Un giro vorticoso di parole e musica per raccontare e cantare l’amore in tutte le sue sfaccettature, da quelle più banali a quelle più complesse ripiegando a ritroso nella storia di un sentimento che ha mosso le fila nel mondo e da cui, per certi versi, tutto è partito.
“La verità, vi prego, sull’amore” che dà il titolo allo spettacolo di Stefano Massini e Luca Barbarossa è stato questo ed altro ancora nell’incantevole paesaggio dell’orto botanico di Soverato (Catanzaro) divenuto il palco naturale a ridosso del mar Jonio di “Armonie d’arte festival” in uno dei suoi tanti appuntamenti in scaletta in giro per la Regione di questa infuocata estate calabrese. Il titolo, oltretutto, dato alle performance dei due personaggi, è tratto da una celebre poesia di Wystan Hugh Auden che Luca ha anche cantato nell’introdurre lo spettacolo.
Il narratore fiorentino insieme al cantautore romano dunque per un’inedita coppia sulla scena a discettare di una parola della quale s’è detto tutto ed il contrario di tutto, ma che, ogni volta, è come se, se ne parlasse sempre per la prima volta! In un orto botanico strapieno di spettatori incuriositi dal duo e da ciò che volevano “comunicare” s’è assistito così a circa due ore di storie d’amore ripescate sapientemente da quest’inedita coppia in cui scopriamo come questo sentimento abbia affollato, ad esempio, il cuore di Margareth Mc Collam, una dottoressa inglese ed il suo Oswald Laurence, giovane attore conosciuto in vacanza. Fu amore a prima vista anche se ha raccontato Massini questa parola non se la scambiarono mai nel corso della loro vita. Ebbene, Oswald venne selezionato per dar voce all’annuncio: “Mind the gap” che allertava sulla sicurezza sui binari e che avrebbe ripetuto infinite volte al giorno nella metropolitana della capitale, nella stazione di Embankment in un momento in cui, a nessuno venne in mente a fine anni ‘90, che – ha aggiunto Massini – le registrazioni avrebbero potuto fare la loro parte. Vissero la loro vita a Londra fino alla morte di Oswald nel 2007. Dopo la morte del marito, Margareth, iniziò ad andare tutti i giorni alla stessa fermata per poter riascoltare soltanto la voce del suo Oswald. Le cose cambiarono a fine 2012 allorquando la voce del marito non s’ascoltò più in quella stazione sostituita da una voce femminile del tutto spersonalizzata. La Margareth disperata richiese ai vertici della metrò d’aver quantomeno la registrazione della sua voce, ma il direttore fece di più e venuto a conoscenza della storia cercò di ripristinare l’annuncio nella stazione di Embankment, facendole così un bel regalo.
Cosicché Massini e Barbarossa hanno proseguito il loro viaggio nel racconto di queste “vicissitudini amorose”, storie vere, la gran parte, altre narrate con sottile ironia come quella di Biancaneve, Cenerentola e la Bella addormentata nel bosco che più di qualche sorriso riescono a suscitare. Storie dunque raccontate e cantate con passione e vigore da Luca e Stefano e che preludono ad un divertente intreccio dei versi di canzoni note di tanti autori italiani e che diventano, d’incanto, un’unica canzone d’amore “recitata” a perdifiato da quest’ultimo tra l’ilarità generale ed il contestuale scroscio di applausi convinti… Uno spettacolo dunque che piace, ti lascia incollato alla sedia e ti fa riflettere tanto…