Si apre una settimana ricca di appuntamenti all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Martedì 23 gennaio, ore 20,30 in Sala Santa Cecilia torna Evgeny Kissin in recital e giovedì 25 gennaio ore 19.30, venerdì 26 gennaio ore 20.30, sabato 27 gennaio ore 18, Leonidas Kavakos dirige Kirill Gerstein al pianoforte in occasione della Giornata della Memoria.
Martedì 23 gennaio, ore 20,30 in Sala Santa Cecilia torna in recital Evgeny Kissin, “uno dei pianisti più ammirati dei nostri tempi per quanto riguarda l‘intensità e la sensibilità delle sue interpretazioni”, come ha scritto il New York Times, vanta con l’Accademia un fecondo legame avviato nel 1991 e mai interrotto. Fin dalla sua collaborazione con Herbert von Karajan del 1988, è ospite delle più prestigiose orchestre del mondo e ha suonato con direttori quali Abbado, Muti, Gergiev, Levine, Spivakov, Colin Davis, Ozawa, Pappano, Barenboim e molti altri.
In programma, Beethoven (Sonata n. 27 op. 90), Chopin (Notturno op. 48 n. 2, Fantasia op. 49), Brahms (Ballate op. 10), Prokofiev (Sonata n. 2).
Giovedì 25 gennaio alle ore 19.30 (con repliche venerdì 26 gennaio ore 20.30 e sabato 27 gennaio ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), torna sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia Leonidas Kavakos, ma questa volta nelle vesti di direttore. Kavakos si è aggiudicato giovanissimo due celebri concorsi di violino come il Sibelius nel 1985 e il Paganini nell’88, ma negli ultimi anni ha intensificato le sue esibizioni come direttore, dirigendo orchestre quali i Wiener e Berliner Philharmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, la London Symphony Orchestra e nel 2011, 2012 e 2018 anche l’Orchestra di Santa Cecilia. Ad affiancarlo, per il Concerto K 466 di Mozart, sarà il pianista russo ma naturalizzato statunitense Kirill Gerstein che a Santa Cecilia ha debuttato nel 2014. Ospite abituale delle maggiori orchestre, Gerstein esplora un repertorio molto vasto che si estende da Bach fino alla musica contemporanea: Thomas Adés ha scritto per lui un Concerto per pianoforte, in seguito inciso dallo stesso pianista e nominato ai Grammy.
In occasione della “Giornata della Memoria”, l’annuale giornata di commemorazione delle vittime dell’Olocausto che ha luogo il 27 gennaio, il programma della serata si aprirà con una prima esecuzione ceciliana, lo Studio per archi del compositore ceco di origine ebraica Pavel Haas (1899-1944). Figlio di un orologiaio, iniziò giovanissimo lo studiò della musica e dal 1920 al 1922 fu allievo di Leos Janačék. Nel 1941 fu arrestato dalle truppe tedesche e deportato nel campo di Theresienstadt dove compose lo Studio per archi, lì eseguito nel settembre del 1944 sotto la direzione di Karel Ancerl (in seguito direttore della Orchestra Filarmonica Ceca) che dopo la guerra ritrovò fortunosamente nel Lager le parti orchestrali dello Studio per archi, salvandole dall’oblio. Il 16 ottobre del ‘44 Haas fu trasferito ad Auschwitz, dove morì il giorno seguente (scaricando il link
https://www.youtube.com/watch?v=P9V6d2Y1WjE è possibile vedere alcune sequenze dell’esecuzione avvenuta a Theresienstadt). Seguirà uno dei più amati Concerti per pianoforte di Mozart, il ventesimo del suo catalogo: composto nel 1785, il Concerto in re minore K 466 con la sua connotazione cupa e drammatica e il suo tenero lirismo apre nuove frontiere, lasciandosi alle spalle lo stile galante e anticipando le atmosfere romantiche. Chiude la serata la Sesta Sinfonia di Sergej Prokof’ev, tra i massimi capolavori sinfonici del compositore russo. Fu eseguita la prima volta nel 1947 a Leningrado sotto la direzione del leggendario Evgenij Mravinskij, e sulla sua genesi Prokof’ev scrisse: «Nel comporla mi sono sforzato di esprimere in musica la mia ammirazione per la forza spirituale dell’uomo, che si è manifestata così vivamente nella nostra epoca e nel nostro Paese». Info e dettagli su www.santacecilia.it.