Nasce Sciroppo di Teatro per i più piccoli nel Comune di Roma. Bambini e famiglie a teatro con la “ricetta illustrata” dei pediatri, per una medicina di emozioni somministrata attraverso un programma di spettacoli in grado di stimolare creatività, immaginazione e sogni. Benefici determinanti sul piano della salute e del benessere che derivano dal coinvolgimento dei ragazzi e dei loro genitori nella vita artistica e culturale, incoraggiando in particolare la partecipazione e l’accessibilità di un pubblico svantaggiato all’offerta teatrale.
Il progetto Sciroppo di Teatro di Ater Fondazione, in convenzione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, è promosso da Roma Capitale – in particolare l’Assessorato al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti, in collaborazione con gli Assessorati alle Politiche Culturali e alla Scuola, Formazione e Lavoro – e con il sostegno delle principali associazioni scientifiche e professionali pediatriche, oltre che dell’Ordine dei Medici di Roma. Un’intesa tra politiche culturali, sanitarie, sociali ed educative, che coinvolge pediatri e farmacie comunali.
L’iniziativa di welfare culturale nasce dall’idea di promuovere l’arte teatrale tra i giovanissimi attraverso una inedita alleanza tra teatro-ragazzi e pediatri, che in maniera complementare pongono al centro la cura e il benessere dei bambini e delle loro famiglie, anche in quanto soggetti colpiti dalla pandemia, contrastandone gli effetti sul piano emotivo, dell’apprendimento e della socializzazione. L’obiettivo consiste nel mettere in relazione il mondo della cultura con il mondo della salute, per creare un progetto di innovazione sociale basato sull’introduzione della “prescrizione” di spettacoli teatrali a bambini e bambine e sulla distribuzione di voucher che permetteranno l’ingresso agli spettacoli del Teatro di Roma.
«Il progetto prende le mosse dalla profonda convinzione che il teatro non sia solo un momento di svago e socialità per bambine e bambini, ma anche un potente mezzo di cura, un eccezionale farmaco che possa venire addirittura “prescritto”, come una normale medicina, e somministrato a un prezzo simbolico, sotto l’egida di medici pediatri – commenta Giovanna Marinelli, commissario straordinario del Teatro di Roma – Questo rende ancora più incisiva la capacità del teatro di generare cambiamenti significativi sia sul piano della salute che del benessere di intere famiglie, offrendo loro, oltre che uno spazio di cultura, relazione e divertimento, anche un concreto contributo al miglioramento del proprio stato psico-fisico, soprattutto dopo la pandemia. Lo “Sciroppo di Teatro” non ha scadenza: ci auguriamo che per tutte e tutti sarà possibile proseguirne l’uso per l’intero arco della vita».
Lo Sciroppo di teatro verrà prescritto attraverso un libretto, che comprenderà un vero e proprio “bugiardino” (con le illustrazioni dei benefici del teatro sul piano cognitivo e sociale), “3 ricette” valide per due biglietti in forma di voucher (che consentiranno a un bambino e un accompagnatore di assistere a 3 spettacoli al prezzo simbolico di 3 euro) e 3 pagine lasciate bianche per le emozioni, i pensieri, i disegni dei bambini.
A partire dal 24 giugno il pubblico di piccoli spettatori potrà assistere agli spettacoli di circo, giocoleria e clowneria, inseriti nella programmazione estiva dell’inedito Festival di circo contemporaneo, CircoInFest, allestito nello chapiteau degli spazi all’aperto del Teatro India e nel verde di Villa Torlonia. L’iniziativa prosegue in autunno in altri luoghi di socialità diffusi sul territorio, come le Biblioteche di Roma, che accoglieranno nuove rappresentazioni teatrali, tra cui la produzione del Teatro di Roma, Clorofilla dal cielo blu, spettacolo tratto dal testo di Bianca Pitzorno, per la regia di Roberto Gandini.
Secondo l’Assessore capitolino alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi a Territorio per la città dei 15 minuti, Andrea Catarci, si tratta di: “Una iniziativa molto importante che porta nei nostri territori a disposizione dei ragazzi e delle ragazze una medicina speciale: il teatro inteso come fattore di crescita, socialità e dello stare bene. I nostri quartieri, le nostre biblioteche, le nostre scuole possono essere davvero i luoghi dove ci si prende cura dell’anima, rafforzando le sinergie tra le politiche culturali, sanitarie, sociali ed educative in collaborazione tra associazioni ed enti pubblici e privati per offrire l’opportunità di avvicinarsi alla cultura e contrastare la povertà educativa. Un ringraziamento agli assessorati coinvolti nel progetto e alla Fondazione Teatro di Roma per questo progetto così ambizioso che guarda alla cura e al futuro dei giovani, che sono il nostro bene più prezioso».
“Pensare al teatro come cura è il messaggio più attraente e rivoluzionario di questo progetto di welfare culturale che coinvolge i più piccoli e le loro famiglie. L’idea di prendersi cura delle ragazze e dei ragazzi attraverso la cultura vuole promuovere l’idea che questa sia proprio un fattore centrale non solo per il loro sviluppo individuale e sociale ma proprio per il loro benessere generale. Auguro ai giovani che parteciperanno a ‘Sciroppo di Teatro’ di scoprire il lato curioso e divertente della cultura e spero che questo sia un tassello importante di un loro percorso di conoscenza in continuo arricchimento. Le istituzioni culturali di Roma su questo continueranno a fare la loro parte anche grazie a protagonisti sensibili come Ater Fondazione e la Fondazione Teatro di Roma, che ringrazio” ha commentato l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor.
“Il Teatro come medicina è, sia sul piano simbolico che su quello concreto, una idea bellissima, che va esattamente nella direzione che abbiamo intrapreso come amministrazione nelle tante attività che proponiamo ai ragazzi e alle ragazze. Abbiamo in questo anno e mezzo coinvolto le scuole, le istituzioni culturali e le realtà sociali del territorio in una sfida bella e ambiziosa: portare la cultura ovunque e moltiplicare per tutti e tutte opportunità di crescita ed esperienze del bello. Grazie, dunque, a questo progetto, aggiungiamo un pezzo fondamentale, come quello del benessere della persona: si tratta di un passaggio innovativo e prezioso che fa della cultura uno strumento di crescita e cura. È una occasione per la città da sostenere e valorizzare” ha spiegato l’assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli.
Hanno aderito all’iniziativa l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, la Società Italiana di Pediatria – SIP, la Federazione Italiana Medici Pediatri – FIMP, la Società Italiana Medici Pediatri – SIMPe, la Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale – SIPPS, la Federazione sindacale CIPe, SISPe, SINSPe, l’Associazione Culturale Pediatri – ACP e l’Azienda Speciale Farmasociosanitaria Capitolina Farmacap.