LA FORMULA DI GRÜBLER
Drammaturgia e regia di Laura Andreini
con i Detenuti-attori di Rebibbia
Giuditta Cambieri Regista assistente
Francesca Di Giuseppe Collaborazione alla drammaturgia
Paola Pischedda Costumi
Marco Catalucci Disegno luci
Alessandro De Nino Organizzazione
Fabio Cavalli Direzione di progetto
Sarà in scena al Teatro di Rebibbia N.C., il 5 luglio 2023 alle ore 16.00, lo spettacolo LA FORMULA DI GRÜBLER, drammaturgia e regia di Laura Andreini, con i detenuti-attori della compagnia del Teatro Libero di Rebibbia.
La Formula di Grübler, è il primo appuntamento delle manifestazioni che celebrano i Venti Anni della fondazione del Teatro Libero di Rebibbia – 2003/2023 a cura de La Ribalta – Centro Studi “Enrico Maria Salerno”.
Esiste una formula algebrica, piuttosto complicata, che definisce quanti sono i gradi della libertà di movimento di un corpo nello spazio. È chiamata Formula di Grübler, dal nome del matematico che l’ha concepita. È scritta così: ngdl = 3(m – 1) – 2C1 – C2. Per chi non sa nulla di scienza meccanica sembra un geroglifico astruso, eppure i detenuti-attori sul palcoscenico del Carcere di Rebibbia, usano la formula per descrivere la loro condizione di uomini reclusi. La ricerca della libertà è il tema intorno al quale circumnavigano venticinque naufraghi sopravvissuti ad un’apocalisse esistenziale e relegati su un’isola, fra i relitti di mondi idealizzati. Da un primo approccio dialettico, attraverso le biografie dei partecipanti al Laboratorio teatrale in carcere, si è delineato un percorso di ricerca fra la parola narrante, il gesto e il movimento, verso l’espressione del vissuto interiore di ciascuno.
Saranno tanti gli appuntamenti per celebrare i Venti Anni della fondazione del Teatro Libero di Rebibbia, e si svolgeranno tra luglio e dicembre 2023. A breve il calendario completo.
La Ribalta – Centro Studi “Enrico Maria Salerno” è diretta da Laura Andreini e Fabio Cavalli. Dal 2003 lavora alla creazione e promozione di arte e cultura nel sistema penitenziario e in particolare presso il Carcere di Rebibbia, con il coinvolgimento di centinaia di persone recluse in progetti pluriennali. Nasce così l’esperienza del Teatro Libero di Rebibbia. Sede principale è l’Auditorium del carcere, con 340 posti a sedere e un grande palcoscenico che ospita molte delle attività di formazione e una Stagione di spettacoli che hanno come protagonisti i detenuti. Molti degli eventi proposti sono aperti anche al pubblico esterno con 70.000 presenze il 20 anni di attività, con 40 produzioni teatrali e cinematografiche, con oltre 300 alzate di sipario. Recentemente sono state inaugurate la Sala “Enrico Maria Salerno” e la Sala d’Arte “Vittorio Taviani”, riservate al cinema ed alle arti visive materiali e digitali – art director Alessandro De Nino. L’attività del Teatro Libero di Rebibbia, negli anni si è aperta ai principali teatri della Capitale che hanno ospitato grandi produzioni con i detenuti-attori. La massima visibilità è stata ottenuta col successo internazionale di Cesare deve morire dei fratelli Taviani con Fabio Cavalli. La Ribalta con Rai Cinema e Clippermedia ha anche coprodotto il Viaggio della Corte Costituzionale nelle carceri, Naufragio con spettatore e Rebibbia Lockdown presentati alla Mostra del Cinema di Venezia.