“Il pubblico si deve aspettare uno spettacolo rossiniano dal punto di vista della messa in scena e della concezione. Quando dico rossiniano intendo pieno di brio e ironia, pieno di ritmo e di goliardia, ma anche di dramma. È un balletto fatto di sensazioni, di emozioni, anche di ricordi di gioventù, di leggerezza”.
È questo secondo Mauro Bigonzetti lo spirito di Rossini&Rossini, il nuovo balletto in scena al Teatro dell’Opera di Roma, dal 31 ottobre (ore 20.00, repliche fino al 4 novembre per sei recite totali) in cui il celebre coreografo propone una nuova versione del suo Rossini Cards (2004) a conclusione della ricca stagione di danza 2022-2023 del Costanzi.
Romano, nome di spicco della coreografia nazionale e internazionale, Bigonzetti si diploma alla Scuola del Teatro dell’Opera lavorando nella compagnia della fondazione per dieci anni per approdare all’Aterballetto nel 1982: dalle numerose collaborazioni, tra cui quelle con Alvin Ailey o William Forsythe, Bigonzetti si afferma come rinomato coreografo freelance a partire dal suo primo lavoro del 1990, Sei in movimento su musiche di Bach. Resta sempre molto legato al Balletto di Toscana e all’Aterballetto costruendo collaborazioni internazionali con il New York City Ballet, l’English National Ballet, il Bol’šoj o lo Stuttgarter Ballett.
A distanza di dieci anni torna al Costanzi con la versione rinnovata di Rossini Cards, appositamente ripensato per le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Alessio Rezza, per i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano e per tutto il Corpo di Ballo.
“Quando lo spettatore verrà in teatro avrà certamente una sensazione diversa da quella del balletto classico di tradizione: Rossini non ha mai scritto per il balletto, ma mi sono inventato delle coreografie su musica di Rossini che non raccontano una storia, ma che raccontano comunque la mia visione di Rossini” spiega Bigonzetti che costruisce uno spettacolo del tutto astratto, senza costruzioni o costrizioni drammaturgiche. Si tratta in effetti di dieci quadri ispirati alle musiche di Gioachino Rossini, ma anche di Benjamin Britten, che spaziano dall’Ouverture de La gazza ladra ai brani della raccolta Péchés de vieillesse fino ad alcune arie da Otello, La Cenerentola e le Soirées Musicales interpretate dai cantanti di “Fabbrica” Young Artist Program.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera, al debutto al Costanzi, Fayçal Karoui, musicista e direttore d’orchestra francese già direttore musicale del New York City Ballet, dell’Orchestre Lamoureux, direttore principale dell’Orchestre de Pau Pays de Béarn fra i più richiesti direttori d’orchestra di balletto. A impreziosire questo rinnovato allestimento i costumi di Anna Biagiotti, le scene di Carlo Cerri i video di OOOPStudio.
“Mi piace molto lavorare sul carisma e sulla personalità dei danzatori e logicamente in base alle qualità dei danzatori abbino un concetto: qui i ragazzi sono molto curiosi nei confronti del mio lavoro – prosegue Bigonzetti – E se c’è curiosità c’è anche attenzione di conseguenza generosità e stiamo lavorando molto sui concetti rossiniani e sul senso del ritmo e dell’ironia. Stiamo lavorando insieme e c’è sempre uno scambio molto forte con i ragazzi con cui c’è intesa e complicità e questo è molto importante”.
L’Incontro con la Danza del 27 ottobre alle ore 16.00 (ingresso gratuito) è affidato alla prestigiosa presenza di Donatella Bertozzi, importante firma del mondo della danza che racconta la sua personale prospettiva dell’opera dialogando con il pubblico. A seguire, venerdì 27 ottobre alle 19.00 l’Anteprima giovani riservata ai minori di 26 anni: alla prima di sabato 28 ottobre (ore 20), seguono le repliche di domenica 29 (ore 16.30) e martedì 31 ottobre (ore 20.00), giovedì 2 (ore 20.00), venerdì 3 (ore 20.00) e sabato 4 (ore 18.00). Biglietti in vendita sul sito www.operaroma.it e al botteghino del Teatro.
Fabiana Raponi