FESTIVAL DI DANZA CONTEMPORANEA A FERRARA, BILANCIO FINALE: PREMIATA LA PROSPETTIVA “GLOCAL”
Corvino: “Dai grandi coreografi e ballerini della scena internazionale all’attenzione verso i nuovi talenti emergenti: raggiunti e superati i numeri pre-covid, obiettivo raggiunto”
Si è chiusa l’edizione 2023 dello storico festival, consolidando e aumentando il numero di presenze pre covid: 12 gli spettacoli proposti tra settembre e novembre, di cui 4 tra anteprime e prime mondiali, una grande festa che ha coinvolto 12 scuole del territorio e oltre 200 allievi, spettacoli site specific nei giardini più belli di Ferrara, e focus dedicati alle grandi tradizioni del mondo della danza. 34 sono state le repliche in totale
Con lo spettacolo Ethio-Gnawa Possible World si è conclusa domenica, 5 novembre, l’edizione 2023 del Festival di Danza Contemporanea. Attraverso 12 spettacoli (e 34 repliche) la storica rassegna del Teatro Comunale di Ferrara ha unito artisti, coreografi e ballerini di assoluto rilievo nel panorama della danza contemporanea nazionale e internazionale: da coreografi affermati quali Wim Vandekeybus a Monica Casadei, alle nuove leve della danza quali Teodora Castellucci e Roberto Tedesco. È stata una stagione che si è consolidata anche con il suo pubblico di riferimento: sono state infatti 3.253 le presenze per l’edizione del festival di quest’anno, in aumento rispetto al 2019, quando erano state 3.215.
“Anche con il Festival di danza contemporanea abbiamo superato i numeri pre pandemici – commenta Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Comunale di Ferrara – dato non scontato per il settore economico della cultura. Prosegue, con soddisfazione, la nostra idea di dare forma a un teatro glocal: abbiamo avuto grandi artisti di livello internazionale come Wim Vandekeybus insieme a produzioni che hanno visto il coinvolgimento di artisti ferraresi, come nel caso di Artemis Danza di Monica Casadei, che ha coinvolto due scuole di danza del territorio nel suo progetto. Quest’anno il Festival di danza contemporanea ha inoltre realizzato alcuni focus sulle grandi tradizioni culturali locali: l’Argentina del tango, la Spagna del flamenco e la grande tradizione africana con la cultura della danza Gnawa con il danzatore etiope Melaku Belay. Scelte premiate anche dal pubblico: il flamenco e il tango hanno raggiunto infatti il più alto numero di presenze di tutta la stagione. È cresciuto molto anche il festival in site-specific Interno Verde Danza, che ha registrato più pubblico rispetto all’anno scorso. Inoltre, è stato dedicato uno spazio importante per i giovani coreografi e danzatori, che sono stati messi in dialogo con i grandi nomi della danza internazionale, dando loro pari rilevanza e pari dignità artistica dei colleghi più affermati e che sono sulla scena internazionale da più tempo. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti e lavoriamo ora per avere un festival che allarghi sempre più il suo bacino di pubblico e in cui il resto del mondo possa incontrare Ferrara”.
IL FESTIVAL NELLO SPECIFICO
A inaugurare quest’anno la manifestazione, l’8 settembre, è stata la Festa delle scuole di danza al Teatro Comunale, con le esibizioni di oltre 200 allievi, che ha riunito e coinvolto sullo stesso palco ben 12 realtà del territorio: la Società di Danza Circolo Ferrarese, la Scuola di Danza Luisa Tagliani, Arabesque, Hip Hop Room, Multidanza di Sandrine Mattesco, A.S.D. Dance Nation e Progetto 21 (Alter Arte e Dance Studio Club), Gym & Tonic, Scuola di danza Zenit E-Motion, Jazz Studio Dance, Gruppo Teatro Danza e A.S.D. Vigarano Danza. È stata ricordata con un omaggio video e una targa commemorativa la ballerina, coreografa e docente Luisa Tagliani, scomparsa lo scorso novembre.
Per il terzo anno consecutivo, il Festival di Danza Contemporanea ha scelto di entrare negli spazi verdi e nei palazzi più iconici della città patrimonio Unesco con Interno Verde Danza 2023 (9 e 10 settembre), in collaborazione con Interno Verde a Ferrara. Tra le sedi, oltre a Palazzo Schifanoia, Parco Pareschi, il Ridotto del Teatro e la Sala della Musica, anche il rinnovato Palazzo dei Diamanti, animati con le performance di Marigia Maggipinto, tra le predilette di Pina Bausch (protagonista anche di un laboratorio dedicato alle nuove generazioni) e degli artisti di FND / Aterballetto. Il Teatro Comunale di Ferrara, partner del Network Anticorpi XL, ha promosso anche la nuova generazione di coreografi italiani: dal collettivo Parini Secondo alle coreografie di Teodora Castellucci, e in prima assoluta il nuovo lavoro di Roberto Tedesco, Simbiosi, coprodotto dal Teatro Comunale.
La seconda parte della rassegna è stata ospitata al Teatro Abbado. Molte quest’anno sono state le compagnie che hanno scelto Ferrara come sede ideale per debuttare con i nuovi lavori: dall’anteprima mondiale di Infamous Offspring (21 ottobre) del coreografo e regista belga, Wim Vandekeybus, tra gli esponenti più significativi degli ultimi decenni, con la sua compagnia Ultima Vez (a Ferrara anche in residenza per preparare lo spettacolo), alle prime assolute di Private Callas di Monica Casadei con la Compagnia Artemis Danza (29 ottobre), un omaggio alla divina Maria Callas, tra successi mondiali e intimi dolori, e di Ethio-Gnawa Possible World (5 novembre), incontro tra l’eclettica Orchestra Creativa dell’Emilia-Romagna diretta da Fabrizio Puglisi, la cantante italo-etiope Gabriella Ghermandi e le danze dei ballerini Emebet Woldetsdik e Melaku Belay, quest’ultimo messaggero in tutto il mondo della storia antichissima del suo paese, l’Etiopia. Hanno completato la rassegna “Astor un secolo di tango”, omaggio a Piazzolla con il Balletto di Roma, la coreografia di Valerio Longo e la regia di Carlos Branca (4 ottobre) e “Fuego” con la Compañía Antonio Gades (12 ottobre).
Due sono stati infine i momenti di approfondimento per il pubblico, ospitati al Ridotto e a ingresso libero: il 21 ottobre insieme al regista e coreografo Wim Vandekeybus e alla drammaturga e assistente alla regia Margherita Scalise; il 28 ottobre con il critico di danza e giornalista Carmela Piccione e la coreografa Monica Casadei.
Il Festival di Danza Contemporanea è stato reso possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ferrara. Top sponsor è Adamant Group, sponsor tecnico Multicopia.