Un trionfo annunciato la tappa romana del Roberto Bolle and Friends con tre serate sold out per Roberto Bolle che ha portato anche sul palco del Caracalla Festival 2023 il suo ormai tradizionale gala di danza, accompagnato da numerose stelle internazionali del balletto.
Un appuntamento, quello alle Terme di Caracalla, ormai irrinunciabile, per la più celebre delle étoile italiane che quest’anno ha scelto proprio la Capitale come inizio del tour 2023: la nuova edizione del Gala, che festeggia il 23esimo anno, sembra essere connaturata dalla maggiore presenza di un programma che attinge dal repertorio moderno e contemporaneo, fra riprese e novità, nella volontà di Bolle, anche direttore artistico.
Roberto Bolle si riserva l’apertura della serata con Alma porteña, nuova coreografia di Massimiliano Volpini, passi di sensualissimo tango argentino accanto a un’incredibile Melissa Hamilton dal Royal Ballet di Londra, presenza ormai consolidata del gala, e ai virtuosismi di Massimo Quarta al violino sulle iconiche musicale di Piazzolla. Una coppia iconica che si rinnova anche nel contemporaneo Infra di Wayne McGregor su musica di Max Richter.
Fra le novità di quest’anno Sphere di Mauro Bigonzetti, “dichiarazione d’amore per il nostro Pianeta” spiega Bolle nelle note di sala: un appassionante assolo, su musica originale di Massimo Quarta, in cui il danzatore si carica sulla spalle, novello Atlante, un’enorme sfera-Pianeta, imponente, ma fragile, confermando l’attenzione di Bolle nei confronti di un’emergenza che non può più essere rimandata.
Fra i numerosi pezzi contemporanei del gala edizione 2023, l’ipnotico “I” di Philippe Kratz con i guest internazionali Casia Vengoechea e Travis Clausen-Knight, già danzatore per McGregor e in coppia con Bolle per l’intenso dialogo di Les Indomptés di Claude Brumachon.
In una festa della danza non mancano naturalmente i grandi classici del balletto con tutta l’eleganza dell’interpretazione di Valentine Colasante e Paul Marque direttamente dall’Opéra National de Paris per il Grand Pas Classique di Gsovskij, il memorabile passo a due da Le fiamme di Parigi di Vainonen affidato all’entusiasmo della coppia Tatiana Melnik dall’Hungarian National Ballet e e António Casalinho del Bayerisches Staatsballett di Monaco di Baviera, per la prima volta invitato al gala di Bolle.
Debutto a Caracalla anche per Maria Khoreva dal Mariinsky Ballet di San Pietroburgo impegnata con Bolle nel passo a due di Caravaggio di Bigonzetti nel classicissimo Il corsaro insieme a Bakhtiyar Adamzhan dell’Astana Opera, impegnato anche nell’assolo moderno di In awakening di Isyan Jiang.
In chiusura ancora con un pezzo moderno, il Dorian Gray di Volpini, con Bolle protagonista di un assolo sul narcisismo allo specchio, che fra luci accecanti rielabora in chiave contemporanea e social il mito dell’eterno dandy allo specchio.
Il Roberto Bolle and Friends resta sempre una grande festa della danza, dove bellezza, armonia e rigore tecnico trovano un perfetto equilibrio che si consuma fra i numerosi applausi di un pubblico entusiasta che spesso non lascia nemmeno finire la musica o il passo. Un successo annunciato in un luogo straordinario.
Fabiana Raponi