Il Premio Ubu 2023 come miglior performer Marta Ciappina, in solo e in duo, diretta da due coreografi d’eccezione Alessandro Sciarroni e Simona Bertozzi, sarà in scena l’1 febbraio al Teatro Palladium in occasione del prossimo appuntamento di Vertigine, la stagione danza realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita | Spellbound curata da Valentina Marini che fino al 23 maggio animerà la Capitale fra Teatro Palladium, Teatro Biblioteca Quarticciolo e Spazio Rossellini.
Leone d’Oro alla carriera nel 2019, Alessandro Sciarroni presenta Op. 22 No. 2, un assolo ispirato al poema sinfonico Il cigno di Tuonela del compositore finlandese Jean Sibelius basato su Kalevala, opera centrale della tradizione epica finlandese. Il solo è interpretato da Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni.
Con questa creazione Sciarroni costruisce per la Ciappina un intenso ritratto femminile, a partire dalla leggenda medievale che si è imposta come materiale drammaturgico, in cui la creatura mistica protagonista dell’opera musicale, al cospetto della morte sfida gli eventi lottando per la sopravvivenza. Un’opera la cui traduzione viene messa in scena con originalità, seguendo le suggestioni e immaginari dei suoi interpreti, e il cui risultato porta alla costruzione di un personaggio drammatico che coincide sia con la restituzione del mito che con l’identità della stessa performer.
Racconta la Ciappina:“Alessandro scrive una figura femminile agghindata di piume affilate e dotata di unghie limate. Eppure, nascosti dal luccichio di un presunto vigore, gli occhi appaiono ridotti a una sottile fessura, l’eloquio zoppicante al cospetto della morte, la pelle tremolante. Non sono forse io? Ex bambina che ha ridicolizzato la vita sfidando gli eventi con frecce purple. Lo scrittore si avvicina, comprende e non teme. La felicità è afferrata. Grazie.” Sulle note della suite di Sibelius, la coreografia viene eseguita due volte: la prima con la danzatrice che ascolta la musica attraverso le cuffie e nel silenzio per gli spettatori, la seconda con la musica diffusa in sala e la danzatrice che ripete i movimenti con i tappi nelle orecchie. Le azioni sono le stesse, quello che cambia è la percezione dello spettatore: dal vuoto alla sensazione di essere sovrastati dalla musica.
A seguire, Simona Bertozzi presenta Sista un duetto costruito sulla complicità tra le due interpreti, la stessa Ciappina e la danzatrice Viola Scaglione. Sista è un lavoro che insiste su tre concetti: fiducia, necessità, benessere. Un’opera che svela le prospettive di due presenze diversamente vigili ma entrambe inclinate verso la necessità di ritrovarsi. Una danza in cui la complicità e la sorellanza disseminano un crocevia di eventi che, nell’immediatezza del loro dispiegarsi, continuano a fare spazio e a generare visioni. Di questa vitalità si nutre il lavoro e la costruzione coreografica che la Bertozzi così spiega: “Sono partita dalle loro parole. Le ho ascoltate a lungo. Dai loro racconti è emersa subito la possibilità di costruire un vocabolario che dell’esperienza individuale ne faceva una deflagrazione. Sono affiorate scie desideranti, pulsazioni spaziali e temporali, radicamenti e scintille”.
Crediti Op.22 No.2
Di Alessandro Sciarroni
Con Marta Ciappina
Musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2,”Tuonelan joutsen”)
Costumi Ettore Lombardi
Cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino
Produzione esecutiva Chiara Fava
Cura tecnica Valeria Foti
Produzione MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale,
Corpoceleste_C.C.00#
Co-produzione Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen con il sostegno di NOI Techpark Südtirol / Alto Adige
commissione Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen
Durata 20′
Crediti Sista
Coreografia Simona Bertozzi
Produzione BallettoTeatro di Torino
Danzatrici Marta Ciappina e Viola Scaglione
Musica The Slits, Francesco Giomi, Jason Sharp
Light design Simona Gallo
Editing voce Roberto Passuti
Costumi Born to be Reborn Lab
Parole Marta Ciappina e Viola Scaglione
Con il supporto di Lavanderia a Vapore, Collegno (TO)
Progetto realizzato in prima fase con MilanOltre Festival
Durata 30′
BIO
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Il suo lavoro parte da un’impostazione concettuale di matrice duchampiana, fa ricorso ad un impianto teatrale, e può utilizzare alcune tecniche e pratiche derivanti della danza, e da altre discipline come il circo e lo sport. Le sue creazioni sono state presentate in tutta Europa, in Nord e Sud America, Medioriente e Asia. Tra le principali manifestazioni ha preso parte alla Biennale de la Danse di Lione, Kunstenfestivaldesarts di Brussels, Impulstanz Festival a Vienna, Festival d’Automne e Festival Séquence Danse del 104 a Parigi, Centrale Fies, Abu Dhabi Art Fair, Juli Dans Festival ad Amsterdam, Crossing the Line di New York, Hong Kong Art Festival, il Festival TBA di Portland, Festival Panorama Rio de Janeiro, la Biennale di Venezia (che gli dedica una monografica nel 2017) e presentato il suo lavoro presso il Centre Pompidou di Parigi, The Walker Art Center di Minneapolis, Punta della Dogana-Palazzo Grassi a Venezia e il Museo MAXXI di Roma. Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE-PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024. I suoi spettacoli sono prodotti da Marche Teatro in collaborazione con diversi coproduttori nazionali e internazionali, a seconda dei progetti. Alcuni dei sostenitori storici sono Centrale Fies, Comune di Bassano del Grappa – Centro per la Scena Contemporanea, Amat, la Biennale de la danse – Maison de la Danse de Lyon, La Biennale di Venezia, Mercat de les Flors – Graner (Barcelona), Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Settings e l’Associazione corpoceleste_C.C.00# della quale è direttore artistico.
Simona Bertozzi Coreografa danzatrice e performer. Nel 2008 costituisce la Compagnia Simona Bertozzi/Nexus. Dal 2005 è impegnata in un percorso autoriale e di ricerca coreografica che coniuga la trasfigurazione del codice tecnico con riferimenti concettuali e iconografici tratti dalle arti visive, e dall’ambito filosofico e antropologico. Presenta i suoi lavori in Italia e all’estero, tra cui: Romaeuropa, Biennale Danza Venezia, Aerowaves Londra, DanceWeek Festival Zagabria,Tanec Praha Praga.