Compagnia Carlo Colla e Figli
dal 27 giugno al 9 luglio
, al Teatro Grassi, va in scena Il Mostro Turchino, nuova produzione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, una riduzione per marionette su appunti di Eugenio Monti Colla tratta dalla fiaba tragicomica di Carlo Gozzi.
IL MOSTRO TURCHINO
tratto dalla fiaba tragicomica di Carlo Gozzi
riduzione per marionette su appunti di Eugenio Monti Colla
musiche di Danilo Lorenzini
nuove sculture, scene e luci di Franco Citterio
costumi di Maria Grazia Citterio e Cecilia Di Marco
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
regia di Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
i marionettisti
Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella,
Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco,
Michela Mantegazza, Tiziano Marcolegio, Pietro Monti,
Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
voci recitanti (edizione registrata nel 2023)
Loredana Alfieri, Marco Balbi, Lorella De Luca,
Carlo Decio, Lisa Mazzotti, Gianni Quillico,
Riccardo Peroni, Franco Sangermano
musicisti (edizione registrata nel 2023)
Danilo Lorenzini, pianoforte
Antonio Papetti, violoncello
Luca Volontè, sax soprano e contralto
Daniele Sozzani Desperati, coordinamento
Paolo Sportelli: tecnico di registrazione presso Il borgo della Musica
Nuova produzione 2023
ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI
Comune di Milano – Teatro convenzionato
NEXT Laboratorio delle idee
per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo
Via Neera 24, 20141 MILANO (Italy)
tel. +39.0289531301 – +39.335.275688
Fax +39.02846131
www.marionettecolla.org
info@marionettecolla.org
dal 27 giugno al 9 luglio 2023
martedì 27 giugno, ore 19:30
mercoledì 28 giugno, ore 20:30
giovedì 29 giugno, ore 19:30
venerdì 30 giugno, ore 20:30
sabato 1 luglio, ore 19:30
domenica 2 luglio, ore 16:00
martedì 4 luglio, ore 19:30
mercoledì 5 luglio, ore 20:30
giovedì 6 luglio, ore 19:30
venerdì 7 luglio, ore 20:30
sabato 8 luglio, ore 19:30
domenica 9 luglio, ore 16:00
Piccolo Teatro Grassi
via Rovello, 2 – Milano
M1 Cordusio
prenotazioni
tel. 0221126116
www.piccoloteatro.org
Il Mostro Turchino è ispirato all’omonima “fiaba tragicomica” scritta da Carlo
Gozzi nel 1764 e al copione manoscritto più antico presente negli archivi storici
della Compagnia Carlo Colla & Figli, pensato dal marionettista Giuseppe Fiando
nel 1815 e mai rappresentato dalle marionette Colla.
Il manoscritto storico oltre a riportare una serie di note dell’epoca imposte
dalla censura austriaca, reca come sottotitolo la dicitura “Un esempio di vera
fedeltà”, sottolineando il tema che fa da sottofondo all’intera narrazione e cioè
l’individuazione di valori e di sentimenti al di là delle forme e delle apparenze.
Lo spettacolo, interamente riscritto in una forma più attuale rispetto alle fonti
originali, mantiene però la struttura tipica di Gozzi, delineando una trama che
dà modo di far coesistere fiaba, satira e denuncia sociale in parallelo all’aspetto
grottesco sottolineato dalla presenza delle maschere della Commedia dell’Arte.
Seguendo la lezione “strehleriana” la figura di Truffaldino è stata sostituita con
la più nota maschera di Arlecchino.
Amori, passioni e fedeltà sono i sentimenti che verranno messi alla prova da
incantesimi e sortilegi che incombono sui protagonisti di una società afflitta e
intimorita dalla presenza di maghi, mostri e cavalieri fatati.
La forza d’animo e la purezza dei sentimenti porteranno al lieto fine in un
ritorno alla realtà liberata dalle tirannie, dagli inganni e dalle oppressioni.
La poetica “gozziana” e il mondo delle marionette appaiono,
inconsapevolmente, affiancati in una ricerca che trasforma tutto ciò che è
naturale in una sorta di sublimazione teatrale che mantiene costantemente i
personaggi immersi in un clima di verosimiglianza.
L’allestimento prevede oltre alla nuova scrittura drammaturgica del testo, la
composizione delle musiche di scena che si orientano verso un post-
modernismo neoclassico, la creazione di nuovi personaggi, sculture, costumi e
nuove scenografie, oltre all’invenzione di trucchi scenotecnici che andranno ad
arricchire ulteriormente il piccolo universo marionettistico della Compagnia
Carlo Colla & Figli, il cui repertorio, come da tradizione, si rivolge sia a un
pubblico di adulti che di giovani.
LA TRAMA
In un tempo lontano, tre castighi affliggevano l’antica città di Nanquino: un mostro turchino
che devastava i campi e divorava gli armenti, un’idra dalle molte teste che minacciava di
distruggere l’intera città se non avesse avuto per pasto una giovane fanciulla e un
cavaliere fatato a guardia di un ponte, che con ferocia, uccideva tutti coloro che cercavano
di varcarlo per fuggire dalle mura cittadine. Un incantesimo del Mago Zeloù, artefice del
castigo divino, trasfigura il giovane Principe Tear nelle spoglie del mostro, mentre la bella
Dardané, Principessa della Georgia e amata da Tear, viene mutata in un giovane
straniero, Acmet, che sarà chiamato ad affrontare e sconfiggere i tre castighi. Il sortilegio
del Mago Zeloù si scioglierà soltanto quando il Principe, con le fattezze del mostro, riuscirà
comunque a farsi amare dalla bella Principessa Dardané. Le Maschere di Arlecchino,
Colombina, Tartaglia, il Dottore e Brighella, vivranno in parallelo ai loro signori, amori,
paure, intrighi e dinamiche socio-politiche con la schiettezza d’animo che storicamente le
contraddistinguono.