ØNAR.
Il progetto Lourdes, che vede in scena, oltre a Emilia Verginelli, Ale Rilletti e Alex Paniz, è
la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a
Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per chiedere un
miracolo. Voci tangibili, testimonianze reali da cui partire per un’osservazione clinica del
fenomeno “Lourdes”.
Lourdes è una condivisione scenica pensata per un pubblico ristretto, in un tempo dilatato
e ripetuto scandito non esclusivamente dalle performer ma dal pubblico stesso, a cui di
abitare lo spazio scenico performativo.
Questa apertura dello spazio e delle possibilità d’azione del pubblico vuole rovesciare in
qualche modo l’esperienza spesso individuale e chiusa in sé stessa dei corpi presenti al
momento della condivisione scenica, poiché l’agire di questo corpo collettivo renderà unica
ogni replica di Lourdes.
Prenotazione obbligatoria entro le ore 13.00 di venerdì 5 maggio
all’indirizzo email promozione@teatropubblicocampano.com
Lourdes
di e con Emilia Verginelli,
con Ale Rilletti, Alex Paniz
collaborazione alla drammaturgia Sara de Simone
sound designer Francesca Cuttica aka China Wow
disegno luci Camila Chiozza
una co-produzione Bluemotion/Angelo Mai e Santarcangelo Dei Teatri
in collaborazione con Fondo Creatività Emergente
Tra le vincitrici del Progetto CURA 2022
Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Cantiere Florida (Firenze)
+ Cross residence (Verbania, VB)
Residenze
Dicembre 2020 Teatro India/Teatro di Roma (Roma)
fivizzano27, mixò associazione culturale
Marzo 2022 Residenza Krakk (Santarcangelo)
Giugno 2022 Ateliersì (Bologna)
Dicembre 2022 Angelo Mai (Roma)
Febbraio 2023 Centrale Fies, ( Dro)
Aprile 2023 Amat Pesaro
Maggio 2023 Sala Assoli (Napoli)
Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è
mai stato a Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per
chiedere un miracolo.
È una conversazione, una serie di dialoghi accaduti nel tempo tra me e più persone, non in
ordine cronologico ma è un ordine che passa dalla narrazione al ricordo, dal ricordo ad
una riflessione per restare nel presente della rappresentazione scenica. Così le dimensioni
temporali si sovrappongono, nel connettere le strade del passato con quelle del presente.
Voci tangibili, testimonianze reali da cui partire per un’osservazione clinica del fenomeno
“Lourdes”. Una ricerca al confine tra il me e l’altra persona. Il sentimento è quello
dell’incertezza, e al contempo è una ricerca dell’impersonale.
Lourdes è una condivisione scenica pensata per un pubblico ristretto, in un tempo dilatato
e ripetuto scandito non esclusivamente dalle performer ma dal pubblico stesso.
Lourdes chiede al suo pubblico di abitare lo spazio scenico performativo, non viene meno
solo la frontalità del palco (che non c’è), ma la volontà è quella di azzerare la centralità
delle performer come centro d’interesse e di focus visivo, per dislocare occhi e mani verso
altre direzioni e azzerarne una gerarchia.
Si offre al pubblico la possibilità di non essere relegato al ruolo di chi guarda, ma di abitare
lo spazio nella sua interezza. Oltre a poter attraversare lo spazio a proprio piacimento
(rimanendo seduti sulle sedie, sdraiandosi per terra, spostandosi e decidendo attivamente
dove posare lo sguardo e l’attenzione) il pubblico è invitato a interagire con numerosi
oggetti di scena, che non sono altro che i materiali di ricerca che sono stati usati durante
la creazione di Lourdes: penne e matite, fogli, i testi su cui abbiamo studiato, e molto
altro.
Questa potenziale distrazione è per noi una porta d’accesso a un’esperienza inedita di
abitare lo spazio scenico, di costituirsi in qualche modo come una comunità provvisoria e
in continuo mutamento. Inoltre, la trascrizione (in numerose lingue) di ciò che viene detto
è trasmessa su molteplici smartphone disseminati per lo spazio, e che potranno essere
consultati a piacimento dal pubblico.
Oltre ad essere uno strumento di accessibilità per persone non udenti, per il pubblico non
italiano e per chi fatica a tenere alta la soglia dell’attenzione, questa disseminazione
performativa allontana ancora di più la performer dalla sua centralità scenica, consentendo
l'accesso ad una immersione sonora.
I dialoghi che ascoltiamo esplorano la ricerca della trascendenza filtrata attraverso la fede,
la sua inafferrabilità è restituita attraverso la frammentazione e in questo modo di
concepire lo spazio scenico la ricerca stessa ci porta ad interrogarci su come può uno
spazio essere attraversato dai corpi e se in questa condivisione è possibile spostare
l’attenzione sulla trascendenza raggiungibile attraverso l’esperienza della comunità, della
condivisione, della fiducia.
Questa apertura dello spazio e delle possibilità d’azione del pubblico vuole rovesciare in
qualche modo l’esperienza spesso individuale e chiusa in sé stessa dei corpi presenti al
momento della condivisione scenica, poiché l’agire di questo corpo collettivo renderà unica
ogni replica di Lourdes.
Nella frammentazione di uno spazio condiviso, si lascia a ognun la scelta di quali domande
porsi.
Emilia Verginelli
Nasce a Roma e si diploma negli Stati Uniti. È attrice, performer e regista. Per la sua
formazione teatrale studia con Ragnar Freidank, Declan Donnellan, Fabrice Murgia, Natalie
Beasse, Thomas Oster- meier, Daria De orian, Lucia Calamaro.
Nella danza si forma attraverso gli incontri con Julie Stanzak della Pina Bausch Company e
Gabriella Garrizo della Compagnia Peeping Tom. Dal 2001 collabora per dieci anni all’opera
don Guanella di Roma, un istituto che accoglie persone con disabilità, come volontaria
teatrale.
Nel 2010 crea fivizzano27, uno spazio culturale indipendente situato nel cuore del
quartiere Pigneto di Roma che nasce dalla volontà di creare una rete di collaborazioni e
condivisione tra le diverse realtà teatrali contemporanee. Nel 2021 firma la regia e
l’ideazione di io non sono nessuno (Premio Scenario – finalista, Angelo Mai, Short Theater,
In-Box 2021 – semi-finalista. Nel 2021: Santarcangelo Festival 2050, Centrale Fies) oggi
ancora in tour.