Non solo palcoscenici per celebri debutti o fiaschi clamorosi, ma spazi d’incontro, di fermenti politici, a volte anche di giochi d’azzardo e occasioni amorose. Più di semplici luoghi di spettacolo, i teatri d’opera – suggerisce Alberto Mattioli – offrono allora la prospettiva migliore per osservare e comprendere l’Italia: è ciò che racconta nel suo ultimo libro, Gran Teatro Italia. Viaggio sentimentale nel paese del melodramma – edito da Garzanti – che presenta venerdì 13 ottobre (ore 17.00) in Sala Carelli al Teatro Costanzi. L’incontro prevede la partecipazione di Roberto D’Agostino, Giancarlo De Cataldo, Federico Freni, Francesco Giambrone e Damiano Michieletto. Modera Paolo Cairoli. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Nel libro Mattioli – già autore di pubblicazioni sul tema quali Meno grigi più Verdi e Pazzo per l’opera – intraprende un viaggio ideale per l’Italia, un grand tour le cui tappe non sono musei o monumenti, ma i prestigiosi luoghi dello spettacolo del Belpaese: un itinerario in cui si mescolano storie, miti e leggende del teatro italiano. Arte e società si intrecciano così nel racconto, delineando un quadro dell’Italia mosso costantemente dai gusti e dalle abitudini del pubblico e dalle mode umane e sociali che hanno accompagnato la storia dell’opera: il nostro «made in Italy – scrive nella prefazione di Gran Teatro Italia Mattioli – di maggior successo internazionale».
Alberto Mattioli (Modena, 1969) scrive per i quotidiani «La Stampa» e «Il Foglio». Esperto d’opera, ha collaborato con molti teatri e riviste italiani e internazionali. Ha pubblicato con Garzanti: Meno grigi più Verdi (2018), Il gattolico praticante (2019), Pazzo per l’opera (2020), Un italiano a Parigi (2021) e, insieme a Marco Ubezio, Elisabetta. La regina infinita (2022).