“Il diario di Gian Burrasca” liberamente tratto dal “Giornalino di Gian Burrasca” nella rielaborazione testuale di Silvia Rossetti, nelle trascrizioni di Drei, con le indimenticabili musiche di Nino Rota evoca alla memoria degli ultracinquantenni di adesso e non soltanto, l’avventura di questo turbolento ragazzotto della provincia italiana interpretato allora da una giovanissima Rita Pavone e, che nel ridotto Gavazzeni del teatro Donizetti di Bergamo ha visto calarsi nel personaggio l’attrice en travesti: la bravissima Camilla Berardi (nella foto).
E se da un lato c’era Camilla, nondimeno dalla parte opposta della scena ci stava l’altra voce recitante: l’altrettanto bravissimo Marco Saccomandi nel suo mutevole cambio dei vari personaggi a supporto e nell’interazione con il/la protagonista. Bravissimo non soltanto a mutare la voce adattandola rispettivamente ai generi maschili o femminili dei suoi personaggi, ma anche nella postura, nella gestualità e finanche nelle espressioni del viso che lasciavano ampio spazio alla fantasia ed all’immaginazione.
Il tutto mentre al “Centro della musica” – prendendo come spunto e a prestito il titolo della terza edizione della rassegna presentata dal direttore della fondazione Massimo Boffelli – l’Orchestra filarmonica italiana guidata sapientemente dall’inappuntabile direttore Jacopo Rivani che ha eseguito le musiche e le canzoni del maestro Rota appositamente, riarrangiate e rilette proprio per adattarle alla scena. Il tutto in un contesto in cui la musica, il canto e la prosa si sono letteralmente fuse in questa riscrittura teatrale di fronte ad una platea variegata in cui erano presenti diverse generazioni e qualche bambino.
Un racconto che si è snodato lungo un filo conduttore tangibile in questo dialogo costante tra Giovannino ed il suo inseparabile diario e la costante interlocuzione con i personaggi interpretati da Saccomandi. Non per ultimi, vanno menzionati i bravissimi componenti dell’orchestra con Antonio Lubiani al primo violino, Costanza Scanavini al secondo violino, Tamami Sohma alla viola, Elena Castagnola al violoncello, Andrea Sala al contrabbasso, Clara Cavalleretti al flauto, Marco Ambrosini all’oboe, Daniel Roscia al clarinetto, Arianna Azzolini al fagotto, Ezio Rovetta al corno, Irene Piazzai all’arpa ed infine Jona Muscia alle percussioni.