Prosegue la programmazione estiva dell‘Arena Globe: dal 9 al 27 agosto va in scena la commedia Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, un classico nell’allestimento di Riccardo Cavallo con la traduzione Simonetta Traversetti
La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. È comunque l’augurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così? Tre mondi si contrappongono: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi: il dissidio fra Oberon e Titania che rivela a un certo punto un terribile sconvolgimento nel corso stesso delle stagioni, il rapporto tra Teseo e Ippolita, il conquistatore e la sua preda, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto l’influsso delle magie di Puck.
“Sogno di una notte di mezza estate”, scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole cinesi. All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di Piramo e Tisbe. In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio. Si compie quindi su Titania quella violenza che Teseo compie su Ippolita e che Egeo vorrebbe compiere sulla figlia costringendola a un matrimonio che respinge. Si noti la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma quest’ultimo con l’appoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa, attraverso l’intervento “magico” di Puck, al folle girotondo in cui Ermia insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è finita. Perché Ermia, alla quale dapprincipio aspiravano entrambi i giovani, sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti formeranno davvero due coppie. La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico. Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda.
Riccardo Cavallo
Cast
Nick, Chiappa:
Gerolamo Alchieri
Titania, Regina delle fate:
Claudia Balboni
Tassello:
Tommaso Cardarelli
Demetrio:
Raffaele Proietti / Sebastiano Colla
Elena:
Ughetta D’Onorascenzo
Teseo, Duca d’Atene:
Martino Duane
Ippolita, Regina delle Amazzoni:
Elisabetta Mandalari
Ermia:
Valentina Marziali
Filostrato:
Bruno Monico
Fata:
Cristina Noci
Tom, Beccuccio:
Claudio Pallottini
Lisandro, Innamorato di Ermia:
Marco Paparella
Puck:
Andrea Pirolli
Francis Ciufolo:
Roberto Stocchi/ Raffaele Proietti
Oberon, Re degli Elfi:
Carlo Ragone
Egeo, Padre di Ermia:
Alessio Sardelli
Peter Zappa:
Marco Simeoli
Regia:
Riccardo Cavallo
Traduzione e adattamento:
Simonetta Traversetti
Costumi: Manola Romagnoli
Scene:
Silvia Caringi e Omar Toni
assistente alla regia:
Elisa Pavolini