Una settimana ricca di appuntamenti al Teatro Belli.
24 ottobre ore 21.00
SEE PRIMARK AND DIE!
di Claire Dowie
regia Dafne Rubini
con Martina Gatto
direzione creativa Ivan Specchio
aiuto regia Federica Balducci
organizzazione Pamela Parafioriti
disegno luci Alessio Pascale
traduzione e adattamento Elena Maria Aglieri e Carlo Emilio Lerici
coproduzione Esosementi / Teatro Belli
in accordo con Arcadia Ltd per gentile concessione di Claire Dowie
26-27 ottobre ore 21.00
IN CASA CON CLAUDE 2.0
di GIUSEPPE BUCCI
brani tratti da “Being at home with Claude” di RENE’ DANIEL DUBOIS
con FABRIZIO APOLLONI e ANDREA VERTICCHIO
musiche JO CODA
scene FILIPPO STASI
aiuto regia ANNA BOCCHINO
adattamento e regia GIUSEPPE BUCCI
28-29 ottobre
TEATRO BELLI PRESENTA
IL SOGNO DI IPAZIA
di Massimo Vincenzi
con Francesca Bianco
voce fuori campo di Stefano Molinari
musiche di Francesco Verdinelli
videografie di Giulia Amato
regia di Carlo Emilio Lerici
In arrivo una settimana ricca di appuntamenti al Teatro Belli, con tre spettacoli che pongono al centro della propria drammaturgia la personalità e l’umanità dei loro protagonisti, offrendo spunti per riflettere ed emozionarsi.
Martedì 24 ottobre torna in scena ad un anno dal debutto a TREND, SEE PRIMARK AND DIE!, di Claire Dowie, con Martina Gatto e la regia di Dafne Rubini.
Negozi, vetrine, alimentari, supermercati, prodotti, prodotti superscontati, alimenti bio a chilometro zero. Le nostre città sono ormai invase da qualsiasi tipo di tentazione acquistabile.
Cosa succederebbe se un giorno, svegliandoti, non riuscissi più a comprare nulla?
È quello che accade alla protagonista del testo di Claire Dowie, prima di mettere piede nel suo negozio preferito. L’incapacità – quasi la fobia – di acquistare si impossessa di lei, trascinandola in una serie di situazioni sorprendenti e disorientanti.
Irriverente e poetico, attuale e ironico, See Primark and Die! rispecchia la tradizione della stand-up comedy britannica, mettendo in primo piano la parola, il più delle volte sfacciata e imprevedibile.
D’altronde, cos’altro avrebbe potuto fare in una società capitalistica e consumistica?
Il 26 e il 27 ottobre è la volta di IN CASA CON CLAUDE 2.0 scritto e diretto da Giuseppe Bucci. Adattato e diretto da Giuseppe Bucci “In casa con Claude” prende spunto dall’omonimo testo di Renè Daniel Dubois (ambientato nel Canada degli anni ’60) per raccontare un dramma psicologico dai risvolti criminali senza luogo e senza tempo. Una metafora della società contemporanea che, nonostante passi in avanti, relega la comunità e i sentimenti omosessuali, specie se legati a persone con comportamenti borderline come la prostituzione, a persone e sentimenti di seconda categoria.
Lo spettacolo è andato in scena ripetutamente (anche con diversi cast) dal febbraio 2020 a Napoli, Milano e Roma dove è riproposto, a grande richiesta, per la terza stagione consecutiva e per la prima volta al Teatro Belli in occasione del recente prestigioso premio assegnato dalla “Fondazione Claudio Nobis” alla interpretazione del giovane Andrea Verticchio che torna, per l’occasione, a rivestire i panni di Yves. Regista e attore hanno anche vinto, nelle rispettive categorie, il riconoscimento “Napoli Cultural Classic” 2022 Bucci è noto per i suoi numerosi e pluripremiati cortometraggi ( “Luigi e Vincenzo”, “La voce di Laura”, “A mia immagine” ) e importanti adattamenti teatrali come il recentissimo “Tom à la ferme” da Michel Marc Bouchard in scena proprio al Belli.
Infine, il 28 e il 29 ottobre, torna in scena lo spettacolo scritto da Massimo Vincenzi, interpretato da Francesca Bianco e diretto da Carlo Emilio Lerici.
L’incredibile successo ottenuto nelle scorse stagioni e la curiosità che ha suscitato a tutti i livelli hanno fatto diventare lo spettacolo un piccolo “caso” nel panorama nazionale. Basti pensare, infatti, che dal debutto nella prestigiosa cornice del Castello Odescalchi di Bracciano in occasione di Opere Festival 2009, lo spettacolo è ininterrottamente in scena da oltre 10 anni collezionando oltre 300 repliche in tutta Italia. E nella prossima stagione lo spettacolo sarà ancora in scena a Roma e in tournèe.
Lo spettacolo ripercorre la storia di Ipazia, filosofa astronoma e matematica pagana vissuta ad Alessandria d’Egitto a cavallo tra 300 e 400, donna-simbolo per generazioni di donne, amatissima dal pensiero femminista non solo per essere stata una delle migliori eredi del platonismo, scienziata di argute invenzioni, ma soprattutto per aver incarnato libertà e autonomia di pensiero in forme –possiamo dire oggi- moderne. Ma proprio per questo fu perseguitata e uccisa dai cristiani e per questo è diventata una figura simbolo nella cultura umanista e libertaria di tutti i tempi, da Voltaire in poi, protagonista di studi, riflessioni, opere d’arte, film.
L’autore del testo, Massimo Vincenzi, vicedirettore del quotidiano La Stampa, ha già scritto per il teatro lo spettacolo Bird è vivo, e i monologhi Gli occhi al cielo, La Regina senza corona, Alan Turing e la mela avvelenata, La versione di Barney, tutti diretti da Carlo Emilio Lerici, figlio del drammaturgo Roberto Lerici, che in questa occasione ha affidato la sua pluriennale esperienza al linguaggio forte ed espressivo del teatro narrato. In scena è la sola Francesca Bianco, da oltre trent’anni protagonista sulle scene italiane, la cui interpretazione di Ipazia ha suscitato un consenso e un plauso unanime. Fuori campo, ad interpretare il pensiero politico dell’autorità religiosa, è la voce di Stefano Molinari, apprezzato attore, conosciutissimo per le sue partecipazioni nelle principali fiction televisive. Le musiche, che costituiscono un parte fondamentale dello spettacolo, sono state create da Francesco Verdinelli, le videografie sono create da Giulia Amato.
Lo spettacolo racconta l’ultimo giorno di Ipazia. Dal suo risveglio al mattino, seguito dall’uscita di casa per recarsi alla sua scuola, sino all’aggressione e alla morte.
La narrazione è intervallata dal ricordo di una delle imprese “disperate” tentate dalla protagonista: salvare la biblioteca di Alessandria.
A questo ricordo si alterna la voce sempre più veemente, e progressivamente più violenta, dell’autorità politica e religiosa. Partendo dal primo editto di Teodosio del 380 d.c. per arrivare ai veri e propri anatemi del vescovo Cirillo.
Per la parte relativa ad Ipazia la narrazione, pur fedele alla documentazione storica, è stata in gran parte liberamente reinventata. Per la parte relativa all’autorità politica i testi sono tratti dai quattro editti teodosiani. Per la parte relativa al vescovo Cirillo sono stati utilizzati frammenti dei suoi discorsi liberamente riadattati, tenendo come guida le testimonianze storiche che ci sono arrivate.
orario spettacoli
da martedì a venerdì ore 21
sabato ore 19.00
domenica ore 17.30
Prezzi: Interi € 15,00 – Ridotti € 10,00
TEATRO BELLI
piazza Santa Apollonia, 11a
tel. 065894875
info@teatrobelli.it – www.teatrobelli.it