VajontS 23, il 9 ottobre 2023, a 60 anni dalla tragedia
azione corale di teatro civile in 130 teatri in contemporanea
Al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano (Firenze)
Arca Azzurra porta in scena VAJONTS 23
Lettura collettiva con la partecipazione della cittadinanza
Trent’anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà VajontS 23, azione corale di teatro civile messa in scena in contemporanea in 130 teatri dall’Alto Adige alla Sicilia e anche all’estero.
Il 9 ottobre 2023 a San Casciano (Firenze) Vajonts 23 sarà messo in scena dalla Compagnia Arca Azzurra al Teatro Comunale Niccolini alle ore 21,00. Lo farà con una lettura collettiva con la partecipazione della cittadinanza. Ci saranno brani tratti da “Il filo dell’acqua” di Francesco Niccolini – spettacolo prodotto dalla compagnia nel 2016 in occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze.
La storia del Vajont riscritta, 25 anni dopo il racconto televisivo, da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. La narrazione di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere. «Quella del Vajont – spiega Paolini – è la storia di un avvenimento che inizia lentamente e poi accelera. Inesorabile. Si sono ignorati i segni e, quando si è presa coscienza, era troppo tardi. In tempo di crisi climatica, non si possono ripetere le inerzie, non possiamo permetterci di calcolare il rischio con l’ipotesi meno pericolosa tra tante. Tra le tante scartate perché inconcepibili, non perché impossibili».
Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi, dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, a scuole, chiese, centri civici, biblioteche, piazze di quartiere, dighe e centri parrocchiali. Ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS 23 a partire dalle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna franò nella diga.
«È importante – spiegano da Arca Azzurra – aderire a questo progetto di teatro civile, con un’azione di drammaturgia partecipata che coinvolge la cittadinanza di San Casciano e la nostra Compagnia per celebrare una ricorrenza che ci porta indietro nel tempo ma che risulta estremamente attuale in relazione all’emergenza climatica dei nostri giorni».
VajontS 23 sarà come un canovaccio. Ci sarà chi lo metterà in scena integralmente, chi lo userà come uno spunto e lo legherà alle tante tragedie annunciate che si sono succedute dal 1963 a oggi: in Toscana l’alluvione di Firenze del 1966, in Piemonte si racconterà di quando il Po e il Tanaro esondarono nel 1994, in Veneto delle alluvioni del 1966 e del 2010, in Campania della frana di Sarno del 1998, in Friuli degli incendi del Carso nel 2022, in Alto Adige della valanga della Marmolada del 3 luglio del 2022 e in Romagna dell’alluvione di maggio.
Il Teatro Comunale Niccolini è in Via Roma. L’ingresso allo spettacolo è libero fino ad esaurimento posti. Informazioni allo 055 8290137 – info@arca-azzurra.it
Sul sito www.lafabbricadelmondo.org è possibile trovare la mappa completa dei gruppi che hanno aderito e dei luoghi in cui VajontS 23 andrà in scena il 9 ottobre.
La rete di Vajonts 23 nasce da un’idea di Marco Paolini per Fabbrica del Mondo ed è realizzata da Jolefilm con la collaborazione di Fondazione Vajont. Per informazioni: contattaci@lafabbricadelmondo.org