È stato presentato a Roma, nella cornice di Villa Miani, il 42° Torino Film Festival, diretto da Giulio Base. L’attore e regista, dichiarandosi emozionato e lusingato per questa responsabilità, ha affermato di voler mantenere il carattere cinefilo e autoriale che ha sempre connotato il Festival nella sua lunga storia in cui ha espresso uno spirito libero, originale, fresco, indipendente e graffiante, affiancando a questa continuità con il passato uno sguardo alle nuove generazioni, capaci di vivere, interpretare e condividere lo spirito di ricerca. Fondamentale, inoltre, l’obiettivo di coinvolgere i torinesi e portarli in sala con maggiore entusiasmo e partecipazione, riducendo a non oltre 120 titoli la selezione dei film, suddivisi in 6 sezioni.
“Il suo entusiasmo si tocca con mano. Lo abbiamo già visto e sono convinta che ne avremo prova ancora nei prossimi mesi: Giulio Base si dedicherà a questa nuova avventura con tutta la passione che da sempre nutre per il cinema, custodendo l’eredità del festival e contribuendo con le sue idee a dare ulteriore lustro e slancio a una rassegna che in Italia e dall’estero è vista come uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del cinema. Puntare sui giovani, una chiave vincente” commenta il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.
“Il festival di Giulio Base mantiene saldo il timone sull’anima fondante del TFF ma sicuramente saprà stupirci con delle importanti novità, interpretandolo con le sue tante anime di autore, regista, attore e produttore – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema –. Lo ha dimostrato sia nel suo progetto presentato in occasione del bando e lo confermerà, ne sono sicuro, anche da oggi in avanti. Non posso che augurare buon lavoro a lui e a tutta la squadra”.
“Mancano otto mesi al prossimo Torino Film Festival ma già si delineano le linee principali di questa edizione, nato dai giovani e per i giovani, e che ai giovani deve continuare a rivolgersi, utilizzando anche i nuovi linguaggi del cinema e le sue evoluzioni – dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema -. Resta un festival originale e indipendente, legato al territorio ma al tempo stesso capace di intercettare i grandi cambiamenti della critica cinematografica internazionale”.
“Ho visto nascere il Torino Film Festival, che allora si chiamava Festival Internazionale Cinema Giovani, ho respirato l’aria di quegli anni anche se ancora giovane, sono stato testimone del fermento e del cambiamento sociale e culturale nella Torino di inizio anni ’80 – racconta Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival -. L’ho seguito a distanza negli anni e ora essere qui è per me molto emozionante. Il 42° TFF l’ho costruita pezzo per pezzo, annodando idee, pensieri, contatti e desideri per dar vita a quella trama che è sicuramente uno dei sogni della mia vita”.
Il Festival verrà inaugurato il 22 novembre 2024 nella splendida cornice del Teatro Regio, con la proiezione di un film in anteprima internazionale e ospiti di livello nazionale e internazionale.
Quattro le sezioni competitive: il concorso principale (16 film in anteprima mondiale o internazionale), il concorso documentari (16 titoli in anteprima italiana, senza distinzione tra italiani e internazionali), il concorso cortometraggi (24 titoli in anteprima europea, senza distinzione fra produzioni italiane o straniere) e il “leopardiano” Zibaldone (24 titoli in uno spazio totalmente libero ed eterogeneo, con titoli di ogni genere, senza nessun vincolo di durata, di formato, di data o di anteprima e prevedrà un premio del pubblico).
Due le sezioni non competitive: il fuori concorso (16 titoli) e la retrospettiva dedicata a Marlon Brando (24 titoli).
La squadra è composta da tre uomini e tre donne, con età compresa tra i 22 e i 32 anni, capaci di raccontare e intercettare visioni, sguardi e linguaggi dei loro coetanei, senza rinnegare il passato: Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione.
L’omaggio a Marlon Brando nel centenario dalla nascita comprende 24 titoli, dagli esordi del 1950 fino a una delle ultime interpretazioni del 1996. Carismatico e talentuoso, Brando ha imposto uno stile recitativo distante dai canoni dell’epoca, che ha contribuito a consacrarlo come uno dei mostri sacri della storia del cinema.
A lui è dedicato il manifesto della 42°edizione del TFF, ritratto nel 1972 sul set di “Ultimo Tango a Parigi” diretto da Bernardo Bertolucci.
Da quest’anno il TFF si impegna a essere anche un festival accessibile. Con l’associazione “+ Cultura Accessibile” si è deciso che tre titoli della retrospettiva dedicata a Marlon Brando saranno resi accessibili non solo alle disabilità motorie (lo sono già tutte le sale utilizzate) ma anche a quelle sensoriali e cognitive.
Sono aperte le iscrizioni e fino al 6 settembre incluso si possono inviare i film per la selezione. Sul sito del TFF si può consultare la procedura, leggere il regolamento, compilare il formulario di FilmFreeway online – https://filmfreeway.com/torinofilmfest – seguendo le istruzioni.
Tania Turnaturi