Wanda Lombardi
VOLO NELL’ARTE
Recensione di Raffaele Piazza
«La pittura può risultare poesia muta, e la poesia pittura parlante. Per secoli sono prevalsi
i principi dell’arte poetica di Orazio e l’assioma di Simonide di Ceo, riferito da Plutarco. E
sono numerosi nella storia dell’arte i rapporti di amicizia tra pittori e poeti…»; così scrive
Michele Miano nell’introduzione al volume che prendiamo in considerazione in questa
sede: Wanda Lombardi, Volo nell’arte, Guido Miano Editore 2021.
La coesione e forza sinergica di pittura e poesia, il loro fondersi, sovrapporsi e
intersecarsi è un capitolo affascinante nelle espressioni estetiche contemporanee che
diventano ipertesti secondo le due linee di codice creando connubi affascinanti e non si
tratta solo di pittura ma anche di scultura in immagini che suscitano effetti felici esaltando la
sana immaturità del pensiero divergente.
L’Editore Guido Miano con questa pubblicazione e con altre della collana “Parallelismo
delle Arti” ha capito la funzione catartica della poesia e dell’arte in generale come strumenti
per esaltare giustamente la leggerezza della vita e che l’arte stessa è portatrice di serenità nel
nostro liquido, consumistico e alienato postmoderno occidentale.
Entrando nel merito di Volo nell’arte di Wanda Lombardi è doveroso sottolineare che
presenta una prefazione di Rossella Cerniglia esauriente e ricca di acribia. Il volume si
dipana come una sintesi di parole e segni giocati sulla tastiera delle immagini pittoriche e
scultoree e delle poesie nel realizzarsi di un felicissimo effetto globale per la qual cosa può
essere letto come un ipertesto. Scorrendo il sommario del testo si nota che le poesie sono
talora accostate ad immagini con le quali si creano rapporti osmotici di ispirazioni
reciproche, magiche armonie esteriori e interiori e di rimandi che producono malia e
sospensione.
Nella lirica Dipinto di poesia, titolo che racchiude l’essenza suddetta del testo, leggiamo:
«Specchio della parola / una stupenda tela / ove il sorriso e la malinconia / soave
s’intrecciano / al fascino di un paesaggio, / alla grazia di un interno. / Coinvolgenti storie /
descritte con colori / ad ammaliar lo sguardo…»; questa poesia ben si accosta al dipinto Il
poeta di Filippo Pirro che raffigura uno scrittore sognatore mentre dipinge parole sul mare.
Tra le tavole inserite, molto suggestiva è anche quella del pittore Franco Ruggero,
Ragazza che si pettina, quadro suadente dalle tinte tenui e sfumate che riproduce una
giovane donna dai bei lineamenti e dalle belle mani, dalle vesti policrome campita su uno
sfondo che tende al carminio; affiancata alla riproduzione d’arte possiamo leggere la poesia
di Wanda Lombardi Vanità: «Sentimento mai sopito vanità. / Esso serve a rinnovarsi, / ad
apparir sempre migliori e in forma. / Come quello interiore, / ognor l’aspetto fisico è
importante, / più giovane fa apparire, aitante / e nella cura del corpo più attraente. / Vanità
talvolta estendesi ai pensieri / scelti con cura, molto raffinati / tesi a stupire e di sicuro
effetto. / Ben venga allora sobria vanità / se essa almeno, breve tratto, / al mondo darà /
parvenza di nitore».
I rapporti tra immagini e icone sono sottesi a qualcosa di indefinibile e di incerta
identificazione che parrebbe trovare l’etimo nel concetto di tensione e di ricerca della
bellezza come punto di coagulo di tensioni che tendono ad esaltare i valori dell’essere e non
quelli dell’avere.
Nella lirica Note nell’aria leggiamo: «Manciate di fiori / soavi note si diffondono
nell’aria, / e al vento ondeggiando affidano, / qual poesia, ritmi, accenti, dolci silenzi. /
Profumo imprecisato di magia / quasi a rincorrere chimere / a lontananze arcane giunge /
come speranza mai stanca di viaggiare…». I «dolci silenzi» e il «profumo di magia» si
possono scorgere anche nel quadro Anna Maria del pittore pavese Attilio De Paoli da
Carbonara che raffigura la moglie seduta vicino ad un albero, immersa in un’atmosfera
incantata e sognante, mentre contempla un fiore tenuto in mano.
La poetica di Wanda Lombardi può essere considerata come neolirica tout-court e il suo
poiein è sempre elegante e ben controllato e si articola come un esercizio di conoscenza
implicitamente ispirato dalle immagini di autori eterogenei.
RAFFAELE PIAZZA
WANDA LOMBARDI, Volo nell’arte, prefazione di Rossella Cerniglia; Guido Miano Editore,
Milano 2021, pp. 80, isbn 978-88-31497-38-1; mianoposta@gmail.com.