Bologna 18 ottobre 2023_ È un vero e proprio big dell’animazione mondiale, Bill Plympton, ad aprire la 23esima edizione del Future Film Festival, il principale evento italiano dedicato al cinema d’animazione, VFX, realtà aumentata, gaming e media arts, a Bologna (15-19 novembre) e Modena (24-26 novembre). In programma una world première, un firmacopie e una masterclass insieme a questo autentico mito intergenerazionale. Plympton, noto come l’ultimo vero autore indie nel mondo dell’animazione, apre il Festival con l’anteprima mondiale di Slide, ultima versione del suo ultimo lavoro, un comedy musical western denso di comicità nera, interamente disegnato a mano.
Il regista ha infatti voluto rielaborare la pellicola, già presentata lo scorso giugno al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Il risultato non è solo una versione director’s cut. Nelle intenzioni dell’autore è un nuovo film, la riscrittura di un’opera a cui è particolarmente legato, finanziata grazie al crowdfunding. Come scrive lui stesso nella presentazione del suo progetto: “Cresciuto tra gli alti boschi dell’Oregon, volevo creare un western ambientato tra le montagne ricoperte di foreste. Sono passati 50 anni, ho ricevuto nomination agli Oscar e vinto premi al Festival di Cannes, ed è ora di realizzare un sogno d’infanzia”.
Bill Plympton presenta questa nuova versione di Slide mercoledì 15 novembre, alle 20.30, all’interno di DumBO, l’ex scalo ferroviario trasformato in un distretto creativo, nuova sede bolognese del festival. Il giorno dopo incontra il pubblico durante un firmacopie, mentre venerdì 17 dirige una masterclass dedicata al making of Slide. L’occasione per raccontare i retroscena e i segreti di produzione, dare consigli e offrire un punto di vista indipendente sull’industria creativa dell’animazione.
Road To Portugal – caminho para Portugal
The next big thing nel mondo dell’animazione: in un mercato storicamente dominato da altri paesi, il Portogallo sta emergendo con forza, trainato da capolavori come “Ice Merchants”, di João Gonzalez, e “Tio Tomás, A Contabilidade dos Dias”, di Regina Pessoa. Non è un caso se nel 2024 sarà il paese ospite del Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Ma prima tocca al Future Film Festival, che ha coinvolto i più giovani registi portoghesi e organizzato intorno a loro un focus dedicato a questo paese, con l’importante collaborazione dello studio Tecnica Mista e dell’Ambasciata del Portogallo in Italia.
Già mercoledì 15, giorno di apertura di FFF, il pubblico può incontrare Vier Niev, del collettivo Cola Animation, regista indipendente e animatore di cortometraggi, esperienze VR/AR e mostre d’arte. In programma, alle 18, anche la proiezione di cortometraggi prodotti dallo studio. A partire dalle 19.30 si brinda al Portogallo durante il cocktail di apertura della 23esima edizione del FFF. L’inaugurazione ufficiale della rassegna è dedicata proprio ai 100 anni dell’animazione portoghese.
Giovedì, alle 15, l’ospite d’onore è Fernando Galrito, direttore del Monstra Festival, che presenta una serie di corti di animazione che raccontano l’evoluzione del settore dalle origini, nel 1923, ai nostri giorni. Più tardi, alle 16.30, Galrito partecipa a una tavola rotonda insieme ad altri “pesi massimi” come Josè Maria Ribeiro, regista del film Nayola, in concorso al FFF e Roberto Vecchi, docente di portoghese all’Università di Bologna.
Alle ore 19, dopo avere raccontato lo stato dell’arte dell’animazione portoghese, spazio all’opera d’esordio di José Maria Ribeiro, Nayola, presentato in anteprima in Italia: un caleidoscopico e sovversivo affresco sociale che racconta la guerra che ha dilaniato l’Angola, paese d’origine del regista, attraverso le voci di tre donne di generazioni differenti: la nonna Lenena, la figlia Nayola e la nipote Yara.
Anche a Modena, seconda sede del FFF, il Portogallo è protagonista con un doppio appuntamento al Cinema Astra: sabato 26 novembre si proiettano le opere più rappresentative, dal 1923 ad oggi, dell’animazione portoghese, a cura del Monstra Festival, seguite alle ore 20 da Nayola, il film presentato in concorso a Bologna.
Cinema Selfmade, sweded e sperimentale
“Be Kind, Remake!”, ovvero il filone amatoriale uno dei temi portanti di questa edizione, nata sotto il segno del quasi omonimo capolavoro di Michel Gondry, Be Kind Rewind. La pellicola, dedicata al cinema sweded, fatto a mano, con povertà di mezzi e ricchezza di ispirazione, viene proiettata giovedì 16 novembre, alle 22, anticipata dal documentario Michel Gondry, Do It Yourself di François Nemeta. Lo presentail noto critico cinematografico Roy Menarini.
Al pubblico, su prenotazione, il Festival offre una piccola chicca, un laboratorio di cinema handmade realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si partecipa creando da zero il proprio cortometraggio con materiale di recupero, utilizzando la tecnica a passo uno. Appuntamento ogni giorno (dal 15 al 19 novembre), e per tutto il giorno, dalle 10 alle 20, nello Spazio Be Kind, Remake!, una sala attrezzata con monitor e strumentazioni “del mestiere”, dedicata alle produzioni degli studenti, in collaborazione con Blockbuster Bend (Oregon – USA), l’Accademia di Belle Arti di Bologna e Demetra Formazione.
In questo contesto, venerdì 17, riflettori puntati sull’evento Archeologia futura: alle 19 si presentano i lavori degli studenti del primo, secondo e terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che con la guida di Maurizio Finotto, docente e grande collezionista di opere sweded, hanno realizzato vari corti originali, ispirati ai caposaldi del cinema. Subito dopo si proiettano due lavori fuori concorso, nel segno dell’ucronia di ispirazione preistorica, ovvero Incanto La Leggenda, di Massimo Finotto, e Pablo di Neanderthal, di Antonello Matarazzo, alla presenza dello scrittore Ermanno Cavazzoni e di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento.
La serata continua e si tinge di noir, in perfetto stile venerdì 17, con la proiezione di tre lungometraggi da brivido: alle ore 20,30 si parte con la premiere italiana di Junk Head, di Takehide Hori (Giappone, 2021), seguito da, alle ore 22,30, un’altra premiere, Unicorn Wars di Alberto Vazquez (Francia, Spagna, 2022).
Per chiudere la triade, alle ore 24 Mad God di Phil Tippett (USA, 2021).
La maratona horror prosegue tutta la notte con dei grandi classici dei maestri del brivido e agli spettatori che rimarranno fino alla mattina verrà offerta la colazione.
Alla frontiera tra umano, artificiale e post-umano
Non solo disegni fatti a mano in stile Bill Plympton, pupazzi che si muovono a passo uno, effetti speciali old fashioned. Il FFF apre la porta alla realtà virtuale e aumentata, attraverso le opere italiane e internazionali del concorso New Frontiers, al quale è dedicato un premio: il pubblico indossa il casco e si immerge nelle simulazioni, scopre proposte adatte a nuove piattaforme, mixed media, installazioni multimediali, performance. Si immerge nel futuro. Infatti, è nella natura del FFF integrare nuovi linguaggi, cogliere le sfide dell’umano e del post-umano. A partire dall’opera scelta per rappresentare questa edizione, creata da Mr Jose, alias di Josè A. Hernandez, che utilizza l’intelligenza artificiale – e in particolare Midjourney – come una penna con cui scrive scene immaginifiche. La locandina del Festival fa parte di una serie, “AIdeal world”, protagonista di una mostra dedicata all’interno della manifestazione. Tutti questi stimoli aprono a riflessioni mai banali,come quelle portata all’interno del festival da Gianluigi Bonanomi, giornalista hi-tech animatore di un talk intitolata “Sette film (non sci-fi) per capire l’Intelligenza Artificiale”, in programma sabato 18 novembre, alle 16. Una conversazione che parte da pellicole come Karate Kid, Indiana Jones, Non ci resta che piangere, passando perfino per Mr Bean, per andare alla radice della differenza tra umanità e algoritmo. Infine, il 25 novembre, a Modena, torna l’hackathon, uno dei must del FFF. Il laboratorio aperto, ex centrale elettrica, si prepara ad essere invaso da giovani sviluppatori e realizzatori di videogame, in una speciale edizione con un tema che verrà svelato in prossimità dell’evento. La due giorni modenese è dedicata al gaming, ma anche alla realtà aumentata e virtuale e in generale alla gamification. L’iniziativa è organizzata da Doc Servizi e dalla sua area Doc Games, Comics & Cartoons, in collaborazione con l’Associazione Amici del Future Film Festival, e con il sostegno del Comune di Modena.
Per iscriversi all’hackathon https://forms.gle/6oE5sAuw5HnMFDycA
La 23esima edizione del Future Film Festival sarà ad ingresso gratuito grazie al supporto di Conad ad eccezione di masterclass e workshop, che saranno invece a pagamento. Le iscrizioni verranno aperte mercoledì 20 ottobre 2023.
Tutte le info su www.futurefilmfestival.it