FAROUT Live Arts Festival – LONG STORY SHORT
a BASE Milano
Un programma che mescola teatro, musica, danza e arti visive da una prospettiva transdisciplinare tra BASE e la città.
HIGHLIGHTS DEL WEEKEND
sabato 14 e domenica 15 ottobre
Fino al 17 ottobre 2023
BASE
via Bergognone 34, Milano
www.base.milano.it
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Métron Extended, Fabrizio Saiu. @BASE Milano
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Prosegue fino al 17 ottobre 2023 la terza edizione di FAROUT, il festival dedicato alle molteplici forme dello spettacolo dal vivo di BASE Milano, che quest’anno si sviluppa a partire dal titolo LONG STORY SHORT: la celebrazione di tante storie contro Una Storia.
Artiste e artisti provenienti da diversi Paesi del mondo portano a FAROUT 2023 le loro storie e visioni umane, politiche, sociali.
Prime nazionali e repliche di performance che hanno riscosso successo internazionale sui temi del corpo e della parola come strumenti di liberazione e resistenza ai canoni, del dialogo (im)possibile tra mondi in conflitto; della reazione generazionale al crollo delle ideologie; della liberazione della rappresentazione della sessualità dalle dinamiche patriarcali.
Dall’incontro di queste proposte si sviluppano i percorsi che il pubblico potrà scegliere di intraprendere, alla scoperta di una voce plurale della storia.
Numerosi gli appuntamenti in programma per il weekend tra performance, teatro, danza e musica.
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Once More, Jacopo Benassi e Kinkaleri. @BASE Milano
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SABATO 14 OTTOBRE
H 16.00 – BASE Milano
IT’S A SECRET – KALEIDER
IUn performer, il pubblico, una storia tramandata a voce e fisicamente: It’s A Secret instaura una catena di racconti verbali uno a uno che si trasformano di volta in volta, da persona a persona, a seconda della nostra percezione, della memoria, del linguaggio e dell’immaginazione. Al tempo stesso a chi partecipa verrà affidata una tavoletta con delle istruzioni e la richiesta di rispondere a delle domande su una piattaforma online: i frammenti tracceranno un percorso spazio-temporale della storia, a cui solo l* partecipanti avranno accesso. In collaborazione con Storytel, le storie trasmesse saranno quelle raccontate in Tell Me Mama, nove ritratti ritratti di donne afrodiscendenti, raccontati da donne afrodiscendenti a cura di Igiaba Scego e Esther Elisha.
H 16.00 – BASE Milano
SENSE / SAMARA EDITIONS – Eva Neklyaeva, Marco Cendron e Lisa Gilardino
Samara Editions è un progetto di Eva Neklyaeva, Marco Cendron e Lisa Gilardino che invita artiste e artisti a creare performance in scatola. Acquistando un biglietto per Samara, ricevi un box che contiene tutto il necessario per vivere una premiere nell’intimità del tuo spazio privato. “Sense” di Kate McIntosh è un kit di oggetti e di semplici azioni da sperimentare quando vuoi, come vuoi e con chi vuoi. Il cofanetto contiene tre proposte distinte, ognuna unica e da vivere indipendentemente dalle altre: un’esplorazione olfattiva che può creare confusione sulla propria specie di appartenenza, un rituale che trasforma il cuore in uno zampillio di luci e un gioco di carte, illustrato da Maria Giulia Chistolini aka Accappatoio, che avvia interazioni inaspettate tra mani sconosciute. “Sense” è una piccola raccolta di stimoli sensoriali progettati per aprire e riorganizzare la percezione degli eventi quotidiani; un invito a lasciarsi sorprendere dalla materialità dei corpi, ad ascoltare, esplorare, giocare con i propri sensi.
H 16.00 – BASE Milano
PROTOPLASMIC FLOW / SAMARA EDITIONS – Jenna Sutela
Protoplasmic flow è una creazione performativa di Jenna Sutela che viene consegnata agli spettatori in scatola. Uno dei collaboratori abituali dell’artista, il Physarum polycephalum, è considerato un computer naturale. Questo microrganismo giallo e policefalo, di origine antiche, processa dati senza avere un sistema nervoso, operando attraverso comunità di nuclei che possiedono un’intelligenza spaziale avanzata. Se il microrganismo non trova le risorse di cui ha bisogno, va in ibernazione fino a che non arrivano migliori condizioni, teoricamente è immortale. Negli anni Sutela ha ingerito il microrganismo durante le sue performance interiorizzandolo come una forma di intelligenza artificiale e assimilando suo il comportamento. Il progetto che Jenna Sutela ha immaginato per e con Samara Editions offre agli spettatori l’occasione di entrare in contatto con questo sorprendente organismo. Flusso Protoplasmatico è la seconda commissione di Samara Editions – Performances by post. Samara Editions invita gli artisti ad immaginare come la loro pratica può trasformarsi in un oggetto che attivi un’esperienza performativa.
H 17.00 / 18.00 / 19.00 – Room 1400 BASE Milano
DE LOS MUERTOS A MILANO – ZIMMERFREI (ANNA de MANINCOR – MASSIMO CAROZZI) e MARIA CATERINA FRANI – DAVIDE PEPE – FABIO SAJIZ
“Una ragazza indossa le scarpe della sua migliore amica defunta, per far sì che continui a camminare nel mondo”. Ci sono alcuni gesti, oggetti, pensieri, azioni concrete che collegano il mondo dei vivi a quello dei morti: prendendo spunto dalla convivenza collaborativa tra vivi e morti che esisteva nel culto etrusco e latino dei Lari – e che esiste ancora in alcune culture sincretiche, a Oaxaca come a Napoli – il lavoro di ZimmerFrei unisce ricerca documentaria e azione dal vivo, portando in scena alcuni gesti quotidiani che legano i vivi alle persone scomparse che sono ancora in attività nel presente.
H 19.00 – GROUND HALL BASE Milano
END OF THE STORY – FAROUT CLOSING PARTY
Finisce FAROUT, ma non ci salutiamo senza prima fare festa.
Lo facciamo con Lester Mann e Mattia Dambrosio, in simbiosi con Rabii Brahim, Agnesoride e Chickpea. Cinque elementi dei molti ingredienti di Armonika, laboratorio sartoriale di idee in forma di party. Un vortice centrifugo, dove i dischi si susseguono senza soluzione di continuità, da cui escono sonorità magnetiche che spaziano dentro e fuori i generi.
Atmosfere astratte si sciolgono in dancefloor vibranti.
Non si tratta della semplice festa in sé, ma di un organismo unico e fluido: tutto converge, musiche demodé e ricerca sulla contemporaneità, e tutto si spande, i sensi in primo luogo. Un limbo tra la fine e l’inizio.
H 21.00 – Room 1400 BASE Milano
JERUSALEM – STAN / ATTA NASSER & SCARLET TUMMERS
“Si può imparare qualcosa da ogni persona che si incontra. Ogni persona sa qualcosa che tu non sai”. Atta Nasser e Scarlet Tummers cercano di capirsi da questo punto di vista: qual è la differenza tra il bene e il male? Cosa spinge le persone a credere?
Gerusalemme è la culla della religione, di un conflitto in corso. Ma è anche un luogo dove si vive e si ride. Il palcoscenico diventa il campo di ricerca della propria identità e di Gerusalemme in tutti i suoi diversi aspetti.
H 22.30 – BASE Milano
RAVE TO LAMENT – KATERINA ANDREOU
Piena di nostalgia per un’epoca che non ha mai conosciuto, Katerina Andreou rende qui omaggio all’epoca d’oro della cultura rave degli anni ’90. Un’esplosione di movimento impulsiva e percussiva, in cui l’artista duetta con un’automobile sintonizzata.
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Himalaya, Eliza Zuppini e M.E.S.H. @BASE Milano
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DOMENICA 15 OTTOBRE
H 15.00 – BASE Milano
SENSE / SAMARA EDITIONS – Eva Neklyaeva, Marco Cendron e Lisa Gilardino
Samara Editions è un progetto di Eva Neklyaeva, Marco Cendron e Lisa Gilardino che invita artiste e artisti a creare performance in scatola. Acquistando un biglietto per Samara, ricevi un box che contiene tutto il necessario per vivere una premiere nell’intimità del tuo spazio privato. “Sense” di Kate McIntosh è un kit di oggetti e di semplici azioni da sperimentare quando vuoi, come vuoi e con chi vuoi. Il cofanetto contiene tre proposte distinte, ognuna unica e da vivere indipendentemente dalle altre: un’esplorazione olfattiva che può creare confusione sulla propria specie di appartenenza, un rituale che trasforma il cuore in uno zampillio di luci e un gioco di carte, illustrato da Maria Giulia Chistolini aka Accappatoio, che avvia interazioni inaspettate tra mani sconosciute. “Sense” è una piccola raccolta di stimoli sensoriali progettati per aprire e riorganizzare la percezione degli eventi quotidiani; un invito a lasciarsi sorprendere dalla materialità dei corpi, ad ascoltare, esplorare, giocare con i propri sensi.
H 15.00 – BASE Milano
PROTOPLASMIC FLOW / SAMARA EDITIONS – Jenna Sutela
Protoplasmic flow è una creazione performativa di Jenna Sutela che viene consegnata agli spettatori in scatola. Uno dei collaboratori abituali dell’artista, il Physarum polycephalum, è considerato un computer naturale. Questo microrganismo giallo e policefalo, di origine antiche, processa dati senza avere un sistema nervoso, operando attraverso comunità di nuclei che possiedono un’intelligenza spaziale avanzata. Se il microrganismo non trova le risorse di cui ha bisogno, va in ibernazione fino a che non arrivano migliori condizioni, teoricamente è immortale. Negli anni Sutela ha ingerito il microrganismo durante le sue performance interiorizzandolo come una forma di intelligenza artificiale e assimilando suo il comportamento. Il progetto che Jenna Sutela ha immaginato per e con Samara Editions offre agli spettatori l’occasione di entrare in contatto con questo sorprendente organismo. Flusso Protoplasmatico è la seconda commissione di Samara Editions – Performances by post. Samara Editions invita gli artisti ad immaginare come la loro pratica può trasformarsi in un oggetto che attivi un’esperienza performativa.
H 16.00 – BASE Milano
IT’S A SECRET – KALEIDER
IUn performer, il pubblico, una storia tramandata a voce e fisicamente: It’s A Secret instaura una catena di racconti verbali uno a uno che si trasformano di volta in volta, da persona a persona, a seconda della nostra percezione, della memoria, del linguaggio e dell’immaginazione. Al tempo stesso a chi partecipa verrà affidata una tavoletta con delle istruzioni e la richiesta di rispondere a delle domande su una piattaforma online: i frammenti tracceranno un percorso spazio-temporale della storia, a cui solo l* partecipanti avranno accesso. In collaborazione con Storytel, le storie trasmesse saranno quelle raccontate in Tell Me Mama, nove ritratti ritratti di donne afrodiscendenti, raccontati da donne afrodiscendenti a cura di Igiaba Scego e Esther Elisha.
H 16.00 / 18.00 – BASE Milano
IL CORPO POLITICO – CORPS CITOYEN
Il corpo politico è il soggetto principale di Gli Altri, un progetto performativo di CORPS CITOYEN. Il lavoro cerca di mettere in discussione il potere narrativo della rappresentazione di sé e dell’altro, da un lato, e la natura politica dei corpi nella loro stessa presenza e posizionamento all’interno della rappresentazione, attraverso la lente dell’ironia e l’oscillazione tra realtà documentaria e finzione dichiarata. “Can the subaltern speak?” si chiedeva Gaiatri Spivak in un famoso discorso del 1988 sul marxismo e l’interpretazione della cultura. Definire chi ha diritto di parola nella sfera pubblica è oggi più che mai un tema centrale nella ridefinizione dei ruoli di potere che caratterizza il rapporto con soggetti considerati minori. La narrazione occidentale ha una precisa agency di potere, che definisce l’Altro a partire dalle proprie categorie: per questo, definire chi parla e lo spazio autoriale che occupa sono temi centrali di una pratica performativa che vuole essere contemporanea e politica. Il corpo politico nasce come un laboratorio aperto dove, attraverso alcuni dispositivi della performance – re-enactement, lavoro documentario, pratiche sulla presenza, fictionalization e bio-fiction – cerchiamo di valorizzare la natura politica di ogni corpo e il suo potere attraverso la rappresentazione per eccellenza, la finzione scenica, che aiuta a creare e rafforzare le narrazioni del presente, ma che può essere anche un luogo sovversivo per sabotare le grandi narrazioni attraverso l’inserimento di un altro corpo, una presenza che si espone al pubblico nella sua stessa fragilità e potenza. Per questa edizione di FAROUT Live Arts Festival, Il corpo politico si trasforma in un evento performativo interattivo, dove la sperimentazione delle tecniche e dispositivi performativi lascia spazio ad un’esperienza che vede il pubblico protagonista di un gioco intorno ai corpi, alla loro presenza e rappresentazione.
H 17.00 / 18.00 / 19.00 – Room 1400 BASE Milano
DE LOS MUERTOS A MILANO – ZIMMERFREI (ANNA de MANINCOR – MASSIMO CAROZZI) e MARIA CATERINA FRANI – DAVIDE PEPE – FABIO SAJIZ
“Una ragazza indossa le scarpe della sua migliore amica defunta, per far sì che continui a camminare nel mondo”. Ci sono alcuni gesti, oggetti, pensieri, azioni concrete che collegano il mondo dei vivi a quello dei morti: prendendo spunto dalla convivenza collaborativa tra vivi e morti che esisteva nel culto etrusco e latino dei Lari – e che esiste ancora in alcune culture sincretiche, a Oaxaca come a Napoli – il lavoro di ZimmerFrei unisce ricerca documentaria e azione dal vivo, portando in scena alcuni gesti quotidiani che legano i vivi alle persone scomparse che sono ancora in attività nel presente.
H 17.00 | 20.00 – BASE Milano
TAROT READINGS – Giorgia Ohanesian Nardin
“Mi interessa mantenere salda la relazione tra la pratica della divinazione e la percezione sensibile del corpo, in questo modo le carte sono un oracolo di messa a fuoco della relazione tra parole ed energia.” Da sei anni Giorgia Ohanesian Nardin si relaziona alla lettura dei tarocchi pensandola come una pratica di produzione di domande, un modo per accordare spazio all’emersione di domande o per entrare nella sensazione fisica generata dalle parole. Pensando alla parola come paesaggio e alla divinazione come pratica somatica, le sue letture offrono uno spazio per guardare a ciò che emerge allontanandosi dalla dicotomia della risposta si/no, aprendo all’evocazione sensibile e alla percezione intuitiva come modo per guardare a ciò che sta per accadere.
H 21.00 – Room 1400 BASE Milano
AND THE COLORED GIRLS SAY: DOO DA DOO DA DOO DA DOO – ELISABETTA CONSONNI
And The Colored Girls Say: Doo Da Doo Da Doo Da Doo è un’indagine coreografica sul margine scenico come metafora del margine sociale. Mettendo in scena l’anonimato delle coriste background nella cultura pop musicale americana, si delinea come un chiaroscuro di corpi e di voci all’ombra della ribalta. È un concerto di voci non in capitolo, di seconde voci, comparse e sfondi. È uno show senza la star, è quello che sta attorno all’oggetto messo a fuoco in un’immagine, è il bianco attorno alle parole scritte. È tutto quello che sta oltre una linea di margine e a cui non è dato entrare nella luminosa zona delle luci della ribalta.
H 22.30 – BASE Milano
RAVE TO LAMENT – KATERINA ANDREOU
Piena di nostalgia per un’epoca che non ha mai conosciuto, Katerina Andreou rende qui omaggio all’epoca d’oro della cultura rave degli anni ’90. Un’esplosione di movimento impulsiva e percussiva, in cui l’artista duetta con un’automobile sintonizzata.
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Tarot Readings, Giorgia Ohanesian Nardin. @BASE Milano
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Le artiste e gli artisti coinvolti in FAROUT Live Arts Festival 2023:
Soukaina Abrour — Katerina Andreou — Valentino Barrioseta e Steve Happi — Jacopo Benassi e Kinkaleri — Daniel Blanga Gubbay — Neunau — Chiara Paris — Pietro Porro — Valentina Ragno — Silvia Calderoni e Ilenia Caleo — Elisabetta Consonni — Corps Citoyen — Giulia Crispiani — Tomas Gonzalez e Igor Cardellini — Dario Moroldo e Eva Geatti — Bush Hartshorn/Teatro di Sardegna — Marie-Caroline Hominal — Kaleider — Göksu Kunak e Giulia Mengozzi — Sara Leghissa, Marzia Dalfini e Maddalena Fragnito — Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci — Metrocubo — Mombao — Giorgia Ohanesian Nardin — Lucia Palladino — Lester Mann b2b Mattia Dambrosio, Rabii Brahim + Agnesoride + Chickpea — Parra for Cuva e Tamati — Zoe Romano — Fabrizio Saiu — Samara Editions / Jenna Sutela e Kate McIntosh — Adama Sanneh e Gabriela Gomez-Mont — STAN / Atta Nasser e Scarlet Tummers — Benno Steinegger e Jovial Mbenga — Lwando Xaso e Nana Akosua Hanson, Ilaria Speri, Olena Rosstalna, Rowan Roydon Pybus — ZimmerFrei / Anna de Manincor, Massimo Carozzi e Maria Caterina Frani, Davide Pepe, Fabio Sajiz — ubibroki — Elisa Zuppini e M.E.S.H.
BASE Milano
BASE Milano è un centro culturale ibrido al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell’ex-Ansaldo in zona Tortona. Un hub creativo dall’atmosfera internazionale che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arte, impresa, welfare e formazione.
Non è un museo, non è un teatro, non è solo uno spazio aggregativo, non è un coworking tradizionale, non è un locale da ballo. È tutte queste cose insieme e anche molto altro.
Qui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica, festival dedicati a design e arte, appuntamenti musicali e un programma pubblico annuale che apre lo spazio 365 giorni all’anno.
BASE si pone come istituzione artistica plurale e inclusiva, che abilita e promuove condizioni di accesso, convivenza e collaborazione tra i soggetti della filiera culturale e creativa.
FAROUT è un’iniziativa ideata da BASE Milano
Con il contributo di: Unione Europea Programma Europa Creativa, Ministero della Cultura, Comune di Milano nell’ambito del progetto Milano è Viva
Con il supporto di: Volvo Car Italia
Partner: CityLife Shopping District, Storytel, Fondazione Moleskine, Istituto Svizzero, Le Alleanze dei Corpi, Barrio’s, NERO Editions, Pro Helvetia, Le Cannibale, IN SITU Italia, Lo Stato dei Luoghi, Compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli
Partner tecnico: Crema Video
Direzione Artistica: Linda Di Pietro
FAROUT
FAROUT è il pianeta più distante del sistema solare scoperto ad oggi. Letteralmente, “molto lontano, non convenzionale, non abituale”. FAROUT Live Arts Festival è il festival di BASE Milano dedicato alla creazione contemporanea. Performance, concerti, installazioni e panorami immersivi in cerca di nuovi punti di vista. Un viaggio per osservare la terra e i suoi organismi (umani inclusi) dal punto più lontano. Linea guida nella curatela del festival, l’interdisciplinarietà di generi artistici, progetti e sperimentazioni tesi a superare le categorie tradizionali, integrando sempre di più scena, corpo, testo e musica, spaziando fino ai linguaggi connessi alle nuove tecnologie.
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