Riprende sabato 2 settembre l’edizione n. 30 del Festival ArteScienza che dopo gli appuntamenti di luglio, prosegue con una seconda parte di concerti, incontri e masterclass dislocandosi fra il Goethe-Institut Rom, suo partner privilegiato da molti anni, l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, il Liceo Quirino Visconti di Roma, il Conservatorio Ottorino Respighi di Latina e uno spazio web.
Titolo dell’edizione di quest’anno “Instabile. Espansione e mutamento creativo” ideato dai coordinatori artistici Laura Bianchini e Michelangelo Lupone fondatori del CRM – Centro Ricerche Musicali che organizza la manifestazione fin dal suo nascere.
Un’offerta che guarda al nuovo, al futuro, e osserva con curiosità e attenzione gli incontri, a volte imprevedibili e sorprendenti, fra la scienza, la tecnologia e le arti: “Il progetto – raccontano i curatori – ruota intorno a un argomento da anni noto ma prepotentemente emerso durante la pandemia Covid 19. Ciò che contraddistingue la nostra società è il precario, l’incerto, l’instabile, aspetti di un assetto sociale su cui insiste l’esigenza di cambiamenti ricorrenti, di movimenti continui, che toccano la psiche individuale, la nostra vita relazionale, e soprattutto, ciò che più ci interessa, la creatività artistica”.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali, è realizzato in collaborazione con SIAE ed è inoltre sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio.
LA GIORNATA DEL 2 SETTEMBRE
Il primo appuntamento di settembre sarà sabato 2 (ore 10.30, Goethe-Institut Rom, ingresso libero) con il colloquio Incontro / Ascolto / Condivisione con Emanuele Pappalardo compositore, musicologo e pedagogo, che presenta le composizioni di giovani allievi di alcuni istituti della provincia di Latina che hanno partecipato a un progetto formativo promosso dallo stesso Pappalardo. In serata (alle ore 20.30 e 21.30) la proiezione di video musicali d’autore di Curtis Roads (ore 20.30) ed Elio Martusciello, Damiano Petruzzi e del team formato da Erika D’Alò, Lorenzo Pandolfi, Walter Corneli (ore 21.30). I video sono stati selezionati da MA/IN Festival di Matera per la cura di Giulio Colangelo.
Riapre lo stesso giorno, e sarà visitabile fino al 14 settembre, nel foyer del Goethe-Institut, la mostra “Trent’ anni di invenzioni” del Centro Ricerche Musicali, una vasta panoramica delle attività del CRM a partire dal 1990, dalle trenta manifestazioni internazionali, ai numerosi corsi di perfezionamento, alle installazioni sonore d’arte e alle molteplici altre attività artistiche correlate alla ricerca. Accompagna la mostra l’installazione Suono curvo di Laura Bianchini, installazione basata sui Planofoni©, ovvero particolari piani lignei che hanno la capacità di trasmettere il suono.
L’OMAGGIO A STOCKHAUSEN, dal 3 settembre
Al Goethe-Institut due i concerti dedicati e ispirati a Karlheinz Stockhausen (1928-2007), di cui si ricorda il personale percorso creativo che da una iniziale logica seriale ha trasformato la sua musica in un elemento vivo, instabile, cangiante, segnando tanta musica del XX secolo. Il primo concerto (anche il primo concerto della ripresa del festival) Lazzaro 03.09.2023 (3 settembre, ore 21) porta alle estreme conseguenze le intuizioni formali del musicista tedesco: i lavori di Walter Branchi, Giuseppe Silvi e Domenico Guaccero, con la prima assoluta del collettivo Lazzaro No Man’s War, indagano le intime vibrazioni della materia e le molteplici variazioni sonore ottenute perturbando l’oscillazione delle membrane, dei metalli, della colonna d’aria di tubi e clarinetti, allargando i confini fra tecnologia e composizione. Ne sono interpreti i giovani musicisti del Laboratorio ElettroAcustico Permanente (LEAP), formato da Alice Cortegiani (clarinetto), Marco Di Gasbarro (percussioni), lo stesso Silvi (timpano elettromagnetico e tam-tam), Leonardo Zaccone (tam-tam); Giorgio Nottoli cura la regia del suono.
Il secondo concerto Klavierstücke e risonanze elettroniche (7 settembre, ore 21) vede protagonista Ciro Longobardi, pianista dedito al repertorio contemporaneo e sperimentale per tastiera, che esegue i primi 8 dei 19 Klavierstücke, composti a partire dal 1952 e su cui Stockhausen sperimentò su tastiera i risultati delle sue ricerche, anche con l’apporto decisivo dell’elettronica. Agli otto brani si affiancano gli Studi elettronici I-VIII di Roberto Doati (anche live electronics), fra i più attivi ricercatori e compositori di musica elettronica in Italia degli ultimi cinquant’anni, che proprio a Stockhausen deve il suo primo incontro con l’elettronica. Ciro Longobardi è anche l’interprete del concerto del 14 settembre (ore 21, Goethe-Institut) Nei corpi e negli spazi concreti …, con opere che mettono a confronto autori storici e prime assolute di giovani compositori. Il concerto propone opere elettroacustiche di Gabriele Boccio, Agostino Di Scipio, Giacinto Scelsi, Pierpaolo Barbiero, Federico Martusciello.
GLI ALTRI CONCERTI
Il 4 settembre (ore 21, Goethe-Institut), il concerto di SAXATILE [modulable saxophone ensemble] formazione di sax (Enzo Filippetti, Danilo Perticaro, Mattia Catarinozzi, Maurizio Schifitto) che si presenta in quartetto per eseguire musica di Haas, Cage, Essl, Arroyo.
MDI Ensemble, insignito del prestigioso Premio Abbiati per l’impegno verso l’approfondimento e promozione della musica d’oggi, sarà in concerto il 5 settembre (ore 21, Goethe-Institut) per eseguire opere in trio d’archi ed elettronica di Aureliano Cattaneo, Carlo Ciceri, Gérmàn Toro Pérez, Francesco Vitucci, quest’ultima in prima assoluta.
Spazio poi alle speculazioni creative che mettono a confronto Bach, Händel, Beethoven e della compositrice Roberta Vacca. Una scrittura contemporanea del pianoforte e dell’elettronica nel nuovo spettacolo di musica e fisica che sarà presentato il 6 settembre (ore 21, Goethe-Institut) BHB La discesa di Amleto nel Maelström con la partecipazione dell’astrofisica Margherita Cappelletto, che affianca la voce narrante di Guido Barbieri, Silvia Paparelli al pianoforte e Federico Martusciello al live electronics. L’intento è quella di raccontare il fenomeno della nascita del tempo e delle sue innumerevoli crisi, aporie e anomalie attraverso il racconto musicale, la narrazione mitica e la dimostrazione scientifica.
Tutti i concerti saranno anticipati dalla proiezione di video musicali d’autore di artisti internazionali (ore 20.30, Auditorium Goethe-Institut). La selezione dei video è curata dal CRM e da Giulio Colangelo del MA/IN Festival di Matera.
Segue tutto il calendario, dall’1 al 15 settembre la web-opera Echo-Loghìa di Silvia Lanzalone ed Emanuela Mentuccia, opera digitale che risiede nello spazio web, un luogo immateriale e senza tempo che il pubblico potrà visitare liberamente tramite link o QRcode. L’opera indaga in termini espressivi le profonde trasformazioni dovute all’innesto degli artefatti umani nell’ambiente naturale, che ha portato a risultati a volte fortunati, più spesso catastrofici.
FINALE DI FESTIVAL CON IL PMCE
La complessa drammaturgia sonora dell’ensemble PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretto da Tonino Battista, chiude il 15 settembre (ore 19.30) al Teatro Studio Gianni Borgna del Parco della Musica “Ennio Morricone” l’edizione 2023 di ArteScienza con un concerto in cui esegue musiche di alcune delle compositrici più interessanti della scena musicale contemporanea internazionale degli ultimi anni: Giulia Lorusso, Kathrin Angela Denner, Katharina Roth.
INCONTRI, WORKSHOP E MOSTRA
Una serie di attività didattiche o propedeutiche all’ascolto dei concerti e divulgative come la mostra, già citata, “Trenta anni di invenzioni” del CRM, arricchirà ulteriormente la programmazione del festival, a partire da quella del 2 settembre con il colloquio con Emanuele Pappalardo di cui si è già accennato.
In occasione dei due concerti che li vedranno protagonisti, il 7 e il 14 settembre Roberto Doati e Agostino Di Scipio, con la partecipazione di Ciro Longobardi, terranno un seminario (Goethe-Institut, ore 16) che ruoterà intorno ai due concerti serali.
Il Festival si sposta a Latina, presso il Conservatorio “O. Respighi”, l’11 settembre per la masterclass La composizione musicale dagli strumenti aumentati alle opere adattive di Michelangelo Lupone.
Toccare l’invisibile è l’iniziativa che vede coinvolti gli studenti del Liceo Ennio Quirino Visconti in un seminario e successivo concerto nella loro scuola, che conclude, il 13 settembre (dalle ore 17), la serie di incontri-lezione del progetto alternanza scuola-lavoro tra il liceo romano e il CRM.
Infine il 15 settembre, in occasione della giornata conclusiva del festival, al Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, il seminario Semi Culturali tenuto dal direttore Tonino Battista, che introdurrà il concerto serale Suono Trasfigurato dell’Ensemble PMCE.
Come raggiungere i luoghi del festival
ROMA
GOETHE-INSTITUT ROM, via Savoia 15 – Bus 63-83-93-92n-38-89
PARCO DELLA MUSICA, Viale de Coubertin 30 – Bus 53-910, Metro A, Tram 2-3-19, Treno FL3
LICEO E. QUIRINO VISCONTI, P.zza del Collegio Romano 4 – Bus 40-64
LATINA
CONSERVATORIO DI MUSICA “OTTORINO RESPIGHI”, Via Ezio 32 – Treno Staz. Termini/Latina Scalo/Bus FS
Info e Prenotazioni: info@crm-music.it, tel. +39 06 69308046 348 6522105
Biglietti: concerti: intero € 10, ridotto € 7, video musicali d’autore: € 5; workshop, Masterclass: € 5 (è richiesta la prenotazione obbligatoria).
Masterclass a Latina, Seminario e Concerto al Liceo E. Q. Visconti: ingresso gratuito.