Era il 2016 quando i britannici Forced Entertainment presentavano al pubblico del Romaeuropa Festival la loro maratona shakespeariana Table Top Shakespeare (poi in versione “home edition” sul web nel 2020, in pieno periodo di pandemia). Tra le più originali e autorevoli voci della drammaturgia e del teatro contemporaneo inglese, la compagnia torna al festival dal 3 al 5 novembre al Mattatoio di Roma, attraverso un lavoro di traduzione e riadattamento (prodotto da ALDES) di una delle sue pièce storiche: Tomorrow’s Parties. Per la prima volta nella loro storia, Forced Entertainment hanno acconsentito ad una versione non in lingua originale di un loro lavoro. A curarla Robin Arthur, storico componente del gruppo, insieme a Roberto Castello, coreografo e direttore artistico di ALDES, che ne ha anche seguito la traduzione. Il lavoro nato grazie alla coproduzione di Romaeuropa Festival, CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale vede in scena alcuni dei più apprezzati attori italiani: Marco Cavalcoli, Simona Generali, Roberto Rustioni, Caterina Simonelli che a coppie si alterneranno nelle varie date della tournée.
Tomorrow’s Parties è un brillante, visionario, commovente sguardo sul futuro. Un’insolita istantanea delle paure, delle speranze e dei riferimenti culturali della borghesia progressista inglese nel 2011, anno di creazione dello spettacolo. Da allora non è trascorso molto tempo e molte cose sono ancora le stesse, ma quello che oggi aggiunge particolare interesse al lavoro è che alcune delle tante ipotesi che lo spettacolo avanza abbiano intanto fatto in tempo a concretizzarsi. Lavoro profetico o semplicemente uno sguardo senza paraocchi sulla realtà?
Una donna e un uomo in piedi, immobili, su una piccola pila di pallets, in uno spazio incorniciato solo da un festone di lampadine colorate, giocano per circa un’ora ad avanzare ipotesi, dalle più verosimili alle più paradossali, sui probabili scenari che attendono il genere umano. Evocano visioni, a volte luminose, a volte allucinanti e raramente sono d’accordo. Il meccanismo, semplicissimo, scatena ben presto un fuoco d’artificio di lucida, disincantata, intima, profonda, e spesso amara, introspezione. Visioni utopiche e distopiche, panorami fantascientifici, cliché, sogni, incubi politici e fantasie assurde finiscono, a poco a poco, per disegnare un affresco straordinariamente ricco e preciso delle speranze e delle paure della nostra attualità, proiettata verso un futuro incerto, in cui forse nulla è cambiato o forse tutto sarà completamente diverso.
«Quando ho incontrato questo lavoro ho pensato che avrei voluto averlo fatto io», spiega Roberto Castello, coreografo quattro volte Premio Ubu, personalità di primo piano per impegno e creatività, con collaborazioni con artisti come Peter Greenaway e Eugène Durif. «Per quanto possa sembrare assurdo, per un attimo ho avuto l’impressione di essere stato derubato di un’idea che non avevo mai avuto. Mi è sembrato la prova di come anche il teatro colto e di avanguardia possa, senza tradire sé stesso, risultare accessibile a tutti. Avrei voluto presentarlo a SPAM!, lo spazio che programmiamo, ma temevo che, per il pubblico italiano, il testo inglese fosse troppo complesso anche utilizzando i sovra titoli. Di qui l’idea di proporre ai Forced Entertainment di lavorare insieme a una versione italiana. Il resto sono svariate settimane di intenso lavoro con Robin e gli attori per cercare di realizzare, non una nuova versione, ma esattamente l’originale con la sola differenza della lingua. Una cosa che si è rivelata molto meno semplice di quanto sembrasse all’inizio. La struttura di Tomorrow’s Parties è elementare, ciononostante, o forse proprio grazie a questo, il risultato è un poetico e sorprendente viaggio nell’immaginario. Un lavoro semplicissimo senza altri effetti speciali che l’intelligenza di chi lo ha ideato».
Aggiunge il drammaturgo Robin Arthur: «Lo spettacolo era stato creato in origine per un festival in Svizzera con il titolo Hope, ma non essendo tanto la speranza quanto il futuro in generale il senso del lavoro, cominciammo a improvvisare usando la formula ‘in futuro le persone…’. Fu così che nacque questa rappresentazione come la conosciamo. Per me la sua forza si trova nella sua abilità di far ridere le persone e di farle riflettere al meglio allo stesso tempo».
Robin Arthur è un drammaturgo inglese, cofondatore e componente del collettivo Forced Entertainment che produce opere che abbracciano i generi del teatro, dell’installazione, della performance, dei media digitali e del cinema. Dal 2001 vive a Berlino e ha insegnato, tra le altre, alla HBK Braunschweig, all’Università Goethe di Francoforte sul Meno e all’Università di Gießen. È il curatore della versione italiana di Tomorrow’s Parties, spettacolo tra i più celebri dei Forced E., la cui versione originale (2011) è stata rappresentata in tutto il mondo.
https://www.forcedentertainment.com
Roberto Castello, coreografo e regista. Con ALDES produce spettacoli e cura il progetto SPAM! – rete per le arti contemporanee, che ospita residenze artistiche e programmazioni multidisciplinari di danza, musica e teatro in provincia di Lucca. Ha insegnato per dieci anni Coreografia Digitale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed è l’ideatore di 93% – materiali per una politica non verbale, una piattaforma di riflessione, confronto, e scambio sul linguaggio non verbale. Nel 2021 Altreconomia pubblica Trattato di economia – Riflessioni semiserie sulla dimensione economica dell’esistenza, scritto con Andrea Cosentino e partecipa alla redazione del volume Nel migliore dei mondi possibili. Intorno all’opera di Roberto Castello, curato da V. Valentini, C. Pirri e V. Vannucci, ed. Ephemeria. Si è sempre battuto per un sistema dello spettacolo equo, efficiente e sostenibile. Premio UBU nel 1985, 2003, 2018, 2022.
Forced Entertainment è un collettivo pluripremiato con sede a Sheffield a cui fanno capo sei artisti, Tim Etchells (direttore artistico), Robin Arthur, Richard Lowdon, Claire Marshall, Cathy Naden e Terry O’Connor, che collaborano insieme dal 1984. I Forced Entertainment sono un punto di riferimento per la scena britannica e internazionale, fautori di un teatro visuale e performativo dall’approccio rigoroso e allo stesso tempo ibrido ed eclettico. Spesso descritto come sperimentale o innovativo, il lavoro del collettivo inglese cambia approccio da un progetto all’altro, prendendo spunto da film, internet, stand-up, danza, cattiva televisione, performance art, cultura musicale e dal teatro stesso, attraverso un lavoro di sfida e di esplorazione cercando continuamente nuove modalità con cui descrivere la condizione post-moderna.
Semplici e dirompenti, i Forced Entertainment si oppongono a ogni luogo comune e convenzione con un lavoro creativo di gruppo che procede per improvvisazioni e continue discussioni sul teatro, sul cinema, sulla cultura musicale, sulla letteratura e sull’arte. Un’arte senza orpelli, acuta ed essenziale, che racconta la banalità della dimensione umana contemporanea. Nel 2021 il Festival d’Automne di Parigi ha dedicato al collettivo una retrospettiva, ospitando oltre 10 loro progetti.
ALDES è un’associazione di artisti e operatori culturali che dal 1993, sotto la direzione di Roberto Castello, produce e promuove opere di sperimentazione coreografica con particolare attenzione alle forme di confine fra danza e arti visive, danza e nuove tecnologie, danza e teatro, realizzando spettacoli, video, installazioni, performances e manifestazioni che hanno come oggetto il corpo, il movimento e la loro rappresentazione.
Nel 2018 ALDES riceve il Premio Ubu Speciale: “Per il costante lavoro di ricerca coreografica unito alla ricerca di nuovi pubblici e per aver dato vita ad un vivaio di talenti nel campo della danza contemporanea che è divenuto riferimento a livello nazionale e ha saputo creare una cifra artistica riconoscibile, ma non ancorata alla singola poetica di un unico artista”.
TOMORROW’S PARTIES tournée 2023
Debutto/Prima nazionale
3 – 4 – 5 novembre 2023 Romaeuropa Festival/ Mattatoio, Roma
Biglietti € 15
Info tel 06 4555 3050 | promozione@romaeuropa.net
www.romaeuropa.net
Durata 70’
Prossime date
9 novembre Teatro Bolognini, Pistoia
13 novembre Teatro Toselli / PDV, Cuneo
14 novembre Teatro Magnetti / PDV, Cirié (To)
18 novembre Città delle 100 Scale Festival, Potenza
16 febbraio 2024 Teatro Niccolini/FTS, San Casciano (Fi)
17 febbraio 2024 Teatro Mascagni/FTS, Chiusi (Si)
4 aprile 2024 Teatro Boiardo/ATER, Scandiano (Re)
13 e 14 aprile 2024 Palamostre/Sala Carmelo Bene CSS, Udine