Violetta Valery come una diva tormentata della Dolce Vita fellininana: dal 21 luglio al 9 agosto, per sei recite, torna in scena La traviata di Giuseppe Verdi nell’acclamata regia di Lorenzo Mariani.
L’allestimento, creato proprio per il festival estivo dell’Opera, nel 2018, vede sul podio il ritorno del Maestro Paolo Arrivabeni e il soprano Francesca Dotto, nel ruolo di Violetta, già protagonista dello stesso allestimento anche nel 2019.
«Quando sono stato invitato a montare La traviata ho voluto partire dalle fonti» le parole di Lorenzo Mariani, già direttore artistico al Teatro Massimo di Palermo per otto anni e regista del fantasioso Barbiere di Siviglia pensato per Caracalla nel 2014 «andando a rileggere il romanzo La dame aux camélias di Alexandre Dumas. E mi sono trovato davanti a una bomba di emozioni quasi insopportabili per la loro intensità. Sono davvero angosciose le sofferenze che deve patire la protagonista».
Breve è stato il passo che ha condotto il registra a ispirarsi all’iconica La dolce vita di Fellini.
«Nel film c’è moltissima bellezza, ma si tratta di una bellezza feroce, che divora le persone. In effetti, quel film è un ritratto spietato della Roma e dell’Italia di fine anni Cinquanta – spiega Mariani – Possiede il fasto e il glamour di un sistema che stritola. Penso a certe attrici consumate dal successo in pochi anni come Laura Antonelli, che ci ha rimesso la vita. Anche Violetta è così, cioè intrappolata in un mondo che non dà scampo. D’altronde la borghesia francese di metà Ottocento era spietatissima».
Collaboratore alla regia e coreografo è Luciano Cannito, mentre l’atmosfera degli anni cinquanta viene restituita dalle scene di Alessandro Camera e i costumi di Silvia Aymonino.
Sul podio il maestro Paolo Arrivabeni, specialista nel repertorio operistico italiano, che torna a Caracalla dopo il grande successo, nel 2015, de La bohème di Puccini messa in scena da Davide Livermore.
Torna nel suo ruolo d’elezione soprano Francesca Dotto, già Violetta all’Opera di Roma nella celebre produzione del 2016 con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino, ma anche a Caracalla nel 2019 nello stesso allestimento formato Mariani. Nel ruolo di Alfredo Germont, si alterneranno il giovane tenore Giovanni Sala, vincitore nel 2014 del Concorso per Giovani Cantanti Lirici dell’Associazione Lirica Concertistica italiana, Alessandro Scotto di Luzio (4, 9 agosto) anche lui già Alfredo nel 2019 a Caracalla. Christopher Maltman, celebre baritono verdiano a Marco Caria (il 2, 4, 9 agosto), premio speciale del pubblico e secondo classificato al Concorso Operalia nel 2007, si alterneranno nel ruolo di Giorgio Germont.
In scena anche Ekaterine Buachidze (Flora Bervoix), Mariam Suleiman (Annina) Mattia Rossi (il marchese d’Obigny), Nicola Straniero (Gastone), artisti della “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera, Arturo Espinosa (Barone Douphol) diplomato nello stesso progetto “Fabbrica” e Viktor Schevchenko (Dottor Grenvil). Il coro dell’Opera è diretto da Ciro Visco.
Sei le recite previste: dopo la prima di venerdì 21 luglio alle ore 21.00, La Traviata replica martedì 25, venerdì 28 luglio, mercoledì 2, venerdì 4 e mercoledì 9 agosto, sempre alle ore 21.00. Biglietti e info su operaroma.it.
Fabiana Raponi