Commedia comica in 3 atti da Eduardo Scarpetta
Nella rielaborazione e regia di Fabio Gravina
Con: Fabio Gravina, Mara Liuzzi, Antonio Lubrano, Sara Religioso, Giuseppe Vitolo, Michele Sibilio, Eduardo Ricciardelli e Rossella Celati.
Scene e Costumi di Francesco De Summa
Musiche originali di: Mariano Perrella
Produzione: Compagnia Teatrale Umoristica Quartaparete
8 attori in scena! La regia è di Fabio Gravina, le scene e i costumi di Francesco De Summa e le musiche originali del M° Mariano Perrella.
Questa commedia in 3 atti è stata portata per la prima volta in scena dallo stesso Eduardo Scarpetta alla fine dell’ottocento è una delle sue commedie più frequentemente rappresentate e il pubblico, che negli anni l’ha vista è rimasto sempre colpito dal brio e dai simpatici equivoci che si intrecciano. Tratta da “La dame de chez Maxim” di Georges Feydeau, non si allontana dall’ormai collaudata formula, incentrata su una molteplicità di personaggi che, ciascuno a suo modo, è protagonista della storia. Qui, Felice Sciosciammocca, sposato con Clementina, vedova e benestante, non riesce a frenare i bollenti spiriti che lo portano a trascorrere una serata con la bella Giulietta, detta ‘a Nanassa. Questa, innamorata di Errico Delfino, si spaccia per moglie di Felice, costringendolo ad assecondarla, in casa di Don Cesare, zio di Felice. Questo scambio sarà la causa scatenante di una serie di impicci dai quali, però, il protagonista riuscirà sempre a venir fuori. Tra i vari interpreti, ha un ruolo determinante anche una poltrona, detta “estatica”, acquistata da Felice per i suoi esperimenti scientifici. Uno spettacolo in cui gli attori regalano al pubblico la gioia e la poesia del teatro napoletano, fatto di intrighi, inciuci, malintesi grotteschi e vulcanici. . Insomma uno spettacolo molto “interessante” da non perdere… Siamo nei primi anni del 1930.
Origine del nome. “Sciosciammocca” in lingua napoletana sta ad indicare colui che sta a bocca aperta; letteralmente scioscia vuol dire soffia e ‘mmocca equivale a in bocca: quindi respira a bocca aperta. Si tratta quindi di una persona che si meraviglia di tutto, credulona, di una ingenuità che arriva alla stupidità.
Una curiosità: Il primo spettacolo della Stagione di prosa 1955/56 del Teatro San Ferdinando con la regia di Eduardo De Filippo fu: ‘A nanassa, va in scena al San Ferdinando il 30 settembre 1955. Nel corso della stagione verranno messi in scena diversi altri lavori, ai quali collaborerà saltuariamente, affidandone la direzione ad altri registi. In questa compagnia si formeranno attori come Pupella Maggio, Franco Sportelli e altri, che entreranno successivamente a far parte del Teatro di Eduardo con ruoli di primo piano.