Nell’ambito del Festival Immersioni 2023
Venerdì 8 settembre, Teatro Grassi
#ITALIANSTORIES
24 nuove voci raccontano l’Italia
Un’iniziativa per promuovere
la nuova drammaturgia italiana nel mondo
Un progetto
del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
e del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Curatela artistica di lacasadargilla
Illustrazioni di Francesca Mariani
Ideato come un dispositivo a tasselli, a cura di lacasadargilla,
#ITALIANSTORIES è un puzzle ludico ed emotivo che, attraverso parole e
immagini, ricostruisce l’Italia, raccontando i luoghi, i paesaggi, le persone, ma
anche gli incontri e le memorie di un Paese che, seppur notissimo
nell’immaginario collettivo, nelle sue tante e improvvise bellezze è capace di
mostrarsi ancora, in qualche modo, tutto da scoprire.
#ITALIANSTORIES è una sorta di grande affresco “in movimento”, che verrà
presentato al pubblico venerdì 8 settembre, alle ore 17.30, nel Chiostro Nina
Vinchi, con la partecipazione di Filippo La Rosa, Direttore Promozione
Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,
Claudio Longhi, Direttore del Piccolo e il collettivo lacasadargilla.
A seguire, una maratona-live che raccoglie in un’unica serata, al Teatro Grassi,
a partire dalle 19.30, tutte le cartoline di questa mappa affettiva e insieme
immaginifica del nostro paese.
Come cartoline raccolte e messe l’una accanto all’altra di ritorno da un viaggio, le tessere di
#ITALIANSTORIES vanno a comporre una panoramica soggettiva e al tempo stesso plurale, grazie ai 24 testi (tutti, o quasi, monologhi della durata di circa 5 minuti) scritti da una nuova generazione di drammaturghe e drammaturghi.
Si tratta di 24 giovani autrici e autori (under 35 al 1° gennaio 2021), selezionati tra i “finalisti”, i “segnalati” e i “vincitori” delle ultime edizioni di due premi prestigiosi dedicati alla scrittura per la scena – il Premio Hystrio Scritture di Scena e il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” –, a cui è stato chiesto di individuare un luogo o un paesaggio di una regione italiana e, a partire da una storia, un ricordo, un’affezione personale che ne tracciasse i contorni antropologici, storici e culturali, di raccontarlo con il proprio, peculiarissimo, stile narrativo.
I 24 autori:
Maria Teresa Berardelli, Ian Bertolini, Francesco Bianchi, Greta Cappelletti, Rosalinda Conti,
Christian di Furia, Margarita Egorova, Riccardo Favaro, Tommaso Fermariello, Stefano Fortin, Valentina Gamna, Niccolò Matcovich, Marco Morana, Tatjana Motta, Valeria Patota, Pier Lorenzo Pisano, Fabio Pisano, Tobia Rossi, Martina Ruggeri / Industria Indipendente, Michele Ruol, Fabrizio Sinisi, Pablo Solari, Luca Tazzari, Francesco Toscani
#ITALIANSTORIES è frutto di un un’orchestrazione tra suggestioni ed elementi artistici diversi che, messi in dialogo tra loro, gemmano sguardi inediti sul territorio e concorrono a costruire un grande affresco “in movimento”, mappa affettiva e insieme immaginifica del nostro paese.
Questo affresco, affidato alle voci di giovani interpreti di talento, con il delicato compito di
restituire non solo i contenuti, ma anche gli andamenti, le particolarità linguistiche e le
caratteristiche drammaturgiche di ogni testo e di ogni luogo, ha due differenti esiti e canali di fruizione: virtuale su piccoloteatro.org, con le voci narranti di Alfonso de Vreese, Lorenzo
Frediani, Leda Kreider, Petra Valentini, e fisico nella maratona live che avrà luogo al Teatro
Grassi, venerdì 8 settembre, a partire dalle 19.30. In questo caso, le voci dal vivo saranno quelle di Alfonso de Vreese, Leda Kreider, Fortunato Leccese, Anna Mallamaci.
La serata sarà anticipata da una presentazione al pubblico, sempre venerdì 8 settembre, alle ore 17.30, al Chiostro Nina Vinchi nella quale interverranno Filippo La Rosa, Direttore Promozione Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Claudio Longhi, Direttore del Piccolo Teatro di Milano e il collettivo lacasadargilla.
Le 24 cartoline di #ITALIANSTORIES LIVE
Piemonte
In un paesino tra le colline del Piemonte, le statuine di un presepe centenario raffigurano gli abitanti del villaggio che alle soglie del Novecento quel presepe lo costruirono, con legno, terra cruda, devozione e buona volontà. Oggi prendersi cura di quelle cianfrusaglie fragili e polverose è più una seccatura che altro, ma a due giovani uomini in un negozio di restauri il ricordo di quel presepe provoca una vertigine magica tra passato, presente e futuro. di Tobia Rossi, voci Alfonso De Vreese e Fortunato Leccese
Valle d’Aosta
La montagna non si può ignorare, richiede attenzione, cura, presenza. È la regina del qui e ora. Un passo dopo l’altro, in salita, al ritmo del respiro, cascano gli orpelli delle opache vite cittadine e ci si risveglia. Un sasso che fa inciampare, l’incontro con uno stambecco, un tuono in lontananza. Siamo vivi e possiamo scegliere se arrivare fino alla cima, tornare indietro, oppure fermarci e stare. di Valentina Gamna, voce Leda Kreider
Lombardia
La Lombardia è ricca di posti splendidi: borghi medievali o rinascimentali, laghi arroccati tra le Prealpi, viali milanesi solcati dai tram, l’Adda e il Po che attraversano i campi. Io però sono sempre stato attratto da forme di bellezza più discrete e nascoste; così ho scelto di parlare di una villa in un parco, alla periferia di Milano; un luogo intimo e avvolgente, segreto, dove lasciarsi scivolare tra i pensieri, le ombre, i ricordi.
di Francesco Toscani, voce Alfonso De Vreese
Trentino-Alto Adige
La pratica della passeggiata, tanto tra i monti quanto per le valli, accoglie paesaggio e mistero, vette e abissi, veglia e sogno.
di Riccardo Favaro, voce Anna Mallamaci
Veneto
Gli spazi non sono solo estensioni fisiche ma anche relazioni vive trasformate in ricordi. È così che un luogo, Padova, si confonde con una persona, un incontro per me fondamentale: Adone Brandalise, professore di Teoria della letteratura. Padova diventa la sua voce e la sua voce coincide con la nebbia, l’Università ottocentenaria, il giardino di Palazzo Maldura. Io stesso divento un luogo in questo spazio: le mille schegge dell’affresco di Mantegna nella Cappella Ovetari, distrutto da un bombardamento nel 1944. Padova, io e la voce di Adone ci ritroviamo così a essere un’immagine, la stessa fantasmatica urbs picta.
di Stefano Fortin, voce Leda Kreider
Friuli-Venezia Giulia
Del Friuli ricordavo un odore persistente: quello della grappa. Sono dovuta tornare a Castions di Zoppola per provare a capirlo… ma ho sbagliato mese. Mi è rimasta solo la memoria, quella di un paese che cambia letteralmente atmosfera. Un paese che si reinventa l’aria.
di Greta Cappelletti, voce Anna Mallamaci
Veneto
Venezia, città d’acqua. città unica, città magica. Ma cosa succede quando cala la notte e la città si svuota? La risposta è in questo viaggio onirico alla scoperta di una Venezia deserta, e più che mai viva.
di Michele Ruol, voce Leda Kreider
Liguria
Uno sguardo da fuori per capire quello che c’è dentro. Un viaggio in barca in bilico tra un passato che s’è perso e un futuro che tenta di reinventarsi. Per capire la Liguria, soprattutto se ci sei nato, devi avere la forza di andartene fuori, lontano, per mare: soltanto al ritorno potrai accorgerti che di quegli odori, di quei colori, di quei mestieri, di quelle storie antiche non puoi più farne a meno.
di Ian Bertolini, voce Alfonso De Vreese
Romagna
La Romagna è una terra di poeti e di artisti, di luci abbaglianti che proiettano ombre profondissime, tutto in Romagna dà vita a un immaginario fervido e instancabile. Un cinema, il Cinema Settebello di Rimini, diventa il luogo simbolo di questa terra che d’estate si popola di turisti e d’inverno si fa silenziosa e riflessiva, avvolta in quella stessa nebbia in cui ci perdiamo in Amarcord di Fellini. Il cinema, contenitore di mondi, la Romagna, generatrice di storie, racconti, immagini. di Tatjana Motta, voce Leda Kreider
Emilia
Un luogo multiplo, che è Storia, monumento, architettura, soprattutto teatro. Una città plurale, Parma, in cui epoche e dominazioni si sono stratificate. Un uomo, straniero a tutto questo e quindi non immune alla meraviglia, che si ritrova a passare una notte chiuso in questo luogo. Parlando con i fantasmi e con i possibili futuri di un luogo che incarna l’anima complessa di Parma, dell’Emilia, d’Italia.
di Francesco Bianchi, voce Alfonso De Vreese
Toscana
Chi ha vissuto una città tradizionalmente turistica come Firenze, conosce anche quella necessità biologica di ricostruirsi itinerari propri – cercarsi, nella città da tutti ammirata e percorsa, una città altra, rovesciata, non alternativa alla principale ma che la faccia da contrappeso – una Firenze personale, privata: una Firenze-ombra. Questo testo vuole essere una rapida incursione, un breve piano-sequenza, in questa controcittà.
di Fabrizio Sinisi, voce Alfonso De Vreese e Fortunato Leccese
Umbria
Nei pressi di un minuscolo e quasi disabitato borgo fluviale vicino Narni, il blu intenso del fiume Nera attraversa una distesa di folti boschi verdi. Credo di credere in un qualche potere curativo del colore verde, così come in un qualche potere curativo della malinconia, che è blu, ma anche verde. di Rosalinda Conti, voce Anna Mallamaci
Marche
“Orti Giuli” è il nome di un parco pubblico vicino al centro storico di Pesaro. Questo si sviluppa sopra una collina caratterizzata da una suggestiva terrazza da cui si può godere di una visione panoramica sulla cittadina: il porto, il fiume, il colle San Bartolo. D’estate il posto è frequentato in occasione di concerti e feste, d’inverno invece da chi vuol essere dimenticato. di Pablo Solari, voci Alfonso De Vreese, Fortunato Leccese e Anna Mallamaci
Marche C’è il mare, la collina, la montagna, gli animali e gente stramba e tranquilla perché è un po’ sempre carnevale. Il che è un bene.
di Luca Tazzari, voce Fortunato Leccese
Lazio
L’olfatto è il senso della memoria, e per suo tramite si compie il ritorno a casa. Nell’inseguimento del piccolo piacere di un cornetto di notte, l’io ripercorre i propri passi, e, camminando in equilibrio tra sogno e ricordo, si riscopre nella città.
di Valeria Patota, voce Anna Mallamaci
OMISSIS tralasciate/omesse le altre cose. Omissis è il mio viaggio notturno, estatico e segreto tra le rovine viventi della vecchia città – Roma. Uscire di notte, senza aprire la porta, senza che nessuno possa accorgersene. Incontrare esseri umani e non umani; tra una notte e l’altra qualcosa è andato perso, altro rimasto segreto.
di Martina Ruggeri, voce Leda Kreider
Abruzzo
La seggiovia è una sedia magica che ci porta avanti, verso un bianco sconosciuto e lontano, che ci fa scoprire noi stessi e ci fa crescere. Ma ci porta anche indietro, a un tempo in cui eravamo più piccoli, c’era ancora tutto da inventare, stringevamo i pugni e guardavamo il mondo srotolarsi davanti a noi e comparire tra la nebbia.
di Pier Lorenzo Pisano, voce Fortunato Leccese
Campania
Racconto di una grande città e di tre piccoli gradini, in un angolo dove pare impossibile arrivare soltanto prima di esserci giunti, racconto dell’intimo e dell’istante del mare, del mare sempre timido e solenne. di Fabio Pisano, voce Anna Mallamaci
Molise
“Il pantano” è la storia di una terra viva e antica. Una terra di boschi, torrenti, animali e uomini. È una storia di famiglia che si unisce alle voci di tutti gli altri esseri che hanno attraversato quello spazio, un ringraziamento a un luogo in cui la natura è ancora legata alle vicende umane. di Tommaso Fermariello, voce Fortunato Leccese
Basilicata
Gli occhi umidi di un uomo che guarda il mare di Napoli. E subito il ricordo vola alla Basilicata, a Montescaglioso: gli sconfinati campi di grano e di pannocchie; le corse dei bimbi in bicicletta; la raccolta delle more e la muta dei serpenti. Nel rovente sole d’agosto, nella nostalgia di una piccola comunità. di Niccolò Matcovich, voce Alfonso De Vreese
Puglia
Sono belle le cose che cambiano. Sono belle pure le cose che non cambiano mai. Le vite si
compiono convulsamente alla velocità del loro destino; i luoghi invece rimangono fermi per
centinaia di anni: incantati, per centinaia e migliaia di anni. La Puglia è un’eredità di pietre carsiche e rocce calcaree, di campi selvaggi e sentieri sterrati.
E ancora di futuri limpidi, visti dall’alto.
di Christian Di Furia, voce Fortunato Leccese
Calabria
Una passeggiata immaginaria tra i vicoli, le piazze, i palazzi di una città. Un’incursione, altrettanto immaginaria, in uno storico caffè di quella città, con i suoi profumi e i suoi sapori, tipici della tradizione calabrese. Quei sapori che restano immutati, nonostante il tempo e nonostante tutte le possibili evoluzioni. di Maria Teresa Berardelli, voce Anna Mallamaci
Sicilia
Questa è la Sicilia che sbiadisce i confini e le certezze, l’isola meno sola fra tutte. La terra di tutti e di tutti i tempi, dove il tempo è un flusso triangolare, dove approdano gli amori sincretici. Sono le colline modellate dai venti mutevoli, i vulcani che eruttano memoria, i mari, promesse di orizzonti e di ritorni. di Marco Morana, voce Alfonso De Vreese
Sardegna
Il mio sguardo sulla Sardegna vuole essere l’Ekphrasis di una fotografia inventata,
immaginariamente attribuita a Cartier-Bresson, un invito a superare la superficie della cartolina per calarsi nel cuore del mito, di cui la Sardegna è ricca.
di Margarita Egorova, voce Leda Kreider
Le autrici e gli autori
Maria Teresa Berardelli
Diplomata nel 2008 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico,
vince nel 2009 il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con Sterili, messo in scena
da Fabrizio Arcuri e poi da Camilla Brison. Nel 2010 vince il Bando Inedito
con Altrove e il Premio Fersen con Studio per un teatro clinico, messo in scena da
Lydia Biondi. Nel 2015 vince la menzione al Premio Hystrio Scritture di Scena con 10
mg, andato poi in scena con la regia di Elisabetta Mazullo (Teatro Stabile di Torino).
Per la regia di Andrea Baracco firma l’adattamento teatrale di Uno, nessuno e
centomila (Khora Teatro), Il racconto d’inverno (Teatro Stabile dell’Umbria), Itaca per
sempre (Trento Spettacoli), Le affinità elettive (Teatro Stabile dell’Umbria)
e Coriolano (Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico). Ha fatto parte
dei progetti Abbecedario per il mondo nuovo (Piccolo Teatro di Milano)
e Playstorm (Teatro Stabile di Torino). I suoi lavori sono stati editi da Editoria
& Spettacolo.
Ian Bertolini
Nato a Genova nel 1996, vive in
provincia di Alessandria. È laureato in lettere presso l’Università di
Genova con una tesi in Letteratura Teatrale Italiana. Nel 2018 è
segnalato al Premio Hystrio con Toilette. È finalista al Premio Hystrio
Scritture di Scena 2019 con il testo Mitomaniaco. È ancora finalista a
Venezia con uno studio su Toilette al bando Registi Under 30 di
Biennale College Teatro 2019 diretta da Antonio Latella. È assistente
alla regia per Hamlet, regia di Antonio Latella. Si è perfezionato con
Gabriele Vacis e Roberto Tarasco. È allievo di Lucia Calamaro nella
seconda edizione della scuola Scritture.
Francesco Bianchi
Nato a Colleferro (RM) nel 1989, è drammaturgo, regista, traduttore e formatore. Si
laurea all’Università La Sapienza di Roma e all’Università IUAV di Venezia, dove è
anche assistente alla didattica (2015/2017). Dal 2012 collabora con Fondazione Teatro
Due di Parma in veste di dramaturg, assistente alla direzione artistica e assistente alla
regia al fianco di Valerio Binasco, Massimiliano Farau, Gigi Dall’Aglio, Bruno De
Franceschi, Elisabetta Pozzi, Csaba Antal. Dal 2018 è il Regista Assistente per l’Italia di
Declan Donnellan al Piccolo e nella compagnia Cheek by Jowl. Scrive e traduce testi
teatrali già dai primi anni della sua esperienza teatrale, affiancando alla scrittura la
ricerca drammaturgica e lo studio del teatro in tutte le sue forme. Ottiene la
segnalazione al Premio Hystrio Scritture di Scena 2016 con il testo Europa, nonché la
menzione al premio Extrême Contemporain 2021 con il testo Per lei, nel giorno del suo
compleanno. Dal 2019 è autore e regista del progetto L’Arcipelago dei Suoni, co-
produzione di Fondazione Teatro Due e La Toscanini.
Greta Cappelletti
Nasce a Melegnano (MI) nel 1986. Si diploma come Autrice alla Civica Scuola di
Teatro Paolo Grassi nel 2014 e l’anno successivo è finalista alla 53^ edizione del
Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con il testo Camera oscura. Nel 2015
nasce il sodalizio artistico con il regista e autore Liv Ferracchiati, con cui fonda la
compagnia teatrale The Baby Walk (Premio Scenario 2017). È finalista al Premio
Network Nuova Drammaturgia con Persi, messo in scena al Theatre 503 di Londra
all’interno del Festival Italy Uncovered. Nel 2018 il suo testo No Land Lady è alla
Biennale Teatro, per la regia di Camilla Brison, nella sezione Registi Under30 e debutta al Romaeuropa Festival nel
2020. Il suo primo amore resta la scrittura comica e lavora affiancando diversi artisti tra cui Fabio Paroni, Valentina
Cardinali, Trejolie. I suoi lavori sono stati editi da Editoria & Spettacolo e da Cue Press.
Rosalinda Conti
Ha conseguito il master in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia
Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Studia tra gli altri con Dacia Maraini,
Fausto Paravidino, Lucia Calamaro. Due suoi lavori (Quando vai via e Le cose che
abbiamo perso nel fuoco) sono stati pubblicati in due antologie per la casa editrice
Editoria & Spettacolo. Nel 2013 vince una menzione speciale per il Migliore Monologo
all’Offanengo Film Festival, con Non dimenticar le mie parole di Riccardo Rabacchi.
Nel 2015 il testo The Yellow Brick Road viene segnalato al Premio Fersen. Nel 2017
inizia una collaborazione con la Compagnia Habitas come dramaturg, per lo
spettacolo Surgèlami. Nel 2018 collabora alla scrittura Io e Lei, mockumentary andati
in onda su Sky Arte. Nel 2019 il testo Tom è segnalato al Premio Hystrio Scritture di
Scena. Da dicembre 2020 collabora con Illoco Teatro come dramaturg per il progetto Catch Me. Nel 2021 entra a far
parte della rosa degli autori per il progetto Abbecedario per il mondo nuovo, a cura del Piccolo. Nello stesso anno
ottiene la menzione “Fabulamundi – Beyond Borders?” al Premio Hystrio Scritture di Scena con il testo Uccellini, che
nel 2022 entra a far parte della rassegna di drammaturgia FUTUROpresente curata da Rai Radio3, prodotto dal Piccolo
e diretto da Lisa Ferlazzo Natoli.
Christian Di Furia
Nato a Foggia nel 1990, scrive per il teatro. Il suo testo Un pallido puntino azzurro è
finalista al Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2017 e pubblicato nella collana
Teatro della casa editrice Nowhere Books. Nel 2021 è tra i ventisei autori scelti dal
Piccolo per i progetto Abbecedario per il mondo nuovo. Nello stesso anno vince il
Premio Hystrio Scritture di Scena con Amore Storto e la menzione speciale Franco
Quadri al Premio Riccione per il Teatro con il testo Flusso. Nel 2022 è tra gli autori
scelti per FUTUROpresente, rassegna teatrale radiofonica organizzata da Rai Radio3.
Ha pubblicato racconti in diverse antologie e per varie riviste, tra cui “Nazione Indiana”.
Margarita Egorova
La ricerca di Margarita Egorova (San Pietroburgo, 1986)
si muove tra la scrittura e l’immagine, i media fisici e
digitali. Inizia a operare nel campo di teatro in veste di drammaturgo e regista: nel 2013
la sua prima pièce viene segnalata dal Premio Hystrio Scritture di Scena. L’anno seguente
debutta presso il teatro Litta di Milano con New Yorker Hotel 3327, curando la
drammaturgia e la regia dello spettacolo. Negli anni successivi i suoi testi sono
rappresentati a Milano, Roma, Pesaro e Torino. Si approccia alle nuove tecnologie, come
il video e la proiezione interattiva, per creare spettacoli sul confine tra teatro,
installazione e performance, indagando il complesso binomio uomo-macchina con un
approccio multimediale. Nel 2018 si laurea presso l’Accademia di Brera di Milano in
Fotografia e Nuove Tecnologie per l’arte. Il ruolo della materia nell’era del digitale e del
web sono il cuore della sua indagine.
Riccardo Favaro
Nato a Treviso nel 1994, drammaturgo e scrittore, dopo gli studi classici si
diploma come Autore teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Negli anni i suoi lavori vengono prodotti o allestiti presso il Piccolo Teatro di
Milano, il LAC di Lugano, la Biennale Teatro di Venezia, il Festival delle Colline
Torinesi, il Festival Internazionale del Teatro (Svizzera), il Festival del Teatro
Antico di Siracusa, il Teatro Stabile del Veneto, il Teatro della Tosse e Teatro i.
Lavora e viene rappresentato da registi come Carmelo Rifici, Giampiero Solari,
Fabio Condemi e Giovanni Ortoleva. Finalista del Premio Riccione per il Teatro
2017, nel 2019 vince il Premio Scenario con Una Vera Tragedia di cui è autore e
co-regista, insieme ad Alessandro Bandini. È autore del comitato editoriale del
progetto Lingua Madre (LAC di Lugano) cui vengono assegnati il Premio Hystrio
Tommaso Fermariello
Nato a Tradate (VA) nel 1994, studia come attore all’Accademia Teatrale Veneta,
dove si diploma nel 2016. Nel 2017 è cofondatore della compagnia La Petite Mort
Teatro, per la quale scrive e interpreta diversi spettacoli fra i quali Money, finalista
al Premio Hystrio Scritture di Scena, e Left(L)Over, menzione speciale al Premio
Giovani Realtà del Teatro. Nel 2019 vince il Premio Riccione “Pier Vittorio
Tondelli”, con la pièce Fantasmi. Nel 2020 scrive per il Teatro Stabile del Veneto il
progetto video Falene. Nel 2021 è tra i drammaturghi coinvolti dal CSS Teatro
stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia nel progetto Il mondo raccontato
dagli oggetti. Per il Teatro Stabile del Veneto scrive la trilogia Abitare lo specchio,
regia di Alessandro Businaro. Vince una menzione speciale al Premio Hystrio
Scritture di Scena 2021 con il testo Anna. Nel 2022 scrive R + G che debutta
all’Estate Teatrale Veronese con la regia di Stefano Cordella.
Stefano Fortin
Nato nel 1989, frequenta l’Accademia del Teatro Stabile del Veneto dove si diploma
come attore nel 2014. Nel 2015 partecipa a “Il corpo delle parole”, corso di alta
formazione presso il Centro Teatrale Santacristina, fondato da Luca Ronconi. Lavora
come assistente alla regia di Giorgio Sangati, prima per lo spettacolo Le donne
gelose di Goldoni (2015), prodotto dal Piccolo, e poi per lo studio di O di uno o di
nessuno di Pirandello, al Centro Teatrale Santacristina (2017). Come drammaturgo è in
finale al Premio Hystrio Scritture di Scena 2018 e al Premio Riccione “Pier Vittorio
Tondelli” 2019. Partecipa poi, in qualità di dramaturg, al progetto Amleto di
Alessandro Businaro, finalista al concorso registi Under30 della Biennale Teatro 2019. Nel 2020 il suo testo George
II debutta alla Biennale Teatro con la regia di Alessandro Businaro. Come dramaturg cura il progetto Orizzonte
Postumo, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2022 vince il bando Autori/Autrici della Biennale Teatro con il
testo Cenere. Nello stesso anno ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica presso il Dipartimento di Studi
Linguistici e Letterari dell’Università di Padova.
Valentina Gamna
Nata nel 1987 a Milano, è autrice, giornalista e si occupa di comunicazione e
relazioni con i media. Diplomata in Drammaturgia presso la Civica Scuola di
Teatro Paolo Grassi e laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Statale di
Milano, ha lavorato come drammaturga (Coleotteri; Mai Home/Ho.me; Tana) e
assistente alla regia (Ultima Notte Mia). Il suo testo Mai Home, che ha ricevuto la
segnalazione speciale “Fabulamundi – Beyond Borders?” in collaborazione con il
Premio Hystrio Scritture di Scena, è stato messo in scena a Milano (FE- Fabbrica
dell’Esperienza), Salerno (Mutaverso Festival) e Heidelberg (KulturFestival Italia)
dalla compagnia Vernicefresca. Valentina è sceneggiatrice di Due volte,
cortometraggio diretto da Domenico Onorato (Premio Migliore Cortometraggio al
Festival Internazionale del Film Tulipani di seta nera di Rai Cinema; Premio Migliore Corto e premio Giuria popolare
al Premio Carpine D’Argento Short Film Festival Visciano). Dal 2014 al 2020 è stata Docente di Scrittura
cinematografica presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Niccolò Matcovich
Classe 1989, è autore e regista. Si diploma in Drammaturgia presso la Civica Scuola di
Teatro Paolo Grassi nel 2014 e, tornato a Roma, a inizio 2016 fonda la compagnia Habitas
insieme alle attrici Livia Antonelli e Chiara Aquaro. Dall’estate 2018 alla produzione di
spettacoli affianca l’ideazione, direzione artistica e organizzazione di CastellinAria – Festa
Pop nel castello di Alvito (FR), giunto nel 2022 alla quinta edizione. Oltre a Habitas, fa
parte del progetto Anna Ida Cortese. Nel 2020 fonda, insieme a Laura Nardinocchi, la
compagnia Nardinocchi/Matcovich. Nello stesso anno la compagnia vince il Premio
Scenario Infanzia con Arturo, spettacolo finalista al Premio In-Box Blu 2021 e vincitore
del Premio della critica al FringeMI 2022. Insieme alla tournée di Arturo, la compagnia
sta per iniziare una nuova produzione, con debutto previsto nel primo quarto del 2023.
Marco Morana
Marco Morana ha frequentato la scuola di teatro Teatès di Michele Perriera e poi il
corso di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia. È co-autore della
sceneggiatura di Body Odyssey, lungometraggio d’esordio della regista Grazia
Tricarico, attualmente in post-produzione. Per il teatro ha scritto Le scoperte
geografiche, diretto da Virginia Franchi, andato in scena a Roma, a Milano e in altre
città italiane. Nel 2017 è stato fra i cinque drammaturghi selezionati per il progetto
NDN – Network Drammaturgia Nuova. Il suo testo Stormi ha vinto il Premio Inedito –
Colline di Torino, è stato segnalato al Premio Hystrio 2019, selezionato dal comitato
italiano di Eurodram 2020 e ospitato nella rassegna Il Copione. La traduzione inglese del testo (Swarms), realizzata da
Marinella Mezzanotte, è stata presentata in un reading online curato da Jack Tartlton e finanziato da Out of the
Wings. Lo studio di Biografia dell’inquietudine è stato finalista alla XIII edizione del Premio Dante Cappelletti. Il
monologo Alle 20 precise è andato in scena al Teatro San Giorgio di Udine, diretto da Maria Chiara Pederzini. Con la
stessa regista ha lavorato in qualità di perfomer al progetto Libertà. Con exvUoto teatro ha realizzato il podcast Canto
dello schianto, melologo per orecchie cadenti. Fa parte della piattaforma Omissis, osservatorio drammaturgico, curata
da Theatron 2.0, su cui è possibile leggere degli estratti di alcuni suoi testi.
Tatjana Motta
Drammaturga e sceneggiatrice, si laurea in Arti Visive e dello Spettacolo allo IUAV di
Venezia e si diploma in Drammaturgia alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Tra il
2018 e il 2020 fa parte del laboratorio permanente di drammaturgia Playstorm del Teatro
Stabile di Torino, a cura di Fausto Paravidino. Con il testo Notte Bianca vince il 55°
Premio Riccione per il Teatro 2019, che debutta nel 2021 al Romaeuropa Festival per la
regia di Camilla Brison; il testo è stato tradotto in spagnolo e in inglese, è stato
pubblicato in Spagna ed è attualmente in fase di pubblicazione negli Stati Uniti,
rispettivamente per i progetti Nueva Escena Italiana – promosso dall’Istituto Italiano di
Cultura di Madrid e da Riccione Teatro – e Italian & American Playwrights Project. Nel
2019 e nel 2020 è tra gli artisti selezionati per il progetto Beyond The Sud, in collaborazione con El Cultural San Martin
(Buenos Aires), INAE (Montevideo), Fundaciòn Teatro a Mil (Santiago), Teatro Technis
Karolos Koun (Atene). Nel 2021 scrive il podcast Justine per il progetto Abbecedario per
il mondo nuovo del Piccolo. Vive a Roma.
Valeria Patota
Nata a Roma nel 1992, dopo un’iniziale formazione come attrice, vira verso la scrittura
drammaturgica e nel 2016 si diploma come Autrice Teatrale presso la Civica Scuola di
Teatro Paolo Grassi. Continua la sua formazione a Madrid dove frequenta, presso la
Universidad Carlos III, il "Máster/Experto en Creación Teatral", sotto la guida del
drammaturgo Juan Mayorga. Nel 2019 è finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio
Tondelli” con il testo Minotauropatia – La sofferenza del Minotauro, già finalista al Premio Giovanni Testori nel 2018.
Nel 2019 il suo microdramma Waiting for Future è trasmesso su Rai Radio3 in occasione della XIX Settimana della
Lingua Italiana nel Mondo. Nel 2020 traduce la sceneggiatura del film spagnolo Ecos di Tommy Llorens. Dal 2021
collabora come autrice con il Piccolo a diversi progetti, tra cui Abbecedario per il mondo nuovo, edito da il Saggiatore.
Nel 2021 è finalista del bando Autori/Autrici Under40 promosso dalla Biennale di Venezia. Nel 2022 viene presentato
presso il Teatro Stabile di Bolzano un primo studio del suo testo Minotauropatia, con la regia di Pino Carbone, al quale
collabora anche come assistente alla regia. Parallelamente lavora come redattrice per l’agenzia editoriale Studio
Lemmari, con la quale collabora a diverse pubblicazioni, tra cui l’ultima edizione del Nuovissimo Vocabolario Treccani
2022.
Fabio Pisano
Nato a Napoli nel 1986, studia Scienze Biotecnologiche, dando alla sua
mente una forma scientifica, coltivando nel frattempo la passione per la
drammaturgia, studiando con diversi drammaturghi tra cui Mark Ravenhill,
Martin Crimp, Enzo Moscato, Davide Carnevali; fertile l'incontro con alcuni
autori della nuova scena spagnola, tra cui Esteve Soler, Jose Mora, Ana
Valubena. Per la regia, si ricordano gli incontri con Oskaras Korsunovas,
Massimiliano Civica, Laura Curino. Ha partecipato a diversi concorsi
nazionali dedicati alla drammaturgia, vincendone alcuni quali i premi Sipario.it, Aldo Nicolaj, Salvatore Quasimodo,
Annibale Ruccello, la “Honorable Mention For Best Original Story” al Festival Internazionale ISA – Indipendent Shorts
Awards di Los Angeles per un corto cinematografico. E inoltre il Premio Hystrio 2019, il Premio Fersen e il Premio
Nuovesensibilità 2.0 nel 2020 e nel 2022. La scrittura cinematografica lo premia con la finale al Premio Solinas 2021.
Legge molta drammaturgia contemporanea e crede sia necessario, per chi scrive, avere sempre una strada oscura,
affinché si possa esplorare il genere ed evolvere la forma. Senza però mai tradire la narrazione.
Pier Lorenzo Pisano
Regista e autore di cinema, teatro e narrativa, è nato a Napoli nel 1991.
Diplomato in regia al Centro Sperimentale di Roma, esordisce con il
cortometraggio Così in terra (2018), presentato in concorso al 71° Festival di
Cannes, nella selezione ufficiale dei Nastri d’Argento, nella cinquina Globi
d’Oro e scelto in più di cinquanta festival internazionali. Il suo secondo
cortometraggio, Antiorario (2019), è prodotto e presentato dal 72° Festival di
Locarno. Nello stesso anno dirige in teatro la produzione italiana di Per il tuo
bene ed è autore in residenza presso il New York Theater Workshop e il Royal
Court Theatre. I suoi testi teatrali sono tradotti in dodici lingue e il suo lavoro
è stato presentato in programma al 72° Festival d’Avignon nel Forum des
Nouvelles Écritures Dramatiques Européennes. Ha ricevuto i maggiori premi italiani per la nuova sceneggiatura e
drammaturgia, tra cui il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, Solinas e Hystrio. Nel 2022 è uscito il suo primo
romanzo Il buio non fa paura (NN Editore). È attualmente Artista Associato presso il Piccolo, per il quale ha firmato la
regia di Carbonio, testo vincitore del 56° Premio Riccione per il Teatro, pubblicato con il Saggiatore, che torna in scena
nel febbraio 2023.
Tobia Rossi
Nato a Ovada (AL) nel 1986, è drammaturgo e sceneggiatore. Si è formato al CRT-
Centro di Ricerca per il Teatro di Milano e alla Civica Scuola di Cinema Luchino
Visconti di Milano, oltre che col progetto Short Latitudes con Giuseppe Manfridi,
Steve Waters e Caroline Jesters e alla Biennale di Venezia con Mark Ravenhill.
Autore di prosa, teatro musicale, film e documentari, collabora coi principali teatri
milanesi. È vincitore del Bando Ndn Network Drammaturgia Nuova con Las
Vegas (2012), selezionato per Tramedautore col monologo La mia massa
muscolare magra (2014), segnalato al Premio Hystrio Scritture per la Scena_35
con La Cosa Brutta (2016), vincitore del Premio Una Commedia in Cerca d’Autore
con Freddy Aggiustatutto (2017) e vincitore del Premio Mario Fratti con Nascondino (2019), prodotto nel 2022 presso
il The Tank Theater di New York. Il suo testo Il principe dei sogni belli (2020) è selezionato dal Teatro Due di Parma
per il progetto Mezz’ore d’autore e I Signori dell'Universo è scelto da Elisabetta Pozzi per la rassegna Teatro Aperto del
Centro Teatrale Bresciano (2021). Lavora inoltre come story editor e insegnante di scrittura creativa.
Martina Ruggeri / Industria Indipendente
Ha studiato lettere classiche e continua a praticare lo studio con ossessione. Con il
nome di Industria Indipendente insieme a Erika Z. Galli dal 2005 firma e
condivide una ricerca dedita alle arti performative e visive. A innescare il loro fare è
l’incontro tra prospettive che, nel riconoscersi e nel confondersi, spalancano altre
possibilità espressive. Qualcosa che nasce già come condiviso, collettivo, pieno ma
senza soggetto: un dialogo a più corpi, voci individuali e tracce espressive. Tra i loro
spettacoli, drammaturgie e formati ibridi È tutta colpa delle madri (2014), Supernova (Premio Hystrio 2014), I ragazzi del Cavalcavia (2015), Ho tanti affanni in
petto (2015), Lucifer (2017), Aminta (2017,
regia Brinchi/Spanò), Dunno_analoghìa superpower (2018), Lullaby, Attika e Merende (2019). Nel 2020-2022 è artista
residente di Oceano Indiano, il progetto produttivo e abitativo del Teatro di Roma – Teatro Nazionale, con cui nel 2020
ha fondato Radio India. Klub Taiga (Dear Darkness), l’ultima creazione di Industria Indipendente, ha debuttato
alla Biennale Teatro di Venezia 2020. Dal lavoro per il teatro e i palcoscenici sono nati un disco (NERO edizioni,
2022), un film (dell’artista visiva Rä Di Martino) e un formato installativo per spazi espositivi (Fondazione Sandretto,
Torino-Palazzo Guarene, maggio-luglio 2022).
Michele Ruol
Nato a Chicago nel 1986, è medico e drammaturgo. Nel 2015 è risultato
vincitore ex-aequo del concorso “Racconti teatrali di guerra e di pace”
indetto dal Teatro Stabile del Veneto con Il solito ignoto. Nel 2017 ha
ricevuto la Menzione speciale Premio Hystrio Scritture di Scena
per Mater certa. Nel 2018 ha vinto il Premio Hystrio Scritture di Scena
con Lea R. ed è stato tra gli autori selezionati per Network Drammaturgia
Nuova. Nel 2022 è vincitore del bando Testinscena
con Giostra. Collabora con diverse compagnie teatrali ed è membro della
compagnia Amor Vacui, con la quale ha contribuito alla scrittura
di Domani mi alzo presto (Menzione speciale Giovani Realtà del Teatro,
2016), Intimità (Menzione speciale Premio Scenario, 2017) e Tutta la vita (2020). Ha pubblicato racconti nelle
raccolte Il Veneto del futuro, Marsilio Editori (2005), Giovani Cosmetici, Sartorio Editore (2008), L’amore ai tempi
dell’Apocalisse, Galaad Edizioni (2015), e sulle riviste letterarie “inutile” (2017) e “effe – Periodico di Altre
Narratività” (2019).
Fabrizio Sinisi
Nato a Barletta nel 1987, è drammaturgo, poeta e scrittore. Nel 2012 ha
debuttato come autore teatrale con La grande passeggiata per la regia di
Federico Tiezzi. In poesia ha pubblicato La fame e Contrasto dell’uomo
e della donna, con cui ha ottenuto la menzione del Premio Carducci
2015. Dal 2010 è dramaturg della Compagnia Lombardi-Tiezzi di
Firenze e del Teatro Laboratorio della Toscana. Attivo anche nel teatro
musicale, nel 2017 debutta al Maggio Musicale Fiorentino con il
melologo Ravel, diventandone uno tra i più giovani protagonisti. Lavora
stabilmente con i maggiori teatri nazionali, collaborando con i più
importanti registi della scena italiana. Nel 2017 pubblica Tre drammi di
poesia, con cui viene selezionato tra i dieci autori italiani del progetto internazionale Fabulamundi. Dal 2018 è artista
residente presso il CTB – Teatro Stabile di Brescia. Nel 2018 con La grande passeggiata vince la menzione
dell’American Playwrights Project, nel 2019, con Guerra santa, il Premio Testori per la Letteratura e nel 2021 ha
ottenuto il Premio Nazionale dei Critici di Teatro. È edito in Germania da Lauke Verlag e negli Stati Uniti dall’editore
Hentschker. Collabora stabilmente con “Domani” e “Doppiozero”. Suoi lavori sono stati tradotti e rappresentati anche
in Austria, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera e Stati
Uniti.
Pablo Solari
Regista e autore teatrale, classe 1989 si diploma in Regia teatrale presso la Civica
Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2015. Firma la drammaturgia di Oreste, parte
dello spettacolo vincitore Premio Ubu e Premio della Critica 2016 Santa Estasi di
Antonio Latella. Firma l’adattamento drammaturgico de I cavalieri di Aristofane
rappresentato durante il 54° Festival Nazionale di Dramma Antico di Siracusa,
con Francesco Pannofino, Gigio Alberti, Antonio Catania, Roy Paci e altri. Tra le
sue regie: L’indifferenza; Contenuti Zero Varietà; Carapace, in collaborazione
con il musicista Roy Paci; L’amore ai tempi dello storytelling, scritto e diretto in
collaborazione con il gruppo satirico Il terzo segreto di satira; Elia Kazan.
Confessione americana, presentato all’interno della Biennale di Venezia Teatro 2020. Debutta come regista d’opera
dirigendo due atti unici inediti nella serata 4 one-act operas in chiusura della Biennale di Venezia Musica 2019. È
finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2019 con il testo Woody è morto. Attualmente è direttore creativo
per Balich Wonder Studio, casa di produzione di eventi internazionali e cerimonie Olimpiche.
Luca Tazzari
Nato a Fano nel 1994, si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo
Grassi nel 2016 come Autore Teatrale. Nel 2021 partecipa alla prima
edizione di Scritture, corso diretto da Lucia Calamaro. È stato docente di
drammaturgia e storia del teatro per il corso professionale per attore di
Accademia56 di Ancona. Nel 2019 è in finale al Premio Riccione “Pier
Vittorio Tondelli” con Il Gallo del mal di testa. Ha collaborato e collabora
con il carnevale di Fano come drammaturgo, e con Sandro Fabiani
soprattutto per eventi e laboratori legati alla provincia di Pesaro Urbino. Ha
partecipato ai progetti Abbecedario per il mondo nuovo e Calendario
civile del Piccolo. Drammaturgo della compagnia Pallaksch, con cui mette in
scena le proprie opere, oltre al teatro ha girato il cortometraggio San Giorgio e il Drago e produce ceramiche sotto lo
pseudonimo di tazzeditazza.
Francesco Toscani
Nato a Como nel 1996, è ammesso nel 2017 al Corso Autore
Teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, dove si
diploma nel 2020. Il suo primo testo teatrale, La fame, è finalista
all’edizione 2019 del Premio Hystrio Scritture di Scena, dove vince
la segnalazione “Fabulamundi – Beyond Borders?”. Nel 2021 è
finalista del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”
con Claustrofobia dei cieli; nel 2022 è selezionato dalla Biennale di
Venezia per partecipare a Biennale College Autori. Nell’autunno
2019 partecipa al progetto NEON_10: New energies on network, organizzato da PAV Fabulamundi e lacasadargilla, che
prevede una settimana di residenza artistica a Varsavia e una a Targu Mures (Romania). Produce in residenza il testo in
lingua inglese The scorpion che, riadattato come radiodramma, viene rappresentato al Festival Fabulamundi di Targu
Mures nell’ottobre del 2020 e premiato con la menzione speciale del premio speciale in onore del Presidente della
Repubblica nell’ambito della 73° edizione del Prix Italia nel giugno 2021. Nel corso del 2021 collabora con il
Piccolo per il progetto Abbecedario per il mondo nuovo.
Le illustrazioni
Francesca Mariani
Artista itinerante dall’immaginario poetico in cui la figura umana, la città e la natura si
uniscono e diventano paesaggi sospesi, emotivi e onirici. I suoi lavori nascono dalla
miscela di inchiostro nero, caffè, fiori e foglie vere, fili, spartiti e vecchie carte. Ogni
opera è narrazione. Antropologia Culturale e una tesi con lode in Critica d’Arte, workshop
e la scuola d’illustrazione romana Officina B5, la sua formazione. Maturando esperienze
professionali in illustrazione tradizionale e digitale, lavora come illustratrice freelance a
Roma, dove dal 2019 ha il suo atelier a Campo de’ Fiori, in Vicolo de’ Bovari 7. L’amore per la natura e per una
dimensione intima propria delle sue radici, Ascoli Piceno, si mescola alla vita metropolitana: Roma, Parigi, Milano e di
nuovo Roma. Oltre alla sua produzione personale, realizza lavori su commissione per aziende, enti e privati e partecipa
a mostre ed eventi di arti visive e artigianato creativo proponendo anche progetti installativi site-specific e interventi di
arte urbana. Collabora con gallerie d’arte, agenzie di comunicazione, studi fotografici, riviste, case editrici, negozi,
festival artistici e compagnie teatrali. Tra queste, spicca la sinergia con la compagnia lacasadargilla, con la quale ha dato
forma e sostanza al progetto #ITALIANSTORIES.