All’interno della stagione del Teatro Astra va in scena Solaris, tratto dall’omonimo romanzo di Stanisław Lem, con l’adattamento per il teatro ad opera del drammaturgo scozzese David Greig e la regia di Andrea De Rosa, da alcuni anni direttore artistico della Fondazione TPE, che ne assicura la produzione insieme al Teatro Nazionale di Genova e al Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Il tema della stagione ideata da Andre De Rosa è la cecità, la difficoltà di vedere se stessi, il contesto in cui agiamo e i meccanismi con cui mettiamo in scena noi stessi nel teatro del mondo, indagando quindi i temi della relazione, dell’identità, dell’elaborazione della sofferenza e dei nostri squarci come uomini sociali e civili. In questo progetto scenico, la cecità è ben presente nel tema dell’identità, della realizzazione di sé, nel modo in cui affrontiamo i traumi che ci portiamo dentro dal pugno chiuso del passato, serpeggiando nell’intreccio suggestivo e profondo di questo romanzo, che nell’adattamento funzionale e sintetico di David Greig, trova una linfa evocativa esaltata dalla messa in scena di Andrea De Rosa. Sulla scena del Teatro Astra tutto è già esposto, il teatrino della psiche si apre in una geometria di rimandi interni, mentre sul fondale inclinato un artefatto metallico con lucette rosse pulsanti ci introduce all’influenza dell’oceano di Solaris. De Rosa struttura uno schermo ovale, oblò spaziale da cui scorgiamo il pianeta vivente, che si solleva dando luce o chiudendo l’accesso oscuro alla navicella incombe sull’orifizio spalancato verso l’esterno. Nello sperduto avamposto umano che gravita intorno all’esopianeta arriva una navicella di recupero della stazione spaziale alla deriva e l’ufficiale che vi entra resta invischiato nell’influsso di quella massa d’acqua che avvolge e sconvolge, mettendoci di fronte al nostro passato irrisolto con la domanda più profonda e sconcertante: chi sei tu? Un conosci te stesso che parte dalle ferite e dagli squarci ancora pulsanti e diventa nevrosi, spaesamento e perdita del senso di realtà, dove nessuno si salva e tutto diviene confusione interstellare fra identità e frammentazione. Uno spettacolo intenso e profondo che muove dal tema dell’identità per affrontare l’ignoto oceano della nostra psiche, una massa di emozioni e sensazioni che si infrangono sulla terra malferma della nostra identità condensata in un puzzle di brandelli incongrui.
Visto il 22 dicembre 2023
Teatro Astra – Torino
Solaris
adattamento per il teatro
David Greig
dall’omonimo romanzo di
Stanisław Lem
traduzione
Monica Capuani
regia
Andrea De Rosa
con (in o.a.)
Sara Bertelà, Giulia Mazzarino, Federica Rosellini, Werner Waas
e la partecipazione (in video) di
Umberto Orsini
scena e costumi
Simone Mannino
luci e fotografia
Pasquale Mari
progetto sonoro
G.U.P. Alcaro
video
D-Wok
assistente alla regia
Thea Dellavalle
assistente alle scene
Giuliana Di Gregorio
assistente volontaria
Palma Di Nunno
con la partecipazione durante le prove di
Sara Gedeone e Maria Trenta
produzione
TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Nazionale di Genova, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale