AFFOGO – DINO LOPARDO
TOUR 2024
UNA PRODUZIONE GOMMALACCA TEATRO
11 maggio, ore 21:00
Festival Come pesci volanti
Hangar Teatri | Trieste
Dal 21 al 24 maggio, ore 19:30
Torino Fringe Festival
Off Topic | Torino
25 maggio, ore 17:00
In-Box dal Vivo
Teatro dei Rozzi | Siena
28 maggio, ore 19:30
Primavera dei Teatri
Il Capannone | Castrovillari
Dopo il debutto al Teatro Pino di Moliterno (PZ), lo spettacolo Affogo, scritto e diretto da Dino Lopardo, sarà in scena in numerosi festival italiani durante tutto il mese di maggio; la performance è prodotta da Gommalacca Teatro ed è uno dei tre monologhi polifonici del progetto eclettico Trilogia dell’odio. Nicholas vive in casa con gli zii ottusi e dalla mentalità provinciale e sogna di diventare campione di nuoto: la vicenda diviene una riflessione profonda sulla solitudine, sui rapporti familiari e sulle problematiche legate al bullismo; il protagonista dovrà dunque analizzare la propria esistenza immerso in una vasca da bagno, simbolo emblematico della sua infanzia.
Affogo sarà in scena l’11 maggio a Trieste (ore 21:00) nell’ambito di Come pesci volanti, festival a cura di Hangar Teatri dedicato alle nuove proposte del panorama teatrale. Dal 21 al 24 maggio (Off Topic – ore 19:30) sarà ospitato dal Torino Fringe Festival e il 25 maggio (ore 17:00) sarà sul palcoscenico del Teatro dei Rozzi di Siena, in occasione di In-Box dal Vivo, fase finale del progetto a cura di Straligut Teatro e della rete di sostegno del teatro emergente italiano; il tour del mese di maggio si concluderà il 28 maggio a Castrovillari (Il Capannone – ore 19:30) con una replica al festival Primavera dei Teatri.
Affogo
è un monologo polifonico che fa parte del progetto più ampio, la Trilogia dell’Odio. Una trilogia composta da tre monologhi: Affogo, Rigetto, Cesso, rappresentabili singolarmente o in forma di “maratona” con l’aggiunta di un atto risolutivo, in cui i tre personaggi, protagonisti di ogni singola storia, appaiono insieme, svelando infine un loro rapporto/collegamento attraverso un dialogo a più canali di suoni e voci extradiegetici.
L’indagine scenica dello spettacolo inizia da alcuni quesiti: i sogni possono essere spezzati da una violenza subdola? E se questa violenza fosse propria dell’animo umano, celata sin dall’adolescenza? Se i bulli persistono nei loro atteggiamenti e comportamenti rischiano di strutturare disturbi della condotta e successivamente disturbi antisociali di personalità, mentre le vittime possono andare incontro a disordini depressivi e sentirsi prive di valore. Sia i carnefici che le vittime, presentano difficoltà nella regolazione e nel riconoscimento delle emozioni.
Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Tali atteggiamenti rappresentano un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da atti vessatori, intimidatori e prevaricatori rivolti verso i pari. Nicholas, il protagonista di questa vicenda, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua. La vasca da bagno sulla scena rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.
Lo spettatore si ritrova dunque metaforicamente immerso in due arene distinte: un bagno e una piscina. Il bagno rappresenta l’elemento più intimo e familiare, mentre la piscina rappresenta la società. L’attore performer è quindi catapultato in dimensioni diverse per indagare scenicamente l’odio e le possibili relazioni con la famiglia e il sociale. Lo stile è un “tragicomico scorretto” caratterizzato da un umorismo “sick”, inteso nell’accezione che ne dà il padre degli scorretti, Lenny Bruce. Il riferimento è dato da una battuta di Lou Costello: «Mia moglie è morta ieri notte, e sul letto di morte mi ha detto: “Se vai con un’altra, esco dalla tomba scavando e ti rovino”. L’ho sepolta a faccia in giù… che scavi pure». Questo è sick, commenta Lenny Bruce. Scorretti e sick sono tutti i personaggi della “Trilogia dell’odio”, i quali esibiscono la propria immoralità e una sgradevole visione del mondo attraverso il linguaggio “tragicomico”, denso di suoni arcaici e dislang dialettale. In scena gli attori Mario Russo e Alfredo Tortorelli.
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