PROGRAMMA Anteprima deSidera 2023Sabato 24 giugno, ore 21.30
BERGAMO – Lazzaretto, Piazzale Lodovico Goisis
Il gigante egoista (muri)
Orchestra sinfonica “La nota in più”
Con la partecipazione straordinaria di Giacomo Poretti e Daniela Cristofori
Regia Paolo Bignamini
Dalla collaborazione tra deSidera Bergamo Festival e il Centro Spazio Autismo di Bergamo, nasce un progetto artistico unico, all’insegna dell’inclusione: “Il gigante egoista (muri)”.
Con la musica dell’Orchestra Sinfonica “La nota in più”, composta da ragazzi con autismo, disabilità cognitiva, disagio psichico e mentale, e l’affettuosa ironia di Giacomo Poretti e sua moglie Daniela Cristofori, “Il gigante egoista” di Oscar Wilde diventa la metafora in cui la semplicità è la sola forza capace di aprire varchi in muri apparentemente invalicabili.
In un’epoca in cui si alzano continuamente muri che separano, che segnano confini chiusi all’altro, che vorrebbero impedire inevitabili incontri e difendere presunte proprietà, questa rappresentazione ci dice che l’arte non ha confini, non ha possessori, sta dentro i limiti di ciascuno di noi e li oltrepassa rendendoci tutti più liberi. E forse anche più buoni.
Evento speciale
Giovedì 6 luglio, ore 21.15
CARAVAGGIO
Chiostro di San Bernardino
Viale Papa Giovanni XXIII, 17
In caso di maltempo Chiesa di San Bernardino
Viale Papa Giovanni XXIII, 17
CARAVAGGIO. Di chiaro e di oscuro
Di Francesco Niccolini
Con Luigi D’Elia
Regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Una produzione Mesagne Capitale Cultura di Puglia – Umana Meraviglia, Compagnia INTI di Luigi D’Elia, Le Tre Corde – Compagnia Vetrano/Randisi e Teatri di Bari
Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Michelangelo da Caravaggio?
C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà, il successo, le risse: agguati in strada, denunce e un omicidio. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi.
Poi le tele: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Se stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere spesso rifiutate dai committenti, “spropositate per lascivia e poco decoro”.
I corpi: provocatori e sensuali.
E la sua mano che si muove irrispettosa: penetra nel costato di Cristo per l’incredulità di san Tommaso. Decapita Oloferne senza che l’occhio abbassi lo sguardo. Guida la mano del santo analfabeta per insegnargli a leggere e scrivere. Senza misericordia né resurrezione mostra la Vergine morta. Dipinge calcagni neri, unghie sporche, orrore, notte, pochissima luce e tanta meraviglia selvaggia.
Sabato 8 luglio, ore 21.15
PONTERANICA
Sagrato della chiesa di Rosciano
Via Rosciano, 20
In caso di maltempo Chiesa parrocchiale dei SS. Alessandro e Vincenzo
Via Leone XIII, 13
Martedì 22 agosto, ore 21.00
TREVIGLIO
Chiostro della Biblioteca Civica
Via dei Facchetti, 14
In caso di maltempo TNT – Teatro Nuovo Treviglio
Piazza Garibaldi, 7
La luna e i falò – Time never dies
Liberamente ispirato a “La luna e i falò” di Cesare Pavese
Di e con Luigi D’Elia
Regia Roberto Aldorasi
Una produzione Compagnia INTI di Luigi D’Elia e Archètipo
Un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, torna dopo lungo tempo nella terra dove è cresciuto. Sa che lì non è nato. Dove è nato non lo sa. La ritrova divisa e ferita da una guerra. Ritrova Nuto, il vecchio amico, complice e compagno di avventure e risate. Trova un ragazzo, Cinto, che abita nella sua vecchia casa ed è capace di parlare con l’invisibile.
Tutto è lì, ancora lì, eppure è abitato da Altro, sospeso in una dimensione straniante e sfocata.
Anguilla, Nuto e Cinto, uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace.
Tra ricordi e vita reale, vecchi scherzi e parole sussurrate sotto la luna, lentamente scivoleranno in un sogno feroce e meraviglioso che li porterà così lontano da sfiorare, nelle maglie più luminose della memoria, un luogo sacro che va ben oltre i paesi, le identità, le Patrie.
Martedì 11 luglio, ore 21.15
SELVINO
Piazza del Comune
In caso di maltempo Sala congressi
Piazza del Comune
Se una notte d’inverno un viaggiattore
Testo e regia Matteo Angeletti
Con Matteo Angeletti, Aurora Panzolini, Irene Bonaca o Lucia Dionigi
Supervisione artistica Lorenzo Dionigi e Lucia Dionigi
Responsabile tecnico Diego Falchetti
Tratto da uno dei romanzi più famosi di Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, che per l’occasione diventa Viaggiattore, è la trasposizione teatrale del meta romanzo più famoso in Italia. Un lettore e una lettrice che diventano protagonisti delle storie che stanno leggendo intrecciano le loro vite con quelle dei personaggi dei libri. Una storia sul gusto di raccontare storie, uno spettacolo che coinvolge attivamente il pubblico e lo rende parte del racconto stesso. Uno spettacolo dove la quarta parete è subito abbattuta e si ricostruisce solo per i saluti finali… forse.
Mercoledì 12 luglio, ore 21.00
TREVIGLIO
Chiostro della Biblioteca Civica
Via dei Facchetti, 14
In caso di maltempo TNT – Teatro Nuovo Treviglio
Piazza Garibaldi, 7
Ho sbagliato tutto
Di e con Cristiana Mecozzi e Alessandro Arcodia
Regia Riccardo Marchesini
Assistente alla regia Federico Dolce
Millennial contro boomer, pubblico impiego contro partite IVA, privilegi, disagi e speranze morte sul nascere: “Ho sbagliato tutto” racconta i disequilibri del nostro tempo e la lotta quotidiana per rimanere a galla senza annegare troppo.
Yari, volenteroso trentenne assunto come interinale in un ente inutile, si scontra con Rosalba, una boomer seduta comoda a stampare mail, organizzare rinfreschi e spegnere entusiasmi.
Marika e Mariano, genitori di Giastin e Dominic, abitanti abusivi di un seminterrato nella periferia romana, cercano di barcamenarsi tra sussidi, gratta e vinci e 104.
Ester, una sognatrice vittima del Favoloso Mondo di Amélie, prova il servizio Life Navigator e incontra Renato, ma si ritrova in un vortice di scelte sbagliate, aspettative deluse e crisi economiche, fagocitata nel loop del “se vuoi, puoi”.
“Se non per un anno, per un giorno almeno spegnere il televisore e con lui le luci e i rumori della città e tornare, così, a riaccendere le luci del cielo. Alzare gli occhi lassù e tornare a incantarsi per lo stupore di fronte alla volta celeste e rendersi conto di quello che abbiamo perduto in poesia e fantasia e, forse, in libertà.” Mario Rigoni Stern
Pino Petruzzelli racconta il suo rapporto più profondo con i pensieri dello scrittore di Asiago con un alternarsi di recitazione e racconto per rendere omaggio al grande Mario Rigoni Stern che considera il suo Maestro di Natura, Memoria e Radici.
“Il mio Rigoni Stern” racconta il grande scrittore visto con gli occhi, il cuore e la sensibilità dell’attore e regista che tanto lo ha amato e lo ama ancora. Alzeremo gli occhi al cielo e torneremo, con i suoi pensieri, a incantarci per lo stupore di fronte alla volta celeste. Spettatori e attore insieme per ritrovarci meditando sulla storia, sulla vita e sui doni che la natura ci elargisce.
Progetto speciale
Sabato 15 luglio, ore 18.30
BERGAMO città alta
e
Domenica 16 luglio, ore 18.30
BERGAMO città alta
WALK IN SHAKESPEARE Passeggiata shakespeariana in Bergamo Alta
Da un’idea di Maurizio Donadoni
La passeggiata sarà condotta da attori professionisti e da giovani attori, musicisti ed acrobati formatisi in un laboratorio di specializzazione guidato da
Maurizio Donadoni (recitazione e drammaturgia)
Francesca Della Monica (voce e canto)
Andrea Battistini (regia e drammaturgia)
Renzo Musumeci Greco (arti del duello)
David Haughton (la lingua shakespeariana)
Bergamo tutta è una straordinaria quinta scenografica. E sembra fatta apposta per far risaltare le opere di Shakespeare. Sarebbe troppo lungo elencare qui tutti gli scorci, soprattutto di Bergamo Alta ideali per ambientarvi tragedie, drammi e commedie shakespeariane.
Ma chi vorrà, ne potrà scoprire alcuni sabato 15 e domenica 16 luglio (con anteprima venerdì 14) dalle 18.30 alle 20.30 partecipando al cammino teatrale ” Walk in Shakespeare” passeggiata shakespeariana in cui gli spettatori accompagnati da alcuni attori “letteralmente” attraverseranno un passo dopo l’ altro, i luoghi più belli di Città Alta, sentendovi risuonare, oltre musiche e canti dal vivo, alcune tra le più belle invenzioni senza tempo da “Amleto”, “Otello”, “Riccardo terzo”, “Come vi piace” “Le allegre comari di Windsor” ” la Tempesta” compresa l’ immortale scena del balcone e i due gran duelli da “Romeo e Giulietta”. Che prenderanno vita negli angoli più incantati della città: dalla scalinata prospiciente la chiesa di Santa Grata alla Cittadella, da Piazza Vecchia al vecchio Ateneo, dal sottoportico del palazzo della ragione all’ antico lavatoio, dai giardini della Rocca al vecchio conservatorio, con l’annesso ex magazzino del sale.
Infine, dopo una sosta, allo scoccare delle 22 (e dei cento rintocchi della torre civica), saremo di nuovo tutti insieme, nell’ intimità di un chiostro, illuminato di candele, per il gran finale – recitato, musicato, cantato – da “il sogno d’una notte d’estate”, sotto il gran cielo di Bergamo, città, se mai altra, shakespeariana.
Biglietti in prevendita su Vivaticket e alla partenza dello spettacolo
Camminata+spettacolo finale 15 €
Maggiori informazioni su www.wishakespeare.it
Inaugurazione “Le vie della commedia”
Martedì 18 luglio, ore 21.00
BERGAMO
Palazzo della Provincia di Bergamo
In caso di maltempo evento annullato
Alichin di Malebolge
Debutto nazionale
Sabato 15 luglio, ore 21.15
GANDINO
Piazza Santa Croce
In caso di maltempo Chiesa di Santa Croce
Piazza Santa Croce, 1
Martedì 5 settembre, ore 21.00
SANT’OMOBONO TERME
Santuario della Cornabusa (fraz. Cepino)
Viale Papa Giovanni XXIII, 6
Traditori
Di Giampiero Pizzol
Con Andrea Carabelli e Claudio Lobbia
Musiche di Ivano Conti
Una prigione opprimente che rinchiude, una prigione delimitata che separa ma che non impedisce di comunicare. Di fronte al fatto compiuto della Morte e della Resurrezione di Colui che ha sconvolto l’umanità, due uomini a confronto: Giuda dentro, Pietro fuori. Entrambi sono morti a causa di quella Morte, entrambi hanno tradito quell’Uomo, ma una sola decisiva decisione separa i due destini: Pietro ha chiesto perdono: per questo ha meritato Misericordia. Giuda ha provato solo dolore: per questo ciò che gli rimane è il buio e una prigione dentro cui condannarsi.
Sabato 15 luglio, ore 21.15
ALMÈ
Villa Carnazzi
Piazza S. Fermo, 29 e Via S. Michele
In caso di maltempo Chiesa Vecchia
Piazza S. Giovanni Battista
Il mio Rigoni Stern
Di Mario Rigoni Stern e Pino Petruzzelli
Con Pino Petruzzelli
Produzione Teatro Ipotesi
Di e con Enrico Bonavera
Regia Christian Zecca
Chi parla ed agisce è Alichino, un diavolo dei Malebranche che, inseguendo Dante e Virgilio, a suo dire colpevoli di aver fatto cadere lui e il suo compagno Calcabrina nella pece bollente, finisce fuori dall’Inferno e si perde nel mondo dei vivi.
Racconta così le sue peripezie, che l’hanno visto per secoli accompagnarsi a compagnie di teatranti e reincarnarsi di volta in volta negli interpreti della maschera di Arlecchino.
Ora è finalmente tornato a Malebolge, ma ai reduci il ritorno a casa riserva sempre molte sorprese. Molte cose sono cambiate, anche l’Inferno non è più quello di una volta.
Bonavera indossa le vesti di questo povero diavolo, furioso, ingenuo e pasticcione, divertendosi a giocare nel mondo della Commedia dantesca, in un viaggio esistenziale pieno di avventure paradossali, comicità e tanta poesia.
Martedì 18 luglio, ore 21.15
BONATE SOTTO
Basilica Santa Giulia
Via San Pietro
In caso di maltempo Centro sportivo comunale
Via G. Garibaldi, 15
Mercoledì 19 luglio, ore 21.15
BRIGNANO GERA D’ADDA
Palazzo Visconti
Via Vittorio Emanuele II, 36/A
In caso di maltempo sotto i portici del palazzo
Fontamara
Dal romanzo di Ignazio Silone
Adattamento e drammaturgia Francesco Niccolini
Con Stefania Evandro, Matteo Di Genova, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Giacomo Vallozza
Regia Antonio Silvagn
Una produzione Teatro Stabile d’Abruzzo – Teatro Lanciavicchio
Cinque attori danno voce a un mondo, a un paese, ai suoi abitanti e ai loro carnefici. Raccontano – in una riscrittura asciutta del romanzo siloniano – la storia di Fontamara, dei Fontamaresi, di Berardo Viola e di Elvira: una sorta di opera sinfonica a più voci.
E le voci potenti dei protagonisti si accavallano con quelle dei personaggi minori: ogni attore passa acrobaticamente da un’identità all’altra e, attraverso una partitura ferrea, sul palcoscenico si affolla un mondo.
Dalla narrazione è sradicata ogni forma di pietà: una cronaca spietata di fatti duri, cruenti, immorali che accompagnano lo spettatore all’ineluttabile destino.
Lo spettacolo ripercorre l’assenza di partecipazione e commozione attuata da Silone nel romanzo, e quindi desidera essere uno spettacolo asciutto, rigido, duro.
Venerdì 21 luglio, ore 21.15
COLOGNO AL SERIO
Comunità di recupero femminile Casa Aurora
Via Circonvallazione 22/23
In caso di maltempo Auditorium scuole medie
Chiaroscuro
Di Gaetano Colella
Con Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera, Swewa Schneider
Produzione Compagnia Piccolo Canto
Regia Andrea Chiodi
Con il contributo di Life is Live un progetto di Smart con Fondazione Cariplo
Con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
Compagnia Piccolo Canto affronta un nuovo progetto che vede in questa serata il suo debutto bergamasco. Le attrici-cantanti in scena danno corpo e voce ad Artemisia Gentileschi, ai suoi dipinti e alle persone che l’hanno ammirata, amata ma anche umiliata. Il suo mondo sonoro è affidato a voci polifoniche perfettamente fuse con la drammaturgia che integra testi autografi di Artemisia e atti processuali riguardanti la sua vicenda. Al centro della narrazione il doloroso processo per stupro, uno dei primi processi ad essere documentati nella storia, che vede la giovane Artemisia, non ancora la grande pittrice che oggi conosciamo, protagonista e giovane vittima.
L’esito in scena è un affresco composto di luci ed ombre, come in ogni dipinto di Artemisia, dove è condensata in una manciata di centimetri tutta la complessità della natura umana. Perché “nulla esiste nella vita che l’arte non abbia già segnato”.
Inserito nella rassegna Cologno a Teatro
Debutto nazionale
Sabato 22 luglio, ore 21.15
COVO
Giardini BCC Oglio e Serio di Covo
Via Trento, 17/21
In caso di maltempo Portici della sede BCC Oglio e Serio di Covo
Tartari
Liberamente ispirato a Dino Buzzati
Di e con Tiziano Ferrari
Suoni live grijselle
Tartari non è uno spettacolo tradizionale con un palco a dividere scena e pubblico, è un’esperienza da vivere comodi e stesi a scrutare il cielo. L’invito è quello di abbandonarsi ed ascoltare ad occhi chiusi.
«… dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi. Molto spesso avevo l’idea che quel tran tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita. È un sentimento comune, io penso, alla maggioranza degli uomini, soprattutto se incasellati nell’esistenza ad orario delle città. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva» – Dino Buzzati
L’opera di Dino Buzzati si traduce in un monologo in cui il tenente Drogo si confronta con i suoi pensieri e le sue paure esistenziali. L’atmosfera del romanzo è trasposta sulla scena dal percorso sonoro di grijselle e da silenzi e parole di Tiziano Ferrari. Un viaggio intimo di parole ed incursioni sonore per immergersi nelle atmosfere surreali che vive Drogo.
Si consiglia di portare con sé una coperta per assistere allo spettacolo
Mercoledì 26 luglio, ore 21.00
TREVIGLIO
Piazzale del Santuario della Madonna delle Lacrime
Via Fratelli Galliari
In caso di maltempo TNT – Teatro Nuovo Treviglio – Piazza Garibaldi, 7
Giovedì 3 agosto, ore 21.15
UBIALE CLANEZZO
Piazza Bortolo Belotti (borgo di Ubiale)
In caso di maltempo Teatro Parrocchiale
Via San Bartolomeo, 9
Venerdì 22 settembre, ore 21.00
PONTIROLO NUOVO
Piazza Marconi
In caso di maltempo Chiesa Parrocchiale
Piazza Marconi
I promessi sposi
Scritto da Matteo Riva, Carlo Decio e Giulia Storchi
Con Carlo Decio
Regia Matteo Riva
Un’avventurosa storia d’amore tormentata da loschi individui e giochi di potere.
La mano della provvidenza, omicidi, pestilenze e segreti inconfessabili accompagnano le tumultuose vicende dei due innamorati.
Il magnifico romanzo di Alessandro Manzoni raccontato a puntate tra colpi di scena e suspence come fosse una serie Netflix.
Un monologo avvincente della durata di un’ora circa.
Giovedì 27 luglio, ore 21.15
ALBINO
Piazza Don Berto Nicoli (fraz. Vall’Alta di Albino)
In caso di maltempo nella Chiesa Parrocchiale di Vall’Alta di Albino
Pinocchio confidential
Di Lella Costa e Gabriele Vacis
Con Lella Costa
Pinocchio è un’icona universale fra le più celebri e riconoscibili, e alcuni concetti originali del libro sono diventati parte della cultura popolare mondiale, in particolare la metafora visiva del naso lungo per rappresentare le bugie.
Il piccolo burattino, ci insegna la più grande delle lezioni, che per la salvezza occorre la verità, la conoscenza e il rispetto, e che è necessario attraversare e coltivare la disobbedienza poiché essa ci aiuta a diventare esseri umani, autentici.
Lella Costa e Gabriele Vacis tornano ad affrontare un grande classico con il loro consueto stile, analizzando, scomponendo e ricomponendo la storia per cercarne i temi profondi che la rendono universale e paradigmatica, offrendoci così numerose chiavi di lettura del nostro quotidiano. A partire da quelle bugie che oggi si chiamano fake news fino a tutte le sfumature della menzogna.
Venerdì 28 luglio, ore 21.15
LEVATE
Santuario della Madonna del Bailino
Via Bailino, 8
In caso di maltempo Sala della comunità
Piazza Amedeo Duca D’Aosta
Sabato 9 settembre, ore 21.00
ALMENNO SAN BARTOLOMEO
Corte di San Tomè
Via San Tomè, 2
In caso di maltempo rinviato a domenica 10 settembre
Cucinar ramingo
Di Giancarlo Bloise, Giuliano Scabia, Maurizio Meschia
Con Giancarlo Bloise
Produzione Cucinar Ramingo
Il Cucinar Ramingo è una composizione che sceglie come proprio campo d’indagine il mestiere d’arte culinaria, sovrapposto all’azione teatrale, al fare con le mani. Viaggio, racconto, ricetta, progetto, gesto, artigianato: una linea che tende al cerchio. Il teatro cucina vagante sorge a poco a poco dal seme della fantasticheria, attraversa spazio e tempo, portando con sé i segni della civiltà a cui appartiene.
Strumenti per giocare divengono la musicalità della trasformazione gastronomica e del linguaggio, eseguita in tono Ramingo. La figura in scena sarà lieta di condividere il cucinato con una piccola parte di curiosi che vorrà assaggiare.
Lo spettacolo Cucinar Ramingo è composto da racconti brevi che narrano le storie e leggende dei gruppi che popolano il mondo. Il cibo come musica condivisa del cammino: – con la parola ramingo, anticamente, si indicava un uccello, uscito dal nido, che saltella di ramo in ramo, non essendo ancora capace di volare. Per estensione: che vaga, senza una meta precisa e senza fermarsi a lungo in nessun luogo. Andar ramingo in terra straniera, fino in capo al mondo, proprio come quando Odisseo…
Al termine sarà possibile l’assaggio delle pietanze cucinate durante lo spettacolo
Domenica 30 luglio, ore 21.15
NEMBRO
Piazza della Libertà
In caso di maltempo Auditorium “Modernissimo”
Piazza della Libertà
Il vino e suo figlio
Di e con Enrico Bonavera
Enrico Bonavera è oggi l’Arlecchino ufficiale del Piccolo Teatro di Milano. Allievo “di bottega” di Ferruccio Soleri, con alle spalle una formazione nell’ambito del teatro di ricerca – ha collaborato con l’Odin Teatret di Eugenio Barba. Nei panni di Arlecchino nel “mitico” Arlecchino servitore di due padroni ha praticamente girato tutto il mondo.
Ne “Il vino e suo figlio” racconta dell’epoca lontana in cui il vino non era ancora in questo mondo, prendendo spunto dalle Sacre Scritture e in particolare dalla Genesi, nonché dalla sua personale biografia. Sem, figlio di Noè rievoca davanti ai suoi numerosi nipoti, in occasione del suo quattrocentesimo anniversario, rievoca l’amicizia tra suo padre e il Creatore, suggellata da grandi bevute che furono causa di irrimediabile catastrofe. Della conversione dell’autore da lunga astemia si scoprirà…cammin facendo. Vino e ridere fan buon sangue!
Possibilità di apericena a base di prodotti bio, kM0 e del Commercio equo e solidale a cura della Cooperativa sociale Gherim (9 €, gradita la prenotazione a info@gherim.it)
Giovedì 3 agosto, ore 21.15
OSIO SOTTO
Santuario di S. Donato
Via S. Donato
Venerdì 25 agosto, ore 21.15
PEDRENGO
Villa Conti Sottocasa
Piazza Conti Sottocasa
In caso di maltempo Sala Polivalente Vincenzo Signori
Via Giardini, 6
V’Angelo, studio su due donne che hanno cambiato la storia
Di Ippolita Baldini, Francesca Porrini e Simone Toni
Con Ippolita Baldini e Francesca Porrini
Regia Simone Toni
Assistente alla regia Federica Dominoni
Costumi e scenografia Melania Boccoli
Ippolita Baldini e Francesca Porrini, due donne incasinate, al ritmo di una risata sono pronte a farci entrare in un viaggio alla scoperta di due donne che hanno stravolto la storia. Si può ridere con Maria, la madre di Gesù, e Maria Maddalena? Ma certo! Perché il ruolo delle donne nella Bibbia è da sempre determinante, perché è la donna che fa avanzare la storia.
La sfida dello spettacolo è raccontare che le donne della Bibbia sono lontane nel tempo ma vicine a noi nei problemi che affrontano e soprattutto raccontarlo usando la chiave della comicità. Ippolita e Francesca, insieme al regista Simone Toni, si sono divertite a immaginare chi potrebbero essere queste due figure femminili nel mondo contemporaneo.
Ridere per generare la vita, ridere per osare ancora, ridere per ritrovare il coraggio dopo la paura, imparare a ridere, ricominciare a giocare con la vita.
Anteprima nazionale
Sabato 5 agosto, ore 20.00
TREVIGLIO
La dimora del sapore – Piazzale del Santuario della Madonna delle Lacrime
Via Fratelli Galliari
La cena dei buffoni
Autore e regista Marco Zoppello
Con Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota, Pierdomenico Simone, Marco Zoppello
Costumi Lauretta Salvagnin
Compagnia Stivalaccio Teatro
Si mangia con gli occhi, si ride di gusto, ci si sbellica dalle risate. Da sempre cibo e teatro sono legati in maniera indissolubile. Faremo un salto indietro, fino all’inferno Medioevale dei buffoni, ma anche al medioevo di pane e cipolla. Una cena animata o meglio, disturbata, da alcuni buffoni provenienti direttamente dal XV° secolo.
I nostri guitti si esibiranno in monologhi, stornelli, travestimenti e chi più ne ha più ne metta! I condimenti delle pietanze, oltre ai sughi prelibati delle cucine, saranno la follia, l’iperbole, il grottesco, il basso corporeo mescolato con l’improvvisazione. I grandi poeti hanno scritto pagine indimenticabili dedicate al mondo del gusto e della buona cucina. Beh, scordateveli! I buffoni vi serviranno antipasti profumati come Il peto del Villano, piccanti leccornie servite dalle Carampane, lauti secondi a base di porcello e ciuchino.
Tintinnar di fiaschi, acciottolar di piatti, girar di spiedi e ribollir dei tini… tutti a tavola, arrivano i Buffoni!
Evento su prenotazione per massimo 100 persone acquistando il biglietto in prevendita su Vivaticket Spettacolo+cena 50 €
(La cena comprende: antipasto, primo, secondo, dolce e caffè)
Prima nazionale
Sabato 12 agosto, ore 20.00
COLZATE
Antica via di Honio (località Barbata)
In caso di maltempo nella Chiesa della Madonna della Mercede
Spettacolo itinerante Si consiglia abbigliamento comodo per un percorso su sentiero sterrato pianeggiante – All’arrivo sarà aperto il bar del pellegrino
Sabato 16 settembre, ore 20.00
OSIO SOPRA
Viale degli Angeli, Santuario della Madonna della Scopa
In caso di maltempo all’interno del Santuario
Spettacolo itinerante
Si consiglia abbigliamento comodo
Cuntempla: avevo soltanto sete d’amore
Testi tratti da “Poema della Croce” e “Terra Santa” di Alda Merini
Con Rachele Bonini, Maddalena Borghesi, Cecilia Braga, Pietro Cavaglieri, Margherita Caviezel, Nicola Fadda, Matilda Morosini, Giorgia Paolillo, Cecilia Uberti Foppa, Giulia Villa
Adattamento drammaturgico e regia Cecilia Uberti Foppa, Giulia Villa
Drammaturgia musicale e cori Nicola Fadda
Costumi Rachele Bonini, Cecilia Braga
In collaborazione con deSidera Teatro
Avevo soltanto sete d’amore: è così che Alda Merini dà fine al lungo monologo di Gesù nel Poema della Croce dopo aver riavvolto i momenti della sua intera vita. Anche nelle poesie della Terra Santa si ripete il bisogno di amore per il quale lottano tutti i malati ogni giorno, ribellandosi alla tacita legge per cui un pazzo non può amare nessuno.
Cuntempla: cocci di manicomio da un lato e dall’altro due pazzi che bruciano d’amore, Maria e Gesù. Ma cosa vuol dire contemplare? Siamo disposti ad un incontro totale e violento con l’altro o ci è data solo la capacità di guardare da lontano?
I 10 attori della compagnia Alot teatro si fanno compagni per il pubblico, in un’esperienza itinerante tra parole poetiche e canti della tradizione polivocale sarda del coro Cuncordu de Orosei. Sono canti che, intrecciando religiosità e tradizione, accompagnano le lunghe processioni pasquali, dando voce al dolore di Maria e di Gesù, canti che si fanno richiesta di senso e di amore tra le pieghe del dolore umano.
Giovedì 24 agosto, ore 21.15
BONATE SOTTO
Viale delle Rimembranze
In caso di maltempo Palazzetto dello Sport, via Garibaldi
Dalla. Com’è profondo Lucio Concerto di canzoni e ricordi di Lucio Dalla
Con Carlo Pastori (fisarmonica piano e voce)
Walter Muto (chitarra e voce)
Carlo Lazzaroni (violino)
Arrangiamenti e direzione musicale Walter Muto Ideazione e mise en scène Carlo Pastori
Un omaggio alla memoria ed alla poetica sempre attualissima di uno dei più grandi autori ed artisti del ‘900. Uno che “parlava un’altra lingua, però sapeva amare”.
Una ventina di canzoni che si alternano tra i grandi successi e le meno note, ma non per questo meno ricche di significato e poesia.
Gli arrangiamenti di Walter Muto sono scritti in chiave quasi “cameristica”, per la sua chitarra, la sua voce, per la voce e la fisarmonica di Carlo Pastori, qui anche al pianoforte, e per il violino di Carlo Lazzaroni, eclettico concertista di fama internazionale.
Un “concerto da osteria”, uno dei luoghi più amati e frequentati da Lucio. Un tavolo da osteria, infatti, è l’unico elemento scenografico. Tutto il resto è musica e poesia. E stelle, naturalmente. Perché le stelle lui ce le metteva in ogni sua canzone.
Mercoledì 30 agosto, ore 21.15
GORLE
Santuario della Madonna Nera di Czestochowa
Parco del Quartiere Baio, Viale G. Zavaritt, 163
In caso di maltempo Auditorium del centro culturale
Via Marconi, 5
All’inizio di ogni inizio
Azione corale per Ferruccio Filipazzi
Da uno spettacolo di Ferruccio Filipazzi
Con la partecipazione straordinaria di Compagnia Piccolo Canto e Pietro Bailo
Musica dal vivo Claudio Fabbrini, chitarra
Proiezione d’arte a cura di SB2
Per quanto ne sappiamo, noi umani siamo gli unici esseri sulla Terra a interrogarci sul come e il perché della vita e, fin dalla notte dei tempi, l’abbiamo fatto grazie alle storie. Molte sono ancora in cammino e continuano a raccontare il mondo in tutta la sua fragilità, tenerezza e meraviglia.
Un viaggio che passa dalle origini del mondo all’emozione del primo uomo che contempla la Terra dallo spazio, dalle parole di Bartolomeo I che hanno ispirato il “Laudato sì” di Papa Francesco, alle storie delle piante che hanno soccorso gli uomini dopo le tragedie di Hiroshima e Chernobyl. Fino alla notte di Natale di oltre duemila anni fa, quando Maria e Giuseppe pensano che l’atto creativo di Dio sia simile al fare di un bambino, in cui “dire, fare ed essere coincidono”.
Insomma, l’infanzia, quando continua anche nell’età adulta, è una forza generatrice, è battito vivo, e fa sorridere mentre si disfa la vita.
E il vento che avvertiamo quel giorno, viene da boschi lontani… ed è pieno di canto.
Giovedì 14 settembre, ore 21.00
PALADINA – Santuario Madonna di Sombreno Via Breno
Getsemani
Tratto da “Getsemani” di Charles Péguy nel 150° anniversario della sua nascita
Con Luciano Bertoli
Con i “Solisti della Cattedrale”
Chiharu Kubo, soprano
Francesca Longa, soprano
Piermarco Viñas Mazzoleni, baritono
Marco Cortinovis, organo
«Tutto attendeva… Fu il tempo che egli si prese, e nella sua obbedienza stessa per un istante vacillò» Péguy
«Anche Dio ha temuto la morte». Così scrive Charles Péguy raccontando la veglia sul Monte degli Ulivi, quando Gesù affronta la consapevolezza della sofferenza che lo aspetta per portare a termine la sua missione. Questo vacillare, che si tramuta poi in perfetta accettazione del proprio destino, è l’attimo in cui Dio si fa carico del male del mondo.
Con una prosa di fiammeggiante violenza poetica, Péguy ci consegna uno dei suoi testi più affascinanti e, come scrive Jean Bastaire nella presentazione, «uno dei capolavori della letteratura cristiana».
“Getsemani” è uno dei testi più belli di Péguy (1873-1914), eppure è uno dei più sconosciuti. Infatti, appartiene ad un’opera che rimase inedita alla morte dell’autore, “Dialogo della storia e dell’anima carnale”, e pubblicata solo nel 1955.
In scena un attore in dialogo con i “Responsori della Settimana Santa” di Francesco Durante (1684-1755) a cadenzare gli ultimi momenti vissuti nell’angoscia da Gesù.
Ore 20.15 – Possibilità di visita guidata al Santuario su prenotazione da venerdì 8 settembre (su Eventbrite). Partecipazione gratuita
Giovedì 21 settembre, ore 21.00
BERGAMO Basilica di S. Alessandro in Colonna
Passione. La Bibbia che non ti aspetti
Da un’idea di Luca Doninelli
Con Luca Doninelli e la partecipazione straordinaria di Sandro Veronesi e Andrea Tarabbia
Lettura dei testi biblici a cura di Leda Kreider
Regia di Paolo Bignamini
Produzione deSidera Teatro Oscar – Milano
La Bibbia è diventata a poco a poco materia per soli specialisti. Racconti meravigliosi, che hanno popolato per secoli gli affreschi più belli delle nostre chiese, sono diventati ormai illeggibili. Come se le Scritture, con il loro enorme patrimonio di storie e di personaggi, fossero state cancellate dalla nostra memoria.
Le radici della cultura europea sono due: la civiltà greca e latina e quella giudeocristiana. Senza una delle due, la nostra civiltà è condannata a camminare con una gamba sola.
Cosa resta dunque, nella cultura e nel pensiero attuale, della Bibbia?
Nessun testo ha determinato di più il corso della civiltà in cui viviamo. Poi qualcosa di strano è accaduto, qualcosa di banale e terribile insieme, e la distrazione e il pregiudizio hanno cominciato ad avere la meglio.
Abbiamo invitato due grandi scrittori e intellettuali a misurarsi con alcune sue pagine, scelte da loro, e a raccontarle di nuovo davanti al nostro pubblico. Hanno scelto i testi evangelici della passione.
Sabato 23 settembre, ore 21.00
BOTTANUCO
Sala della Comunità
Via Roma, 1
Happy Mary
Di Lorenza Pieri
Drammaturgia di Roberta Lena, Laura Magni e Lorenza Pieri
Con Laura Magni
Regia Roberta Lena
Perché di Maria si racconta solo il dolore? Perché il suo corpo è così diverso da quello di una donna normale? Invece di rappresentarne il pianto è possibile immaginarne la risata? In Happy Mary, un “monologo polifonico” comico e profondo, un’attrice sola sul palco interpreta otto diversi personaggi mettendo in scena una narrazione alternativa della Madonna che ci porta a ripensarne la figura, con tutto il portato simbolico che si porta dietro.
È la tragicomica vicenda di un’attrice che durante le vacanze di Pasqua torna al suo paese e si trova suo malgrado a interpretare il ruolo della Madonna nella processione pasquale. Così inizia un suo percorso personale che la porterà a confrontarsi con l’urgenza di essere lei in prima persona a raccontare un’altra versione di Maria, in un crescendo drammatico ed esilarante insieme. Un racconto nuovo che invita a riflettere sulle grandi narrazioni delle icone femminili della nostra cultura e al tempo stesso a gioire della felicità terrena.