MILANO FLAMENCO FESTIVAL 2023 – 16° edizione
dal 23 al 30 giugno 2023
Piccolo Teatro Strehler – Teatro d’Europa e luoghi vari
AQUÍ Y AHORA
Milano Flamenco Festival torna con la 16a edizione dal 23 al 30 giugno per l’appuntamento estivo, e in novembre per quello autunnale, in occasione della Giornata Mondiale del flamenco.
AQUI Y AHORA è il filo conduttore di questa edizione. Un riflesso della vibrante scena contemporanea e delle nuove strade che si aprono per quest’arte, con la creatività come motore principale, con i piedi nel presente, lo sguardo rivolto al futuro e un cuore che batte memore del passato. Artisti affermati e giovani emergenti in tre prime nazionali che riflettono l’evidente trasformazione che negli ultimi tre decenni porta il flamenco ai vertici della scena culturale internazionale grazie al suo valore musicale, coreografico e alla
genialità dei suoi interpreti. Una star mondiale: il 26 giugno, torna in Italia dopo 20 anni, la stella mondiale del flamenco, FARRUQUITO con lo spettacolo INTIMO. L’ icona del flamenco gitano, acclamato nei più importanti teatri del globo, ci porterà nel cuore del flamenco puro evocando le sue radici e la storia della sua illustre famiglia. Sul palco anche il suo erede artistico, il figlioletto Juan el Moreno di soli 10 anni.
Promo Intimo https://youtu.be/GnHb39_x6LM
Flamenco presente: il 28 giugno la compagnia JOSÉ MANUEL ÁLVAREZ accompagnato da 4 ballerine/ bailaoras e musicisti presenta BAILES COLATERALES – un viaggio ad alto voltaggio emotivo in cui, mediante il linguaggio flamenco, si esplora la sua ibridazione con la danza spagnola da una prospettiva contemporanea.
Promo Bailes Colaterales https://youtu.be/R2cIHUv_eqk –
Flamenco, libertà e affermazione: il 30 giugno corpo e sensi sono i protagonisti di INSACIABLE, lo spettacolo di LUCIA ÁLVAREZ LA PIÑONA, accompagnata dal bailaor Jonatan Mirò. Un processo di ricerca sul corpo attraverso i cinque sensi, per esplorare i limiti e le possibilità estreme del baile.
Promo Insaciable https://youtu.be/WeOAeBU32j0
Masterclass, proiezione documentario, incontri con gli artisti, conferenza su pittura e flamenco con video creazioni e realizzazione di un murale in una zona periferica della città, incontri con gli artisti, performance diffuse in luoghi della città completeranno il programma del Festival.
In 15 anni di attività il Festival ha presentato più di 50 compagnie fra icone mondiali del flamenco ed artisti emergenti, innovatori e avanguardisti.
Programma completo: www.puntoflamenco.it
Link promo video festival https://youtu.be/sE-D2hIrXLg
SPETTACOLI PICCOLO TEATRO STREHLER
• 26 GIUGNO – ore 20.30 – 70 minuti
FARRUQUITO / INTIMO – Prima nazionale
Il baile flamenco nella sua accezione più pura porta il nome di José Manuel Montoya, Farruquito l’esempio vivente di come oggi è possibile vivere la storia del flamenco senza sentirlo obsoleto o inerte. INTIMO è una liturgia che svela la parte più personale di Farruquito, in un’atmosfera impregnata di forza e della presenza del maestro, il nonno
Farruco, leggenda del baile che lo iniziò ai segreti della tradizione di famiglia dove la danza era il pane quotidiano. Al fianco del nonno debutta a 5 anni a Broadway e da allora porta l’eredità di famiglia nel mondo per restituirci dal palco la potenza delle sue radici. In ogni passo, in ogni silenzio, in ogni movimento pieno di musica, c’è la saggezza e
la forza della storia. Sul palco con lui il figlioletto Juan el Moreno che a soli 10 anni segue con passione e determinazione la secolare tradizione di famiglia.
Danza: Juan Manuel Fernández Montoya Farruquito y Juan el Moreno – Cante: María Vizárraga, Ezequiel Montoya, Ismael de la Rosa El Bola – Chitarra Manuel Valencia – Percussioni Paco Vega FARRUQUITO – (Siviglia 1982) Juan Manuel Fernández Montoya alias ‘Farruquito’ va oltre i canoni attribuibili a un bailaor, coreografo e produttore dei suoi spettacoli. Erede di una scuola unica fondata da suo nonno, il leggendario ballerino Farruco, ha trascorso tutta la sua vita immerso nella più pura arte del flamenco.
Ha debuttato sulla scena internazionale all’età di 4 anni a Broadway con lo spettacolo “Puro” condividendo il cartellone con le figure più leggendarie del Flamenco, compresa la sua famiglia.
All’età di 8 anni, ha presentato la sua prima stagione alla Sala Zambra di Madrid. A 11 anni partecipa al videoclip Camarón Nuestro e l’anno successivo al film Flamenco di Carlos Saura, a tu per tu con il patriarca della saga, El Farruco.
Come suo nonno, che lo incoronò ‘El Capitán’, riunisce un compendio di doni che lo rendono un artista unico capace di impregnare di magia e qualità tutto ciò che tocca, segnando la storia e stabilendo una forma di danza che conserva la grandezza e la purezza di quest’arte, da cui scaturisce lo stile raffinato e la forza travolgente di un lignaggio. Nel 2003, Farruquito non passa inosservato agli occhi del fotografo Richard Avedon, che lavorava per lo stilista Antonio Miró, e viene scelto dalla rivista americana People come una delle persone più belle del mondo. Nello stesso anno, l’Accademia di Musica gli ha conferito un premio per il suo testo “Dulce canela” dall’album María de Niña Pastori e per il suono dei suoi piedi nell’album tributo a Jeros.
Dopo la morte del nonno Farruco, crea il suo primo spettacolo ‘Raíces flamencas’, riscuotendo grande successo. Nel 2001 ottiene un grande riconoscimento internazionale con ‘Farruquito y familia’, a cui sono seguiti altri con gli spettacoli ‘Improvisao’ (2015) e ‘Íntimo (2019) e Desde mi ventana (2020) presentato con successo di pubblico e critica alla Biennale di Siviglia e nei più importanti teatri del mondo.
• 28 GIUGNO – ore 20.30 – durata 75 minuti
Compagnia JOSÉ MANUEL ÁLVAREZ / BAILES COLATERALES – Prima Nazionale
BAILES COLATERALES propone un universo in cui convergono sensazioni universali, offrendo una lettura aperta di danze che si situano nel presente. Un viaggio emozionale ad alta tensione in cui il movimento entra in conflitto, si alimenta o si intuisce, generando una reazione dal sentire individuale al sentire collettivo. Attraverso il linguaggio del flamenco, si esplora la sua ibridazione con la danza spagnola da una prospettiva contemporanea,
creando uno spazio comune intelligibile in cui danzare è sentirsi danzando. La proposta di José Manuel Álvarez è composta da un gruppo provenienze da diverse discipline artistiche, dal flamenco più tradizionale alla drammaturgia più contemporanea.
Danza José Manuel Álvarez, Miranda Alfonso, Carmen Muñoz, Marina Paje – Cante Pepe Cruz – Chitarra José Almarcha – Piano Max Villavecchia – Percussioni Lucas Balbo
JOSÉ MANUEL ÁLVAREZ – (Barcellona, 1985) Ha lavorato con registi e coreografi come Marco Flores, Olga Pericet, Juan Carlos Lérida, Guillermo Wieckert, Daniel Doña, Rubén Olmo, Javier Latorre e Pepa Gamboa. Sotto la direzione di Craig Rivel, ha realizzato una stagione con il musical “Flamen’ka Nueva” a Parigi e Londra. Ha partecipato a spettacoli della compagnia di Yoko Komatsubara in tournée nei principali teatri del Giappone. Ha inoltre collaborato con la cantante Rosalía, La Fura dels Baus, Antonio Canales, Las Migas, la ballerina di tip tap Roxane Butterfly, la compagnia Increpación Danza e il maestro di catrame Hamid Khabbazi. Fa parte della compagnia di Marco Flores in Laberíntica (2014) e Entrar al Juego (2016), e nella nuova produzione Sin Permiso di Ana Morales, come coreografa e danzatrice, formata alla Biennale di Siviglia 2018.
Dal 2014 esplora la sua sfaccettatura di creatore che lo ha portato a presentare le seguenti proposte di piccolo formato Si esibisce regolarmente al Palau de la Música insieme a Maestros de la Guitarra e Pedro Javier González, e con il gruppo musicale Aurora. Anche in diversi tablao come Villarrosa, Las Carboneras, El Corral de la Morería, El Cordobés, El tablao de Carmen… È stato direttore artistico del tablao Flamenco Ramblas di Barcellona.
• 30 GIUGNO – ore 20.30 – durata 80 minuti
Compagnia LUCÍA ÁLVAREZ LA PIÑONA – INSACIABLE – Prima Nazionale
Premio Lorca 2023 de las Artes Escénicas de Andalucía a Lucía Álvarez La Piñona categoria miglior interprete femminile di danza per INSACIABLE Balla per bagnarti, barcollare, sedurre e crollare.
Insaciable’ (Insaziabile) è una confessione condivisa, un atto di rivelazione emotiva, corporea e artistica in cui Lucía Álvarez ‘La Piñona’ esplora se stessa per esporsi così com’è, rimuovendo il peso dell’abisso e del dubbio. Un cammino di ricerca, riaffermazione e liberazione, in cui la bailaora appare accattivante, pronta a penetrare, soccombere, divorare e consumare se stessa.
Mostrando la sua vulnerabilità, ‘La Piñona’ decide di ascoltare il suo corpo in modo che sia esso a fungere da valvola organica e motore per ciò che accade sul palco, permettendo a ogni emozione di avere il suo correlato somatico. In questo senso, ‘Insaciable’ è anche l’intima scoperta di ciò che agita, commuove e scuote l’artista. Il frutto di una
curiosità inesauribile e di un desiderio vorace. Perdere la vergogna per riconoscersi instancabili, eccessivi, infaticabili, animali, contraddittori ed esplorare tutte le potenzialità del baile flamenco.
Danza Lucía Álvarez La Piñona, Jonatan Miró – Chitarra Ramón Amador – Cante Ezequiel Montoya, Matías López – Percussioni José Delgado LUCÍA ÁLVAREZ – Jimena de la Frontera (Cadice) E’ una delle bailaores più inquiete della sua generazione ed ́considerata una delle nuove figure con maggiore proiezione internazionale. Le sue influenze transitano dalla
periferia del flamenco, interessata al marginale e indipendente, cerca la modernità nell’antico. La sua voce ed estetica si alimentano di diverse referenze, trattando sempre di cercare un discorso proprio. Guarda a figure femminili forti e indipendenti come Manuela Carrasco, Patty Smith, Chavela Vargas, Lola Flores.
Inizia a danzare a da bambina, a si trasferisce a 17 anni a Siviglia dove completa un percorso formativo presso la Fundacion de Arte Flamenco Cristina Heeren. Andrés Peña, Eva Yerbabuena, Rubén Olmo o Andrés Marín sono alcuni fra i nomi che hanno contribuito alla sua formazione.
Nel 2009 e 2011 due importanti riconoscimenti il Primo Premio de la Federación de Entidades Flamencas de Sevilla e il Premio Desplante del 51 Festival Internacional de Cante de Las Minas de La Unión (Murcia) le permettono di consolidare la sua carriera in importanti compagnie internazionali fra cui il Ballet Flamenco de Andalucia, la compagnia Manuel Liñan fra gli altri, con cui calca i più importanti palcoscenici internazionali. Continua in parallelo
la sua ricerca personale che sfocia in produzioni apprezzate da pubblico e critica ricevendo nel 2018 una nomination ai MAX AWARDS come migliore interprete di danza femminile e due nomination per il PREMIO LORCA AWARDS come migliore interprete di danza femminile e miglior spettacolo. Nel 2023, con l’ultimo spettacolo INSACIABLE si aggiudica il Premio Lorca de las Artes Escénicas de Andalucía come miglior interprete femminile di danza ed è
finalista per la stessa categoria al Premio MAX de las Artes Escénicas
ATTIVITA’ PARALLELE dal 17 giugno
Flamenco en Flash: performance di 15 minuti a favore di
• MIX Festival 37° edizione Sagrato Piccolo Teatro Strehler
• RSA Mater Sapientae
• Casa Circondariale San Vittore
• Eataly
Masterclass Sala Punto Flamenco e Sala Fortunato Teatro Strehler
• 25.06 Masterclass Farruquito
• 27.06 Masterclass José Manuel Álvarez
• 30.06 Masterclass La Piñona
• 30.06 Masterclass Jonatan Miró
Incontri con gli artisti dopo gli spettacoli
• 26.06 Farruquito Una missione eterna: los Farrucos ieri e oggi
• 28.06 José Manuel Álvarez Lo stimolo creativo
• 30.06 La Piñona y Jonatan Miró La mujer y el tabù erotico nel flamenco
Proiezione documentario Scatola Magica / Teatro Strehler ore 19.00
• 28.06 Paraíso de Cristal di Susanne Zellinger. Una storia di integrazione culturale attraverso il flamenco.
Presentazione libro e conferenza su flamenco e pittura
• 24.06 “Figuras flamencas” di Patricio Hidalgo, ed. Libros de la Herida
• dal 26 al 30.06 Video creazioni flamenche di Patricio Hidalgo – Foyer Teatro Strehler
• 25.06 Muri Liberi Patricio Hidalgo realizzerà un murale in una zona decentrata di Milano