Ancora una nuova produzione del Teatro Immediato, e ancora una volta un’operazione coraggiosa e impegnativa. La scelta della Compagnia diretta da Edoardo Oliva, che dalla storica sede di Via Gobetti si è trasferita nello spazio di Via Nenni, intitolato all’indimenticabile Enzo Spirito, è caduta su uno degli autori più rivoluzionari della letteratura, Edgar Alla Poe, e sulla sua opera più misteriosa e affascinante: Le avventure di Gordon Pym.
Proprio al capolavoro dell’autore de’ I delitti della Rue Morgue è ispirato il testo di Roberto Melchiorre. «Non sono pochi – afferma lo scrittore e drammaturgo pescarese – i grandi scrittori che tra Otto e Novecento hanno cercato di indagare il fondo dell’animo umano, soprattutto là dove risiede la sua parte più oscura, crudele, dannata. Basti pensare a Dostoevskij, Stevenson, Conrad…Tuttavia, l’autore che sì è spinto con maggiore accanimento alla ricerca di questa regione remota, ma sempre capace di partorire all’improvviso l’orrore, è l’Edgar Allan Poe di Gordon Pym. E in tempi come quelli che stiamo vivendo, con l’uomo che mostra di essere ancora quello della pietra e della fionda, per citare Quasimodo, la ricerca di Poe – scrittore a cui si deve l’invenzione del racconto poliziesco, della letteratura dell’orrore e del giallo psicologico – appare non solo di straordinaria attualità, ma addirittura necessaria. Per questo, volendo intraprendere un cammino verso dove ha inizio la notte dell’umano, ho scelto di ispirarmi proprio a Gordon Pym; raccogliendo però, dal racconto, più che i fatti le suggestioni, le atmosfere, le voci, grazie anche a un testo che abbandona la prosa per seguire le forme, il ritmo e la musicalità della poesia».
Proprio per questo Edoardo Oliva, interprete dello spettacolo insieme a Ezio Budini, ha realizzato un allestimento che, anche grazie alla sorprendente scenografia di Francesco Vitelli, segue, accompagna, guida e dà corpo ai versi del testo. L’orrore ha il movimento del mare: implacabile, calmo, maestoso, tumultuoso, glaciale. Il suo flusso è inarrestabile e ciclico: onde, maree, correnti nel loro inesorabile andare e venire. Un viaggio all’inferno di andata e ritorno.
Gordon Pym oscilla e bascula nella sua doppia anima, cullato e scosso al contempo, si muove sinuoso tra le spire marine, tra gli opposti, tra l’andare e il venire. La costruzione dello spettacolo, utilizza quindi diversi linguaggi espressivi, cercando di restituire l’ipnosi di quel terribile movimento immobile che il testo di Melchiorre, nella sua riduzione e composizione lirica, contiene.
La sintesi tra le diverse grammatiche come strumento per la moltiplicazione di un frammento del dna del delirante romanzo di Poe. Gordon Pym, come nel quadro di Magritte La riproduzione vietata, dove un uomo allo specchio fissa il sé stesso di spalle che fissa il vuoto, è l’abisso che fissa il cielo che fissa l’abisso (nel quadro appare tra l’altro una copia di Gordon Pym). Un viaggio tra gli opposti infiniti. Lo spettacolo, nella sezione video-audio, si avvale anche del contributo di Daniele Campea, Francesco Calandra, Daniele Bucari, Globster e del supporto tecnico di Vincenzo Mambella. L’approdo è l’inferno o la salvezza? Biglietto unico euro 10. Per informazioni e prenotazioni tel. al 3515466681.
IL MIO NOME È GORDON PYM
di Roberto Melchiorre
con
EDOARDO OLIVA ED EZIO BUDINI
Regia di Edoardo Oliva
Spazio Nell’Immediato “Enzo Spirito” – Via Nenni, 5 – Pescara
5, 6 maggio ore 21,00 – 7 maggio ore 19,00
12, 13 maggio ore 21,00 – 14 maggio ore 19,00