Sarà una performance in cuffia silent system, “Donna che nuota sott’acqua”, il prossimo appuntamento di sabato 24 febbraio, alle ore 21.15, della stagione MigraMenti della compagnia “Teatro Carro Pino Michienzi” al Teatro comunale di Badolato.
Prodotta dalla compagnia romana Settimo Cielo, con drammaturgia e regia di Giacomo Sette, con protagonisti Gloria Sapio e Maurizio Repetto, “Donna che nuota sott’acqua” è una short story, tra musica e radioteatro che indaga il rapporto tra arte, genio e identità umana, attraverso la figura di Arturo Martini, uno dei più grandi scultori del ‘900. In tre momenti diversi della sua vita Martini ripercorre l’origine di una delle sue opere più importanti, “Donna che nuota sott’acqua”, attraverso tre flash dal suo passato in qualche modo legati alla sua realizzazione. Tre racconti brevi scandiscono il tempo della creazione: un primo ambientato ad Anticoli nell’estate del ‘26, luogo dove Martini ha avuto lo studio per due anni. Qui dopo aver realizzato “La fontana di Noè”, al centro del paese, il giovane scultore incontra una misteriosa montanara che sembra rivelargli qualcosa della vita, in un tripudio di api e acqua. Nel secondo racconto, “Marina di Carrara 1942”, lo scultore passeggia sulla spiaggia e incontra una donna che sembra quella di Anticoli. La vede tuffarsi, capisce di amarla e di averla sempre amata. Nel terzo, “Venezia 1944”, ospita nel suo studio il giornalista Gino Scarpa con cui sta creando una specie di autobiografia che diventerà poi l’incompiuto “Colloqui sulla scultura”. Gino, però, appena sfollato da Milano, non sembra interessato alla vita di Martini, quanto ad un’opera, un’opera la cui bellezza e stranezza sembrano tormentarlo da quando l’ha vista esposta a dar scandalo alla Biennale di Venezia, due anni prima, “La Donna che nuota sott’acqua”. Gino vorrebbe capire perché la scultura è senza testa, quale sia il suo significato e dove la testa sia finita, se c’è qualcosa di più di un semplice omaggio ad una ragazza di cui Martini si è innamorato vent’anni fa.
I tre racconti, narrati da Sapio e Repetto, attraversano con immagini suggestive la temperatura umana di Martini, indagando il legame tra l’uomo e la sua arte, tra l’umanità e la creatività.
Per questioni organizzative il numero ammesso in sala è di soli 30 spettatori, è pertanto necessaria la prenotazione.
Si rammenta inoltre che la rassegna di spettacoli al Teatro comunale di Badolato nell’ambito della residenza MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del comune di Badolato.