Le geografie di Romaeuropa Festival incrociano traiettorie reali e virtuali con Digitalive, la sezione curata da Federica Patti che da sempre si muove tra percorsi musicali, coreografici e virtuali e presenta dal 4 all’8 ottobre un’indagine intorno alle arti performative, alle culture digitali e al Metaverso, in un incontro tra elettronica italiana, intelligenze artificiali e ambienti virtuali.
Dopo l’opening affidato all’artista singaporiano Choy Ka Fai, con il suo esperimento di danza cibernetica, Digitalive in collaborazione con Alcazar Live accoglie il 4 ottobre la batterista, compositrice e percussionista Valentina Magaletti, impostasi all’attenzione internazionale per la sua mescolanza di generi, nel suo A Queer Anthology of drums convivono batteria, vibrafono, giocattoli e oscillatori, un progetto che la vede impegnata a sfatare tutte le convenzioni che ingabbiano il suono della batteria.
I suoni digitali si spostano al Mattatoio con la performance multimediale del collettivo romano NONE che presenta la sua ultima produzione AV Nuovo Mondo (6 ottobre), ispirato al celebre romanzo distopico di Aldous Huxley, e con il percussionista, sound artist e curatore modenese Riccardo La Foresta che con Drummophone (6 ottobre) mette in discussione la natura degli strumenti di percussione rivelando architetture invisibili attraverso sound art e improvvisazione.
È un’esperienza audio-video ipnotica The Grey Line (7 ottobre) proposta dal collettivo SPIME.IM, che utilizza la tecnologia, l’arte 3D e la musica elettronica per tessere esperienze audio-video immersive capaci di esplorare i confini dell’identità, della corporeità e della percezione. A seguire l’artista romano Arssalendo propone uno speciale live nel set design costruito da Bianca Peruzzi.
Grazie al rinnovato dialogo con RE:Humanism Art Prize (8 ottobre) approdano a Digitalive l’artista Luca Pagan con la sua performance Retraining Bodies che esplora i metodi di apprendimento tra corpo umano e intelligenza artificiale e Albert.DATA con la sua performance musicale Slowly Fading into Data, l’artista e ricercatore, premiato con la menzione speciale REF al premio Re:Humanism, presenta il suo album di debutto con uno spettacolo dal vivo che racconta la trasformazione di un essere umano in dati.
A completare la rassegna il ciclo di talk curato dal network ADV – Arti Digitali dal Vivo (7 – 8 ottobre), nato dalla proposta di Anna Maria Monteverdi e Antonio Pizzo come osservatorio critico delle pratiche tecno performative, i due appuntamenti con il collettivo Erinni il talk Cyber Witchcraft (6 ottobre) e la performance di Ginevra Petrozzi Digital Esoterism (6 e 7 ottobre), la presentazione del libro di Vincenzo Susca Tecnomagia. Estasi, totem e incantesimi nella cultura digitale (5 ottobre all’Ex Pastificio Cerere a San Lorenzo) e le installazioni degli studenti di Rufa – Rome University of Fine Arts che si cimentano nella creazione di proposte artistiche dal carattere performativo ma radicate in ambienti virtuali e incentrate sul tema della tecnomagia.
Tutto il programma di Digitalive: romaeuropa.net