Fano Corte Malatestiana
Pulcinella e il Gigante
A cura di Giosetta Guerra
Dopo un decennio di stasi, riapre al pubblico la medievale Corte Malatestiana di
Fano.
L’assessore alla cultura del comune Cora Fattori assicura che non si tratta di
“una tantum”, ma di una riapertura ufficiale di uno spazio per la cultura, come
lo è stato in passato.
Certo, nella corte si dovrà ripristinare un palcoscenico adeguato con camerini
e attrezzature varie e la platea dovrà essere munita di un piano inclinato per
favorire la visione.
Nell’ambito del Symphony Pop Festival – La musica attorno, il 15 Luglio viene
presentato il concerto sinfonico Pulcinella e il gigante formato da due
composizioni: Il gigante egoista e Pulcinella.
La prima è una fiaba scritta da Oscar Wilde nel 1888 e musicata da Danilo
Comitini, giovane compositore classe 1986.
La fiaba scritta da Wild in epoca vittoriana, quando il principale scopo della
vita era la salvezza dell’anima, risulta obsoleta ai tempi odierni.
Affiancare alla morte la divinità che premia col paradiso il ravvedimento
umano potrebbe indurre la persona a restare egoista pur di vivere.
Sul piano musicale il compositore non ha curato la definizione delle
atmosfere e dei personaggi, come avviene in Pierino e il lupo di Prokofiev,
dove gli strumenti fanno sentire la loro voce per descrivere tutti gli elementi
umani e naturali. La musica di Comitini, pur essendo piacevole e levigata,
descrive situazioni generiche, a volte contrastanti con gli ambienti della favola
(vedi la musica brillante per delineare la tristezza e il rigore dell’inverno nel
giardino del gigante), la voce degli uccellini e quella del gigante si sentono
solo all’inizio, il resto è un impasto sonoro offuscato e poco definito. Una
musica più descrittiva avrebbe avuto buon gioco con gli elementi della favola:
la grandine, gli uccelli, le grida di paura dei bambini, potevano essere
caratterizzati dagli strumenti musicali. Infatti il gigante è formato di numeri
musicali che dovrebbero scandire i momenti più significativi della storia.
La voce narrante della favola è quella del bravo attore fanese Enrico Spelta,
che ha modulato in base alle peculiarità dei personaggi e delle situazioni.
Purtroppo ogni tanto la musica faceva da sottofondo alla narrazione,
rendendo entrambe le cose poco chiare.
Viene poi eseguita la parte musicale del balletto Pulcinella, scritta da
Stravinskij nel 1919/20.
La musica presenta maggior corpo e definizione delle situazioni, dà spazio
alle voci degli strumenti soprattutto quando si rifà allo stile del settecento,
Pergolesi in particolare.
L’Orchestra Sinfonica Rossini esegue le due composizioni con
professionalità e competenza, diretta con magistrale attenzione dal bravo
Noris Borgogelli, violista, attore, direttore d’orchestra e mente creativa,
sempre alla ricerca di nuovi stimolanti progetti.
Un plauso va all’Orchestra Sinfonica Rossini presieduta da Saul Salucci, che
si occupa della diffusione della musica sul territorio dalla classica al pop.