Teatro del Segno
Teatro Senza Quartiere
PER UN QUARTIERE SENZA TEATRO
(2017 – 2026)
Teatro Senza Quartiere – Stagione 2023-2024
Teatro del Segno – MaNuLSoul
Io & Amy
Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse
da un’idea di Paolo Putzu
con Stefano Ledda (voce narrante) e Manuela Loi / MaNuL (voce)
e con Virgilio Atzori (basso) – Pier Paolo Cardia (pianoforte) – Melania Lai e Chiara Faedda (cori)
Special Guest Ernesto Lopez Maturell (percussioni)
adattamento e regia Stefano Ledda
sabato 4 e domenica 5 novembre – ore 20.30 – Teatro TsE – Cagliari
Omaggio alla Regina del Soul Bianco con “Io & Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse” in cartellone sabato 4 e domenica 5 novembre alle 20.30 al TsE di Is Mirrionis a Cagliari per un duplice appuntamento tra parole e note che dà il la alla Stagione 2023-2024 di Teatro Senza Quartiere organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026. Un intrigante e coinvolgente spettacolo-concerto ideato e scritto da Paolo Putzu e interpretato da Stefano Ledda, che firma anche adattamento e regia, con la cantante MaNuL (al secolo Manuela Loi) e i musicisti Virgilio Atzori (basso) e Pier Paolo Cardia (pianoforte), con Melania Lai e Chiara Faedda (cori) e – special guest – il percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez Maturell (batterista dell’Orchestra di Piazza Vittorio, ha suonato con Enrico Rava, Alex Britti e Laura Pausini) – produzione del Teatro del Segno e MaNuLSoul.
“Io & Amy” racconta la vita e il talento straordinario della cantautrice britannica che grazie ad albums come “Frank” e “Back to Black” e canzoni come “Rehab” e “Love Is a Losing Game”, “Stronger Than Me” e la title-track “Back to Black” ha scalato le classifiche, conquistando pubblico e critica con uno stile che fonde soul e jazz “classici” a un sound R&B contemporaneo, testi ironici e spiazzanti, dando vita a performances intense e struggenti, a tratti amare e graffianti, trasgressive e coinvolgenti, sempre indimenticabile.
Per informazioni: biglietteria.teatrotse@gmail.
COMUNICATO del 30.10.2023
Un affascinante e struggente ritratto d’artista con “Io & Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”, intrigante spettacolo-concerto tratto da un testo di Paolo Putzu in una inedita versione con adattamento e regia di Stefano Ledda, anche protagonista sulla scena insieme con la cantante MaNuL (al secolo Manuela Loi) e i musicisti Virgilio Atzori (basso) e Pier Paolo Cardia (pianoforte), con Melania Lai e Chiara Faedda (cori) e – special guest – dietro piatti e tamburi il percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez Maturell, in cartellone sabato 4 e domenica 5 novembre alle 20.30 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari – produzione del Teatro del Segno e MaNuLSoul. Una pièce ispirata alla storia della Regina del Soul Bianco, alla sua voce inconfondibile e al suo immenso talento, ma anche alla sua fragilità, ai graffi sull’anima trasfigurati in splendide canzoni, in una perfetta alchimia tra i testi ironici e spiazzanti e uno stile peculiare denso di rimandi al Soul e al Jazz “classici” degli Anni Sessanta e con un sound Rhythm and Blues decisamente contemporaneo, per un duplice appuntamento che inaugura la Stagione 2023-2024 di Teatro Senza Quartiere organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” (2017-2026), con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Io & Amy” – da un’idea di Paolo Putzu – è un tributo alla cantautrice britannica, una stella luminosa che ha ammaliato pubblico e critica, conquistando rapidamente la vetta delle classifiche: una folgorante meteora troppo rapidamente scomparsa, dopo aver incendiato il cielo con la sua musica piena di energia e di passione, di amarezza e rabbia, con quelle melodie che colpiscono dritte al cuore con lucida e feroce sincerità. Un viaggio sul filo delle parole e delle note con un’antologia di canzoni, per la maggior parte contenute nell’album “Back to Black”, uscito nel 2006 per la Island Records, con un successo planetario e ben cinque Grammy Awards: da “Me and Mr. Jones” a “You Know I’m No Good”, e poi “Valerie”, “Rehab”, “Love Is a Losing Game” e la title track “Back to Black”, accanto a “Stronger Than Me”, il fortunato singolo tratto da “Frank”, il disco d’esordio (nominations al BRIT Awards e al Mercury Music Prize) frutto della collaborazione dell’artista ancora adolescente con il produttore hip-hop Salaam Remi.
Focus sulla vita movimentata di Amy Winehouse, una creatura piena di vita e di fuoco, ribelle alle regole ma intransigente con se stessa, perennemente in lotta con i suoi fantasmi, capace di incantare le platee con il dono della sua voce potente, suadente e insieme graffiante: l’icona del soul si materializza idealmente sul palco attraverso i ricordi di un musicista, Paul, un batterista che si è imbattuto in un astro nascente, quasi per caso, intuendone le potenzialità, per poi seguire le varie fasi di una carriera fatta di cadute e trionfi. Una narrazione avvincente, costruita sull’esistenza travagliata e la sfaccettata personalità della cantautrice dalla voce d’angelo (e demone insieme), seduttrice e trasgressiva, innocente e caustica, in realtà semplicemente unica e inimitabile, come solo una vera artista può essere, capace di spaziare tra differenti registri e stili, immersa nel presente ma consapevole del passato da cui trae ispirazione, per reinterpretarlo in chiave moderna e personale.
Sotto i riflettori l’attore e regista Stefano Ledda nel ruolo di Paul, batterista freelance e turnista per musicisti celebri e illustri sconosciuti: «Da ragazzo avrei voluto suonare il sassofono, il mio mito era Charlie Parker, ma nella mia prima band il sassofonista c’era già… il batterista però è scappato con un’entraîneuse di Belgrado. Comincia così il mio destino da sostituto. Col tempo mi innamoro della batteria, mi piace essere l’artefice del ritmo». Il suo cammino s’intreccia con quello di una giovane cantante, quando ascolta per la prima volta un suo disco scopre «una voce naturale che non è solo bella, ti affascina, ti fa godere attimo dopo attimo e non sai quale sarà l’emozione successiva… Chi non ha talento può accontentarsi di un bel risultato raggiunto con grandi sacrifici, chi ce l’ha non può fermarsi, deve andare sempre avanti, ha il dovere morale di illuminare i propri fans andando oltre il bello».
“Io & Amy” ripercorre attraverso lo sguardo di Paul, un personaggio immaginario ma verosimile, la vita straordinaria e la stupefacente serie di successi della ragazzina del Middlesex con una autentica vocazione per la musica e un forte temperamento, diventata una stella del panorama mondiale: sul palco insieme alla cantante MaNuL (Manuela Loi) & Soul Band, il percussionista cubano Ernesto Lopez Maturell (batterista dell’Orchestra di Piazza Vittorio, per cui ha interpretato Tamino ne “Il Flauto Magico”, ha suonato con artisti come Enrico Rava, Alex Britti e Laura Pausini) che incarna il protagonista, presta accenti e ritmi al protagonista, dà corpo ai ricordi… e ai sogni.
«Come raccontare qualcosa che ami, come raccontare della Regina del Soul Bianco, se ti viene la voglia… Già, come raccontarlo?» – scrive Stefano Ledda nella presentazione –. «Forse chiedendosi come dev’essere stato suonare con lei… stare con lei sul palco. Far raccontare a Paul, un turnista chiamato a suonare con Amy Winehouse prima che diventi la leggenda che tutti conoscono, una storia di soul, ovviamente a modo suo: fargli raccontare di come è iniziato, di come nota dopo nota ha capito cosa stava succedendo davanti alla sua batteria. Di come un talento, un miracolo della musica soul cresciuto nel quartiere di Southgate, ha potuto consumarsi, bruciando tutto fino alla fine. Una storia, dal primo disco suonato insieme fino alla fine. Se solo non ci fosse una fine… ». E conclude: «“Io & Amy” è un viaggio nella memoria, dove i ricordi e le emozioni prendono corpo nella voce straordinaria di Manuela Loi in arte MaNuL, cantante Soul, Jazz, R’n’B, interprete intensa e versatile, con una predilezione per la Black Music e per il repertorio delle signore del Soul, dagli anni ’60 ad oggi; accompagnata dalla sua Soul Band, e come un fiume in piena si riversano sulle tavole del palcoscenico come tra i tavolini di un fumoso club degli esordi fino alla fama dell’Astoria Theatre di Londra».
“Io & Amy” è un omaggio alla grande artista scomparsa, un atto d’amore verso una cantante che ha conquistato il suo posto nella storia della musica nell’arco di meno di un decennio, bruciando tutte le tappe in una carriera vertiginosa per poi sparire lasciando dietro di sé l’impronta luminosa di una voce profonda, che sa far vibrare le corde della mente e del cuore, e ogni volta stupisce e emoziona, davanti al miracolo della bellezza.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
La prima tranche della Stagione 2023-2024 di Teatro Senza Quartiere prosegue – sabato 11 novembre alle 20.30 – con “Come Thelma e Louise”, una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Luca Ferri, in scena con Claudio Del Toro (voce fuori campo Luca Marchioro) – produzione Anà-Thema Teatro e Teatro della Corte: storia di un’amicizia, che vede le due protagoniste, non più giovanissime, scegliere di rompere la routine e lasciarsi guidare dal desiderio di nuove esperienze, trasferendosi in un faro su un’isola remota. La strana avventura rappresenta soprattutto un’occasione di rimettersi in gioco ma anche di riflettere sulle proprie scelte, sugli antichi amori: Sandra e Splendora ritrovano se stesse e scoprono di amare la libertà… non solo di pensare con la propria testa e di dire quel che si vuole, senza preoccuparsi dell’opinione altrui, ma anche di decidere il proprio destino.
Focus sul dramma dei migranti – sabato 25 novembre alle 20.30 – con “Colpevoli di Viaggio” di e con Monica Corimbi, uno spettacolo liberamente ispirato ai testi di Erri De Luca, con musiche originali di Gianpaolo Selloni e installazione video di Laura Mascia – produzione Bocheteatro. Una narrazione per voce sola in cui l’attrice e autrice cerca di restituire un volto e un’identità alla moltitudine di donne e uomini, vecchi e bambini che affrontano l’ignoto in fuga da guerre, carestie e persecuzioni, con la speranza di un futuro migliore. “Colpevoli di Viaggio” mette l’accento sull’importanza e sul valore dell’accoglienza verso le migliaia di persone che sbarcano sulle coste del Mediterraneo o varcano le frontiere dell’Europa, dopo aver attraversato mari e deserti, portando con sé una valigia piena di ricordi e di sogni, per ritrovarsi in una terra straniera.
Indagine su un “mistero” ancora irrisolto – sabato 9 dicembre alle 20.30 – con “Il viaggio di Nicola Calipari”, uno spettacolo diretto e interpretato da Fabrizio Coniglio (anche autore del testo) e Alessia Giuliani che cerca di fare luce su una controversa vicenda conclusasi tragicamente – produzione Tangram Teatro Torino. Una accurata ricostruzione dei fatti, attraverso testimonianze, documenti e diari, dal rapimento della giornalista Giuliana Sgrena, alla sua prigionia e all’attesa liberazione, fino al terribile epilogo con l’uccisione del poliziotto e agente segreto italiano, colpito dal “fuoco amico”. La cronaca degli eventi, così come il rapporto ufficiale sull’incidente disegnano inquietanti scenari e lasciano aperti diversi interrogativi su chi fossero i mandanti e quali le ragioni e i veri obiettivi della sparatoria sulla Route Island, in una una “zona calda” del Medio Oriente.
In prima nazionale – sabato 16 dicembre alle 20.30 – “Statue di Sale” di Davide Buarné, libermente ispirato a “Emigranti” di Slawomir Mrozek, con Giulia Buarné e Alice Chirivì, per la regia di Stefano Iacono e Eleonora Zampierolo – nuova produzione del Teatro del Rimbombo. Una versione al femminile delle peripezie di chi lascia la propria terra in cerca di fortuna: le protagoniste – Angela e Francesca – in seguito a varie difficoltà si ritrovano ad abitare in uno scantinato. Le due donne dialogano, si confrontano e riflettono sulla loro situazione, fino a fare un bilancio delle proprie esistenze tra drammi, ambizioni e sogni infranti. Le loro storie sono differenti, come i loro caratteri: il loro incontro mette in risalto la fragilità e la forza, antiche ferite e nuove inquietudini, tra paura della solitudine e desiderio di libertà… con un finale tutto da scoprire
Il TsE di Is Mirrionis a Cagliari ospita anche corsi e stages, oltre a rassegne e festivals, con spettacoli e concerti, proiezioni cinematografiche, mostre e incontri, e una serie di iniziative culturali rivolte al quartiere e alla città: in programma, oltre agli spettacoli della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2023-2024, anche il Laboratorio Permanente sulle “Tecniche di Non Recitazione” diretto da Stefano Ledda per attori e allievi attori oltre al progetto “MonologArte” a cura di Stefano Ledda, incentrato sul lavoro sul personaggio in pièces “per voce sola”, con incontri settimanali e esito scenico finale al TsE.
Riparte dal TsE il progetto “Rovinarsi è un Gioco” 2023-2024 – Città Metropolitana di Cagliari con le matinées dedicate alle scuole: in scena nei prossimi mesi lo spettacolo “GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” di e con Stefano Ledda sulla storia di un giocatore di videopoker, per una riflessione sui rischi e i costi sociali del gioco d’azzardo.
Nel mese di giugno spazio a una nuova edizione di “Teatro e Marmellata”, la rassegna dedicata a giovanissimi e famiglie organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda che comprende anche laboratori a misura di bambine e bambini
IL PROGETTO
Il TsE – spazio “ritrovato” e palcoscenico aperto alla città – è il fulcro di un progetto pluriennale di “teatro sociale”, nato con l’idea di offrire un’alternativa e un’opportunità agli abitanti del quartiere e in particolare alle giovani generazioni: un riuscito “esperimento” culturale, capace di intercettare e valorizzare risorse e talenti e insieme di rispondere a istanze e problemi, affrontando argomenti delicati e complessi come il gioco d’azzardo patologico e il fenomeno sempre più diffuso delle truffe ai danni degli anziani. L’arte della rappresentazione come sintesi del reale e proiezione dell’immaginario, capace di dar corpo ai sogni (e agli incubi) del mondo contemporaneo, con un palcoscenico “pulsante” di emozioni trasfigurate in parole, suoni e visioni e un luogo d’incontro e confronto parte integrante della vita culturale e sociale della comunità.
Tra le incertezze del presente, ma guardando al futuro: il progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” proseguirà per un altro quinquennio, in virtù della proroga della convenzione che affida lo storico cineteatro parrocchiale di Sant’Eusebio, ora divenuto TsE, al Teatro del Segno fino al 2026. Un teatro “abitato” che pure nei mesi difficili della pandemia, sempre nel rispetto delle regole e delle distanze, con uso di mascherine e sanificazioni, ha ospitato prove e allestimenti, rigorosamente “a porte chiuse”, e la nascita della nuova creazione del Teatro Tages.
La Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2023-2024 – dedicata al cantante lirico e scrittore Gianluca Floris, prematuramente scomparso – si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor IMOBILIANDO di Roberto Cabras che sostiene l’intero progetto quinquennale, come dell’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica, grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro e il partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, il Comitato la Casa del Quartiere – Is Mirrionis, La compagnia Salvatore della Villa, La Parrocchia di Sant’Eusebio, il Teatro Tages, La Cooperativa Passa Parola, Il Teatro Impossibile, La società Cooperativa Tazenda, l’Accademia Internazionale della Luce, il Baracco Teatro dei burattini, l’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, la Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu, e il CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
La compagnia:
Il Teatro del Segno / Laboratorio di Produzione Teatrale nasce – il 12 Gennaio 2009 – dall’esigenza dei suoi fondatori e del direttore artistico Stefano Ledda, di dirigere in maniera più spiccata la propria produzione artistica e la propria attività didattica verso il teatro sociale e verso interventi mirati alla diffusione della cultura teatrale.
Il Teatro del Segno è una compagnia professionale di produzione, un gruppo aperto ai diversi aspetti dell’espressività che ricerca attraverso la sperimentazione di percorsi creativi diversi, il segno scenico indispensabile alla comunicazione dell’emozione e del senso.
Il Teatro del Segno cura progetti come “Rovinarsi è un Gioco” e “Senza Fiato” e organizza, oltre alla Stagione di “Teatro Senza Quartiere” e alla rassegna “Teatro e Marmellata” al TsE, il Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu e il Festival “Palcoscenici d’Estate” ad Allai, nell’ambito di Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
INFO & PREZZI
“Teatro Senza Quartiere” – Stagione 2023-2024 – I tranche | novembre-dicembre 2024
abbonamento a 5 spettacoli
intero € 55,00 – ridotto* € 45,00 – ridotto studenti € 30,00
biglietti: intero € 13,00 – ridotto* € 10,00
(*) riduzioni per residenti nel quartiere di Is Mirrionis / under 25 e over 65 / abbonati CeDAC / spettatori Cinema Odissea
Card x 3 spettacoli a scelta € 30,00
Card x 2: acquistando 2 abbonamenti per la Stagione 2022-2023 di Teatro Senza Quartiere , si può richiedere 1 abbonamento omaggio alla Stagione di Teatro Ragazzi Teatro e Marmellata 2024
NB – Tra le iniziative, si rinnova il “biglietto sospeso” ispirato alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”: chi lo desidera può acquistare il biglietto per uno spettacolo della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” o della rassegna “Teatro e Marmellata” per regalarlo e metterlo a disposizione di chi non può permettersi di acquistarlo, rendendo così la cultura ancora più “sostenibile” e inclusiva per un teatro senza barriere.
per informazioni: e-mail: biglietteria.teatrotse@gmail.