Marco Falaguasta, volto noto della televisione per aver interpretato diverse fiction – da Centovetrine a Incantesimo – protagonista in teatro anche come regista e commediografo, questa volta sul palcoscenico porta se stesso, ovvero un cinquantenne che ha vissuto tutti i passaggi storici, i fatti di cronaca e specialmente i cambiamenti sociali dagli anni Settanta ai tempi nostri. E venerdì 10 maggio – all’Auditorium Lux di Gattinara(Vc) – si racconterà nel suo “Non ci facciamo riconoscere”.
Dalla fiction al palcoscenico: Marco Falaguasta in
“Non ci facciamo riconoscere”. Auditorium Lux
Gattinara venerdì 10 maggio – ore 21.00.
Marco Falaguasta, volto noto della televisione per aver interpretato diverse
fiction – da Centovetrine a Incantesimo – protagonista in teatro anche come
regista e commediografo, questa volta sul palcoscenico porta se stesso,
ovvero un cinquantenne che ha vissuto tutti i passaggi storici, i fatti di
cronaca e specialmente i cambiamenti sociali dagli anni Settanta ai tempi
nostri. E venerdì 10 maggio – all’Auditorium Lux di Gattinara(Vc) – si
racconterà nel suo “Non ci facciamo riconoscere”. Cosa significasse
esattamente questa a frase che i genitori degli anni 70/80 e 90 ritenevano
buona per tutte le circostanze nelle quali bisognasse richiamare i figli a un
comportamento comunque diverso, è rimasto un mistero! Però questa frase
risuona ancora nelle orecchie di tutti quelli che, come Falaguasta, sono nati e
cresciuti in quel tempo. Certo si era giovani e spensierati. Ma siamo sicuri
che no farsi riconoscere sia stato un vantaggio o forse, in qualche
circostanza, avremmo potuto alzare la voce e.. farci riconoscere? Per ridere
di come ci vestivamo, come ci corteggiavamo, ma anche per ricordare le
illusioni di quei giovani che dopo gli oscuri anni di piombo, hanno potuto
vivere nei fantastici anni Ottanta, che peraltro potrebbero essere stati la più
grande illusione. Proviamo a rispondere insieme a questa domanda
passando attraverso quello che siamo stati, per vedere come siamo diventati
noi che le domande le facevamo ai cugini più grandi, allo zio più moderno e
non avevamo né Alexa, né Google. Come spieghiamo tutto ciò ai nostri figli ai
quali non possiamo più raccontare che con “certe pratiche” si diventa ciechi?
Come sempre si inizia a sorridere intorno alle 21.00 e il biglietto di ingresso
costa 15 euro. Informazioni e prenotazioni al numero 3312723933.