Aidavenerdì 8 settembre ore 20.45
L’ultima settimana dell’Opera Festival 2023 riscuote grande interesse nel pubblico, decretando il tutto esaurito con anticipo per le ultime recite, come quella di Aida di venerdì 8, tredicesima e ultima rappresentazione del titolo-simbolo dell’Anfiteatro nel nuovo allestimento con cui il poliedrico regista Stefano Poda ha inaugurato la 100^ stagione areniana. Per consentire a tutti gli spettatori di assistere allo spettacolo, Fondazione Arena apre eccezionalmente le vendite per 300 posti in gradinata di 6° settore a visibilità laterale.
È stata definita un’Aida “di cristallo” perché sono le trasparenze a dominare il palcoscenico, un grande piano inclinato, piramidi di luce, una colossale mano, simbolo del potere dell’uomo di creare e distruggere, benedire e uccidere. Il mondo in guerra che divide Aida e Radames è rappresentato in scena da oltre 400 tra figuranti partecipi dei conflitti dentro e fuori i personaggi, Ballo (coordinato da Gaetano Petrosino) e Coro (preparato da Roberto Gabbiani), coinvolti in un viaggio dantesco dagli inferi alla pace. Led, laser e inediti effetti luce esaltano le linee dell’Arena mentre i costumi rimandano all’iconografia classica dell’Egitto, a una ritualità senza tempo, all’arte contemporanea, Paco Rabanne, Capucci, Damien Hirst.
Anche per l’ultima recita del capolavoro verdiano sono in scena artisti di prestigio internazionale, già applauditi in diversi titoli nel corso della 100^ stagione: protagonista è il soprano Maria Josè Siri, uruguaiana di casa in Italia e a Verona, con il tenore coreano Yonghoon Lee quale Radames, il mezzosoprano francese Clémentine Margaine quale principessa Amneris. A capo dei due popoli nemici troviamo due debutti di questo Festival, il baritono armeno Gevorg Hakobyan come Amonasro, Re etiope e padre di Aida, e il basso Vittorio De Campo come Re degli Egizi; si riconfermano infine il gran sacerdote Ramfis del basso polacco Rafał Siwek, il messaggero di Riccardo Rados, la sacerdotessa di Francesca Maionchi. Questo prestigioso cast internazionale, con Orchestra e Coro di Fondazione Arena, è diretto dal maestro Daniel Oren. Il 100° Arena di Verona Opera Festival si conclude sabato 9 settembre con l’ultima recita de La Traviata, anch’essa da tempo sold-out in ogni settore. Nel frattempo, sono già in vendita tutte le date del 101° Festival 2024.
Nell’anno del 100° Arena di Verona Opera Festival 2023, patrocinato dal Ministero della Cultura e dalla Regione del Veneto, sono molte le iniziative che coinvolgono tutta la città: conclusa la mostra fotografica 100 volte Callas al Palazzo della Gran Guardia, Fondazione Arena propone per tutta la durata del Festival la mostra Aida 100 che documenta con gli inediti scatti di Ennevi i molti particolari della nuova produzione firmata da Stefano Poda, visitabile presso la libreria Feltrinelli di via Quattro spade. Da segnalare è anche la preziosa mostra Arena di carta, con i manifesti storici provenienti dalla collezione Salce, visitabile dalle 10 alle 18 ogni venerdì, sabato e domenica fino al 1° ottobre presso il Museo Archeologico Nazionale al Teatro Romano. L’eccezionalità di questa edizione si rispecchia anche nel parterre degli sponsor privati. Ai partner storici si aggiunge un folto numero di nuovi marchi. Tra gli sponsor di lungo corso Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, RTL 102.5. Alla compagine degli official sponsor si aggiungono quest’anno Forno Bonomi, Metinvest/Saving Lives, Genny, che firma le nuove divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner, a marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e al Cultural Partner Palazzo Maffei, vanno ad aggiungersi Acqua Dolomia, Sanagol e Mantova Village. Un ringraziamento doveroso va naturalmente anche a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana, dell’omonimo pastificio, e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
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