Numerosi gli appuntamenti dell‘Accademia Nazionale di Santa Cecilia in programma da domenica 25 fa mercoledì 28 febbraio.
Domenica 25 febbraio alle ore 11.30, per il ciclo Puccini 100, Michele dall’Ongaro introduce Madama Butterfly, domenica 25 alle ore 16 va in scena lo spettacolo per bambini Il Mago di Oz realizzato in collaborazione con la Compagnia Venti Lucenti e con la JuniOrchestra Teen, il Laboratorio Corale 2 e la Schola Cantorum e mercoledì 28 febbraio alle ore 20.30, per i concerti di musica da camera, Alessandro Carbonare ed Enrico Pace eseguono musiche di Brahms e Schumann.
In occasione del 100° anniversario della morte di Giacomo Puccini (Lucca 1858-Bruxelles 1924) Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, compositore, musicologo, conduttore radiofonico e televisivo, guiderà il pubblico all’ascolto dell’integrale delle opere pucciniane con incontri ricchi di esempi musicali, filmati e documenti. I dodici incontri avranno luogo in Spazio Risonanze (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) e ripercorreranno, con numerosi riferimenti al testo del libretto e ai momenti chiave delle vicende, le note, le parole, le polemiche e i segreti di titoli tra i più amati e presenti nei cartelloni di tutto il mondo.
Il quinto incontro avrà luogo domenica 25 febbraio alle ore 11.30 (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli), ed è dedicato a Madama Butterfly, tragedia giapponese in tre atti, su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, eseguita per la prima volta alla Scala di Milano nel 1904 e che racconta l’incontro e l’incomprensione fra la cultura occidentale e quella orientale, ovvero il rapporto tra la protagonista Cio-Cio-San e il marito Pinkerton, un ufficiale della marina statunitense, il tutto evocato con melodie tradizionali, esotiche combinazioni strumentali e temi di grande e ammaliante lirismo. Biglietti Intero € 10; Ridotto Abbonati € 9, Carnet 12 appuntamenti: Intero € 100; Ridotto Abbonati e under 35 € 90.
Torna domenica 25 febbraio alle ore 16, lunedì 26 febbraio e venerdì 1° marzo alle ore 10.30 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) lo spettacolo Il mago di Oz, ispirato a una delle più belle fiabe della letteratura di tutti i tempi, ideata nel 1900 dallo scrittore statunitense L. Frank Baum, simbolo e messaggio di un’intera stirpe di persone che hanno indagato a lungo dentro i propri sogni per trovarli solo alla fine dell’arcobaleno. Allo spettacolo, realizzato in collaborazione con la Compagnia Venti Lucenti, parteciperanno la JuniOrchestra Teen, il Laboratorio Corale 2 e la Schola Cantorum. Biglietti: domenica: adulti € 15 – bambini (fino a 18 anni) € 10, lunedì: adulti € 12 – bambini (fino a 18 anni) € 8.
Primo appuntamento cameristico del Ciclo Brahms che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedica al compositore di Amburgo. Mercoledì 28 febbraio alle ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli), Alessandro Carbonare ed Enrico Pace eseguiranno musiche di Brahms e Schumann, colui che nel 1853 aveva lanciato la carriera di Brahms, all’epoca appena ventenne, nel suo articolo Vie nuove: “Vi è un giovane di Amburgo”, scrisse Schumann, “dotato di un tale genio che eclissa tutti gli altri giovani compositori”. Alessandro Carbonare, Primo Clarinetto dell’Orchestra di Santa Cecilia, dell’Orchestra del Festival di Lucerna e dell’Orchestra Mozart oltre che ospite di celebri compagini quali la New York Philharmonic, i Berliner Philharmoniker e l’Orchestre National de France, è tra i maggiori virtuosi del suo strumento. Nel concerto odierno verrà affiancato da Enrico Pace, che collabora con musicisti del calibro di Daniele Gatti, Gianandrea Noseda, Frank Peter Zimmermann e Leonidas Kavakos.
Le due Sonate per clarinetto e pianoforte op. 120 risalgono al 1895 e sono le ultime composizioni cameristiche di Brahms. Gemelle nello stile e nello spirito, sono contraddistinte da un carattere meditativo, malinconico, percorse da un elegismo affettuoso e, come scrisse Rostand “intessute di interiorità […], non concedono nulla al virtuosismo: opere scritte per sé stesso, così come si scrive un diario”. Furono composte per Richard Mühlfeld (1856-1907), primo clarinetto dell’Orchestra di corte di Meiningen che nel 1891 aveva stregato Brahms trascinandolo “come una cometa”. La serata si aprirà invece con le Tre Romanze op. 94 di Robert Schumann, brevi brani composti nel 1849, originariamente per oboe e pianoforte, e pensati come un dono natalizio del compositore per la moglie Clara. La seconda parte del concerto si aprirà con i tre Phantasiestücke op. 73 di Schumann, sempre del 1849, destinati alla pratica della “Hausmusik”: brevi brani pieni di charme e di fantasia narrativa.
Il prossimo appuntamento con la musica di Johannes Brahms è in programma il 6 marzo (ore 20.30, Sala Sinopoli), con il Sestetto Stradivari che eseguirà i due Sestetti del compositore amburghese e il 13 marzo (ore 20.30, Sala Sinopoli) con Nicolas Altstaedt, Barnabás Kelemen e Alexander Lonquich che eseguono i Trii di Brahms. Biglietti da € 18 a € 38. Info e dettagli su santacecilia.it